Dragon Ball Fusions - recensione
Il più grande torneo di arti marziali di sempre decreterà il lottatore più forte.
Dragon Ball, la serie animata basata sul manga di Akira Toriyama, è una delle produzioni più celebri e amate in tutto il mondo, e probabilmente anche quella ad aver ricevuto il numero maggiore di adattamenti videoludici. Dai tempi del NES fino alle console moderne, sono state quasi innumerevoli le produzioni interattive dedicate a questa serie, coprendo praticamente la totalità delle numerose vicende dell'anime.
Nel corso degli anni i videogiochi di Dragon Ball hanno spaziato tra diversi ambiti della serie, proponendo sia trasposizioni fedeli che episodi con trame più o meno fantasiose. In entrambi i casi i numerosi fan sparsi per il globo hanno dimostrato interesse, e seppur con risultati altalenanti i titoli videoludici di Dragon Ball sono sempre protagonisti di un discreto successo.
Dopo il recente Dragon Ball Xenoverse 2 per console fisse e PC, Bandai Namco si accinge a lanciare in Europa un nuovo capitolo in esclusiva Nintendo 3DS, Dragon Ball Fusions. Proprio come nella serie Xenoverse, il gioco inizierà con la creazione del nostro alter-ego, potendo scegliere tra le razza umana, Sayan o Namecciana.
Ogni razza ha i propri punti di forza in battaglia ma la scelta non pregiudicherà lo sviluppo del gameplay. Oltre alla razza potremo personalizzare ogni aspetto del nostro guerriero: corporatura, lineamenti, abiti e voce. Infine dovremo scegliere lo stile di combattimento tra le tre opzioni tecnica, potenza e velocità. Questi tre parametri classificano non solo il nostro guerriero, ma tutti gli altri personaggi nostri alleati o avversari, e funzionano in maniera triangolare nello stabilire la prevalenza di una classe sull'altra.
Una volta creato il nostro personaggio, inizierà l'avventura. Assieme al nostro amico Pinnich troveremo le sfere del drago, esprimendo il desiderio di organizzare un torneo di arti marziali definitivo che decreti il lottatore più forte di tutti i tempi. Il drago Shenron esaudirà quindi il desiderio, trasportandoci in una dimensione parallela. Qui incontreremo subito Goten e Trunks, assieme a Bulma, Goku bambino e tanti altri personaggi della serie animata, che si ritrovano per la prima volta in assoluto nella stessa dimensione spazio-temporale, tra lo stupore e la confusione di tutti quanti.
Dopo qualche breve spiegazione e qualche tutorial, ci verrà assegnata la nostra missione principale: recarci presso l'arena dove si svolgerà questo torneo definitivo. Il tutto è immaginato fantasiosamente come un universo stratificato verticalmente, dove ogni "piano" va sbloccato acquisendo un certo quantitativo di energia, che viene classificata sotto diversi tipi (ce ne sono fino a cinque). Ogni step ha un requisito diverso di energia: alle volte sarà necessario avere 100 punti di energia rossa per passare all'area successiva, mentre altre sarà necessaria averne 25 di ogni tipo. L'energia si accumula in vari modi, ad esempio sconfiggendo avversari di vario tipi, ma soprattutto trovando alleati per rendere il nostro team il più forte e vario possibile.
Inizialmente ci lanceremo nei primi scontri con Napa e Radish avvalendoci dell'aiuto di Goten e Trunks bambini, ma il nostro obiettivo sarà di formare prima possibile una squadra da cinque lottatori da schierare contemporaneamente sul campo. Il mondo di gioco di Dragon Ball Fusion è realizzato interamente in 3D. Ci muoveremo tra le varie aree della dimensione parallela che sono ispirate alle location reali dell'anime, con un sacco di posti che i fan troveranno, con grande soddisfazione e senso d'immedesimazione, immediatamente familiari. Tra le mete previste ci sono infatti la Capsule Corp., l'isola del maestro Muteng, il pianeta Namek, l'astronave di Freezer e tanti altri.
Nel corso dell'avventura ci saranno missioni principali che ci imporranno di parlare con NPC, sconfiggere avversari o accedere a nuove aree, ma anche tante, tantissime missioni secondarie. Sparsi per il mondo di gioco ci saranno numerosi combattenti da affrontare per fare grinding e livellare, in modo simile al modello dei giochi di Pokémon. Alcuni di essi potranno anche decidere di unirsi alla nostra squadra volontariamente o se sconfitti sotto condizioni particolari.
