Dragon Ball Xenoverse 2 - recensione
L'evoluzione della specie.
Alla pari forse solo de I Cavalieri dello Zodiaco, le serie televisive di Dragon Ball sono state le compagne d'infanzia e adolescenza (ma spesso anche di maturità, per non dire vecchiaia) di milioni di ragazzi. Alzi la mano chi non si è affrettato a tornare a casa da scuola per vedere la sedicesima puntata che avrebbe messo fine al confronto tra Goku e Freezer. E chi non ha fatto finta almeno un centinaio di volte di aver finito di studiare solo per vedere se finalmente Cell sarebbe stato sconfitto?
Bene, non vedo neanche una mano alzata. Chi di voi invece non ha giocato almeno uno dei titoli dedicati a Dragon Ball usciti negli ultimi 15 anni? Praticamente impossibile non essersi imbattuti nelle decine di giochi sfornati da Namco Bandai per questa saga. Tra alti e bassi i personaggi creati da Akira Toriyama possono ritenersi soddisfatti della loro carriera videoludica, che è ben lontana dal potersi considerare conclusa.
L'ultima fatica in ordine di tempo si chiama Dragon Ball Xenoverse 2, seguito diretto del discreto gioco uscito all'incirca un anno e mezzo fa. Al timone troviamo sempre il team Dimps, che ancora una volta ha avuto l'ingrato compito di accontentare gli esigenti fan di Goku e soci, che da troppo tempo attendono un titolo all'altezza dei loro idoli.
Forse il momento è arrivato. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un gioco che non segue le serie televisive di Dragon Ball, preferendo invece addentrarsi in questo articolato universo con uno sguardo trasversale. Ancora una volta entrano in gioco linee temporali distorte e viaggi nel tempo, ma il cast è stato ulteriormente arricchito con alcuni innesti che gli appassionati riconosceranno subito provenire dai lungometraggi animati.
Il vostro lavoro nella Pattuglia Temporale non è finito. Conton City è diventato il centro nevralgico della vostra attività, il punto di partenza e di arrivo di tutte le vostre avventure. Prima di partire verso nuovi e infiniti universi alternativi però dovrete creare il vostro personaggio da zero. L'editor non è molto diverso da quello che ricordavate in Xenoverse. Potrete scegliere tra cinque razze (ma chi prendiamo in giro, sceglierete tutti i Saiyan) e una serie di personalizzazioni estetiche che vi permetteranno di dare carattere al vostro alter ego su schermo.
Il gioco è strutturato in missioni, ambientate in ere differenti e composte da fasi differenti che spesso corrispondono ad altrettanti cambi di scenario. Un gran lavoro è stato svolto dal team di sviluppo per dare al giocatore l'impressione di trovarsi realmente in una puntata della serie animata e a questo contribuisce in gran parte uno stile di toon-shading che ormai si fatica ad immaginare migliorabile.
In gran parte dei casi le missioni sono composte da combattimenti multipli, non solo nel numero di "round" ma anche nel cast, che spesso includerà vere e proprie squadre da affrontare. In termini di sistema di combattimento, Dragon Ball Xenoverse 2 propone non poche novità, stavolta Dimps sembra aver ascoltato attentamente le critiche ricevute dopo l'uscita del gioco precedente.
Per prima cosa il gioco sembra decisamente più veloce e fluido. Non si notano rallentamenti di sorta, anche nelle fasi più rapide, e credeteci se vi diciamo che in alcuni momenti la quantità di colpi e cambi di direzione su schermo è davvero notevole.
Purtroppo questo dà vita anche ad uno dei difetti del gioco, che da sempre accompagna i giochi di Dragon Ball: le telecamere. Il sistema di inquadrature viene messo spesso in crisi proprio dai repentini cambi di fronte e dalla rapidità con cui i personaggi si muovono sullo schermo, se poi di mezzo ci si mette qualche ostacolo, allora le cose diventano a tratti ingestibili.
