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Dragon Ball Xenoverse: aria di cambiamento - prova

Ka-me-ha-me-ah però!

Potremmo cominciare questa anteprima parlando delle decine di giochi di Dragon Ball sviluppati nel corso degli ultimi 25 anni, di quanto sia ancora famoso il franchise in tutto il globo o se davvero ci sia ancora il bisogno di prodotti del genere in un mercato ormai saturo di picchiaduro tratti da manga e anime più o meno riusciti. Ma no, non lo faremo.

Un marchio che vende (e bene) è giusto sfruttarlo fino al midollo, nonostante ormai in giro se ne siano viste di tutti i colori, ed è per questo motivo che Bandai Namco e Dimps sono al lavoro sull'ennesimo videogioco di Dragon Ball, sottotitolato questa volta Xenoverse. L'avvento di PlayStation 4 e Xbox One è l'occasione perfetta per portare la serie anche sulle nuove console domestiche, peccato che la beta a cui abbiamo partecipato fosse espressamente diretta per piattaforme old-gen, e nello specifico per PlayStation 3.

A differenza dei suoi predecessori, Dragon Ball Xenoverse mette finalmente a disposizione una componentistica online di tutto rispetto, nonché la possibilità di creare da zero il proprio alter ego scegliendo tra tre razze: Saiyan, Namecciano e Majin, ognuna con il proprio set di mosse e poteri espandibili a mano a mano che si gioca. Sebbene la specie dei demoni non fosse presente nella beta, abbiamo potuto dare vita ad un guerriero personalizzandolo sotto alcuni aspetti come quello fisico, l'abbigliamento e i colori applicabili sui costumi e i capelli.

Finalmente in un videogioco ispirato a Dragon Ball è possibile creare da zero i proprio alter-ego digitale scegliendo tra tre diverse razze: Saiyan, Namecciano e Majin.

La poca varietà di scelte e combinazioni a disposizione nel codice han fatto modo che a TokiToki (la città futuristica sospesa nel vuoto che funge anche da hub) si vedessero molti altri personaggi tutti somiglianti tra di loro, e come prevedibile i giocatori hanno preferito impersonare un Saiyan piuttosto che un calvo dalla pelle dai colori fantascientifici.

Il fulcro di Dragon Ball Xenoverse risiede però nelle battaglie, e la possibilità di creare un proprio team formato da un massimo di tre combattenti e confrontarsi in avvincenti sfide 3v3, è una cosa che gli amanti della serie accoglieranno a braccia aperte. Vincendo gli scontri si ottengono punti esperienza e monete preziose da spendere nei negozi di TokiToki per acquistare nuovi poteri, abilità, costumi e accessori (gli occhiali del Maestro Muten sono una chicca non di poco conto) per dare quel tocco di unicità che non guasta mai.

La modalità principale ruota attorno al riscrivere i fatti principali accaduti nella serie Z, ed impersonando un personaggio venuto dal futuro viaggeremo nel tempo per vivere in prima persona le battaglie storiche come il Cell Game o l'arrivo di Vegeta sulla Terra, che inevitabilmente prenderanno una piega diversa e cambieranno gli avvenimenti del fumetto originale. La scelta fatta dagli sviluppatori è senz'altro originale e allo stesso tempo rischiosa, ma sarà curioso vedere i risvolti inediti di una storia che tutti noi conosciamo a memoria.

Una volta scesi in campo l'impressione generale è abbastanza positiva, nonostante qualche rallentamento e bug sparso a causa della natura arretrata del prodotto, ma già da ora si possono notare dei miglioramenti del comparto tecnico, ora meno spoglio e scialbo rispetto ai precedenti capitoli. Anche gli effetti speciali come le distruzioni degli ambienti fanno la loro buona figura, peccato che lo stesso non si possa dire per le collisioni, completamente da rivedere in certi frangenti, specie quando si viene scagliati in aria e poi colpiti da un avversario.

Il sistema di combattimento non sembra aver subito troppe modifiche rispetto ai precedenti capitoli della serie, ma la possibilità di acquistare e personalizzare i poteri per i proprio personaggio apre la strada a numerose combinazioni e varianti del classici protagonisti.

Premendo R2 e uno dei quattro tasti azione del DualShock 3 è possibile scatenare i poteri più potenti del nostro set di mosse, completamente personalizzabile ma non equipaggiabile con abilità diverse dalla nostra razza: un Namecciano per esempio non potrà quindi mai sferrare una Ka-me-ha-me-ha, mentre un Saiyan non sarà mai in grado di lanciare un Makankosappo.

Il sonoro è praticamente lo stesso già sentito in altri titoli usciti negli anni passati, nonché quello originale del cartone animato. Sotto questo punto di vista, purtroppo, nemmeno il team di sviluppo sembra poter fare qualcosa di concreto visti alcuni obblighi che l'editore giapponese impone per sfruttare il franchise.

Spiace però non aver potuto testare Dragon Ball Xenoverse su una console di nuova generazione, visto che quello che abbiamo ammirato lo scorso agosto a porte chiuse alla Gamescom c'è sembrato molto più spettacolare, tanto da sembrare quasi di vedere in azione l'anime originale piuttosto che un videogioco.

I ragazzi di Dimps hanno promesso anche molte altre novità come la possibilità di combattere sott'acqua, prendere parte a numerosi quick time event e soprattutto scoprire nuovi dettagli sul misterioso personaggio visto nei primi teaser del gioco, un Saiyan venuto dal futuro sopravvissuto alla distruzione del pianeta Vegeta, che giocherà un ruolo fondamentale.

Sebbene al momento molti dettagli della trama siano ancora avvolti nel mistero, il guerriero protagonista dei primi teaser di Dragon Ball Xenoverse è un Saiyan proveniente dal futuro sopravvissuto alla distruzione del pianeta Vegeta.

Insomma, nonostante alcuni problemi tecnici e la pochezza di contenuti testati nel codice del network test, i presupposti per la riuscita di un ottimo videogame dedicato alla storia di Goku & Company ci sono tutti.

La componente online sulla carta promette molto bene, anche se sviluppata nel più classico dei modi potrebbe dare quella ventata d'aria fresca che i fan della saga di Akira Toriyama aspettano da ormai troppo tempo in un gioco.

L'uscita nei negozi di Dragon Ball Xenoverse è attualmente prevista durante i primi mesi del 2015 su Xbox One, PlayStation 4, PC, PlayStation 3 e Xbox 360, ma potete stare sicuri che non appena avremo delle novità le potrete leggere per primi sulle nostre pagine.

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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Dragon Ball Xenoverse

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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