Quando inizia una battaglia, dopo una breve cut-scene, verremo proiettati in uno spazio aereo che in pratica è un'arena 2D circolare. Gli attacchi si decidono in ordine seguendo una sorta di ATB simile a quella Final Fantasy VII, che scorre in basso allo schermo. Appena arriverà il turno di uno dei nostri potremo compiere tre tipi di attacchi (melee, di tipo aura o mosse speciali) oppure caricare l'aura o tentare la fuga. Negli attacchi melee si può attaccare da 8 direzioni diverse usando l'analogico: l'avversario ha la possibilità di tentare di azzeccare la direzione dell'attacco per eseguire una parata, ma se si pone dal lato opposto sarà colpito in pieno con conseguenti danni maggiori. Gli attacchi ad aura non offrono questo tipo di meccanismo d'interazione, ma generalmente infliggono meno danni.
Con gli attacchi speciali potremo usare una delle mosse distintive di ogni lottatore, che potremo rinfoltire con quelle nuove acquisite come ricompense dopo i combattimenti, da insegnare a seconda del personaggio. Ad esempio, i sayan dell'albero geneologico di Goku potranno imparare la SuperKamehameha, mentre Pan è specializzata nelle tecniche di difesa e curative. Le tecniche speciali necessitano di un certo numero di sfere di aura, che si accumulano sia colpendo l'avversario che subendo attacchi. Ne consegue che non saranno utilizzabili all'inizio del match. Tra le tecniche speciali figurano anche le fusioni, che rappresentano il punto focale del gioco.
Una volta acquisita la quantità di aura sufficiente, potremo eseguire la fusione tra i personaggi che nell'anime diventano un'entità unica (ad esempio Goten e Trunks in Gotenks e Goku e Vegeta in Gogeta). Ne viene fuori un combattente più forte e dotato di tecniche speciali totalmente nuove. Ma badate che gli avversari saranno dotati delle nostre stesse tecniche d'attacco, quindi potranno eseguire anche loro le fusioni con determinati lottatori. Nel corso del gioco potremo inoltre acquisire una mossa speciale chiamata Fusion-Ex, che ci permetterà di fondere lottatori che normalmente non si uniscono nel cartone animato.
Il posizionamento durante le lotte sarà fondamentale. Alcuni attacchi potranno infatti colpire uno o più avversari se si trovano adiacenti o in linea (ad esempio una Kamehameha colpirà tutti i nemici che si trovano nella stessa linea retta); inoltre durante gli attacchi melee e ad aura, i nostri compagni ci forniranno supporto se si trovano nei paraggi.
Ma c'è di più: ogni colpo scaraventerà più o meno a distanza l'avversario, in proporzione all'entità dell'impatto, e se quest'ultimo finirà addosso a uno dei nostri alleati, subirà altri colpi come una sorta di ping pong. Allo stesso modo, se l'avversario travolgerà nell'impatto i suoi alleati, questi subiranno anche loro dei danni. Infine, se l'impatto del colpo scaraventerà un lottatore fuori dal ring virtuale, quest'ultimo andrà a schiantarsi contro montagne o contro il terreno, simulando le scene tipiche dell'anime, e procurando ulteriori danni.
I colpi più potenti e le uscite dal ring sono accompagnate da cut-scene che puntano a fornire un fan-service in piena regola. All'inizio sono d'effetto e permettono di ricreare la tipica atmosfera di Dragon Ball ma alla lunga diventano ripetitive, anche perché le animazioni non sono molto varie. Proprio queste sequenze finiscono infatti per allungare di molto la durata degli scontri, e anche i più semplici e sbilanciati a nostro vantaggio finiscono per durare veramente troppo. Il fatto che il grinding sia necessario per proseguire nell'avventura inoltre non aiuta sotto questo punto di vista.
Gli attacchi più potenti del gioco sono i cosiddetti Zenkai, che potremo eseguire solo quando si sarà riempita una barra apposita. Questi attacchi sono particolarmente potenti: si attiverà una sequenza 3D in cui dovremo colpire l'avversario con attacchi melee o Kai e schivare al contempo i suoi colpi proprio come succede nelle battaglie dell'anime con un limite di tempo per massimizzare il danno inflitto (si suderà abbastanza durante queste sezioni breve ma intense!).