Le vaste arene in cui avvengono i combattimenti hanno un buon livello di dettaglio e si differenziano notevolmente l'una dall'altra. La possibilità di combattere sia a terra che in cielo fa sì che gli scontri non siano mai monotoni, anche se alla lunga lo stile delle missioni da affrontare inizierà a ripetersi un po' troppo.
Il consiglio che possiamo darvi è di non seguire troppo velocemente le quest principali e di dedicarvi di tanto in tanto a quelle secondarie. In questo modo non solo avrete un alternanza di situazioni più piacevole, ma potrete anche "livellare" meglio il vostro personaggio e affrontare in maniera meno traumatica il rapido innalzarsi della curva di difficoltà.
Il sistema di controllo necessita di un periodo di adattamento, specialmente se non avete mai avuto a che fare con un titolo della serie. Passato questo fisiologico lasso di tempo però vi ritroverete tra le mani un titolo estremamente dinamico, che garantisce al giocatore una appagante sensazione di potenza e gratificazione.
Grande cura è stata posta nella realizzazione delle animazioni e delle collisioni, che in un gioco del genere avrebbero anche potuto essere lasciate in secondo piano. In particolare sono gli scambi di colpi a distanza ad aver beneficiato del miglioramento più evidente rispetto al passato, anche se di tanto in tanto il sistema di lock-on dei bersagli fa ancora (inspiegabilmente) cilecca.
In ambito contenutistico, Dragon Ball Xenoverse 2 amplia quanto visto nel predecessore praticamente in ogni reparto. L'elemento RPG è stato evidenziato ulteriormente, non solo con la creazione del personaggio iniziale ma anche con le personalizzazioni estetiche successive, il guadagno di Punti Esperienza tramite le missioni (a prescindere dal successo o meno delle stesse) e il conseguente aumento delle caratteristiche di base del nostro eroe.
Le ricompense ricevute per il completamento di una quest vanno ad arricchire l'equipaggiamento e spesso ad aggiungere dei bonus sia dell'energia di base, sia della potenza dei suoi colpi. In questo senso Xenoverse 2 è molto più gratificante del suo predecessore e regala al giocatore la reale sensazione di avere un personaggio che con il passare del tempo diventa sempre più "importante".
I fan di Dragon Ball più romantici non si disperino, però, perché nel corso del gioco non solo si ha la possibilità di interagire con protagonisti iconici della saga, ma anche di visitare location storiche. Le anomalie temporali vi porteranno di tanto in tanto il luoghi che riconoscerete all'istante e... beh, non vogliamo dirvi di più per non rovinarvi alcune piccole sorprese.
La città che fa da nucleo centrale all'avventura è decisamente ampia e liberamente esplorabile. Al suo interno troverete centinaia di personaggi intenti nelle loro faccende quotidiane e saranno alcuni di loro ad assegnarvi le missioni secondarie, alcune semplici e anche divertenti nella loro leggerezza, altre spiccatamente più impegnative e "serie".
A Conton City troverete tutto quello di cui avete bisogno, compresi alcuni negozi che fungono da collegamento per altre opzioni di gioco. Tra queste, ovviamente, non poteva mancare il multiplayer, che comprende la bellezza di circa 60 personaggi sbloccabili, tratti dalle due serie principali GT e Z, ma anche dai film e dalle ultime novità in arrivo dal Sol Levante. Potrete anche partecipare ad alcune missioni in modalità cooperativa, simili a dei raid, per dirla in gergo MMO.
Un ottimo ritorno quindi. Un gioco che pur con qualche difetto riesce a miscelare abbastanza bene elementi da picchiaduro, GdR ed action. Avremmo potuto chiedere qualcosa in più per quanto riguarda il livello di dettaglio di alcune arene, che risultano solo in parte distruttibili. Ma non si può avere tutto e c'è sempre margine di miglioramento per un eventuale (e assai probabile) Xenoverse 3.
Per certi versi ci ha ricordato il divertente Naruto: Rise of a Ninja, uscito su Xbox 360 ormai quasi 10 anni fa. Proprio come quel titolo, Dragon Ball Xenoverse 2 offre una generosa quantità di contenuti e un comparto tecnico in grado di mandare in visibilio i fan.