La tecnica di attacco definitiva è invece la Ultra Fusion, una strepitosa fusione a cinque che crea un formidabile e potente lottatore in grado d'infliggere una quantità mostruosa di danni, ma che paga dazio potendo mantenere questa forma per appena una ventina di secondi. Durante questo lasso di tempo dovremo colpire l'avversario durante una sequenza interattiva simile a quella degli attacchi Zenkai. Questa tecnica è indispensabile per buttare giù boss e nemici particolarmente potenti o per farne fuori più di uno contemporaneamente.
Nel corso del gioco si presenteranno dei gruppi di nemici in grado di riportarsi in vita vicendevolmente. Questi scontri sono particolarmente frustranti perché potenzialmente possono durare all'infinito. Per chiuderli sarà infatti necessario mandare KO tutto il party nemico in un unico attacco, previa la rigenerazione degli avversari. Per riuscirci servirà quindi utilizzare una Ultra Fusion o un attacco abbastanza potente che coinvolga tutti i nemici, e per raggiungere determinate condizioni potrebbe anche passare più di mezz'ora, a seconda delle circostanze.
Ma Dragon Ball Fusions non è solo combattimenti. Nel corso della storia incontreremo tantissimi personaggi noti ai fan, e assisteremo a numerosi dialoghi, caratterizzati dall'umorismo tipico della serie di Toriyama e dalle gag più riuscite (per citarne una, quella delle barzellette di Re Kaioh). Tra un combattimento e l'altro potremo dedicarci a tante attività secondarie, come il reclutamento di nuovi personaggi, il grinding, la raccolta delle sfere del drago e persino dei quiz giornalieri che metteranno alla prova la nostra conoscenza dell'anime.
Tecnicamente, Dragon Ball Fusion gira splendidamente sul New 3DS a nostra disposizione per la recensione. Gli ambienti 3D sono vasti, parecchio definiti e dettagliati per la non più giovane console portatile Nintendo, e nonostante per raggiungere questi risultati sia stato necessario rinunciare al 3D stereoscopico, l'assenza di quest'ultimo non pregiudica affatto l'esperienza di gioco. Lo stile dei personaggi deformed ci è piaciuto, e si adatta perfettamente all'approccio simpatico e ironico che è stato scelto per questo titolo che sceglie di abbandonare la fedeltà degli eventi dell'anime per proporre una storia più fantasiosa.
Nonostante Dragon Ball Fusions, grazie anche al suo approccio goliardico e fantasioso, proponga finalmente qualcosa di fresco nella sconfinata serie di produzioni videoludiche dedicate a Dragon Ball, alcune idee sono male implementate, seppur interessanti e potenzialmente vincenti. In primis, i combattimenti risultano troppo presto ripetitivi ed a volte frustranti. Le cut-scene dei vari colpi e delle fusioni finiscono infatti per impegnare sistematicamente i tre quarti della durata degli scontri, e sarebbe stata una buona idea offrire un'opzione per disattivarle.
Il cast dei personaggi per formare la nostra squadra è davvero numeroso e questo è sicuramente positivo. Il problema nasce dal fatto che per invogliare il giocatore ad andare a recuperarli tutti, è stato implementato un astruso sistema di sfere di energia per sbloccare le aree, che si possono ottenere solo reclutando vari tipi di guerrieri. Il reclutamento poi è affidato alla nostra discrezione. Ci è capitato di trovare nelle prime fasi un alleato di livello notevolmente superiore agli standard dell'area, e inserirlo nella line-up ha finito per sbilanciare troppo gli scontri a nostro favore, facendo perdere appeal all'esperienza.
Per quanto riguarda la longevità, il gioco terrà impegnati per parecchio nella lunga modalità avventura, ed una volta terminata questa (o come diversivo), ci si potrà lanciare in battaglie multiplayer in locale oppure online (quest'ultima opzione sempre più una rarità su 3DS e quindi decisamente apprezzata).
Tirando le somme, Dragon Ball Fusions è un gioco valido, ma rappresenta la classica opportunità mancata. Ci sono tante idee che tentano di proporre una nuova esperienza di gioco, ma le stesse finiscono anche per rendere il gameplay tedioso e a volte anche frustrante. In ogni caso, se siete dei veri fan di Dragon Ball troverete tante chicche che vi faranno emozionare e sorridere: il fan-service è palpabile e sarà facile sorvolare sui difetti succitati. Per la stessa ragione, non ci sentiamo di consigliare questo titolo a chi non ama particolarmente Goku (o Kakaroth) ed i suoi amici, visto che l'esperienza di gioco potrebbe non soddisfare e far spazientire già dalle prime ore di gioco.