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Dragon Ball Xenoverse: Goku arriva su next gen - preview

Super Saiyan in alta definizione.

Immaginatevi la solita intro per un pezzo su Dragon Ball, quella che fa appello alle vostre ore più felici, tra scuole medie e liceo a seconda dell'età, passate a guardare le interminabili puntate della splendida serie di anime in onda giusto durante il pranzo.

Quell'intro che stuzzica i vostri ricordi per creare un legame personale tra il lettore e il giornalista, un richiamo a quell'esperienza collettiva del rito prandiale di Dragon Ball + Simpson, vero e proprio fondamento delle prime ore post scolastiche, argomento di discussione coi compagni, rifugio dove spegnere il cervello dopo 6 ore sul banco. Fatto? Immaginato tutto?

Bene, allora possiamo passare a Dragon Ball Xenoverse, il nuovo picchiaduro dedicato a Goku e compagni vari, a cui andiamo a dare un nuovo sguardo.

Dragon Ball Xenoverse, o Dragon Ball XV come viene chiamato amichevolmente dagli sviluppatori, è il primo titolo dedicato al famoso anime a sbarcare sulle console di nuova generazione. Diciamo subito, però, che il titolo di Bandai Namco non si lascerà sfuggire tutto quel ricco e vasto bacino d'utenza rappresentato da Xbox 360 e PlayStation 3, arrivando dunque sul mercato per tutt'e quattro le console di Sony e Microsoft, così da incontrare un pubblico più vasto possibile.

Colori saturi e molto accesi caratterizzano i colpi speciali, una scelta precisa che punta alla spettacolarità.

Fin dai primi momenti della presentazione ci è stato detto che l'attenzione maggiore è posta verso una rappresentazione degli scontri il più possibile vicina a quanto visto nella serie animata, obiettivo che viene inseguito cavalcando un nuovo sistema di animazioni facciali e una telecamera sempre pronta a restituire la migliore inquadratura possibile.

"L'obiettivo è proporre scontri il più fedeli possibili alla serie animata"

Per quanto riguarda le prime possiamo dire che il tutto si traduce, in realtà, nella semplice smorfia deformata dal dolore che appare sui volti dei lottatori quando ricevono il cazzotto che conclude una combo, smorfia che è sembrata sempre uguale indipendentemente dai personaggi coinvolti. Va detto che si tratta di un titolo che dovrebbe arrivare tra un annetto (non c'è ancora una data precisa, ma è probabile che lo vedremo entro l'estate del 2015), e che la versione mostrata non ha certo le caratteristiche di un prodotto finito, lasciando dunque molto spazio ad aggiunte e rifiniture.

Quello che sembra già deciso è il sistema di combattimento, caratterizzato dall'utilizzo di due soli pulsanti per le combo, ed impreziosito dalla solita barra dell'energia necessaria per i colpi speciali. Si tratta dunque di un approccio votato all'accessibilità, che però non vuole completamente lasciare da parte un minimo di sfida.

Gli sviluppatori sono i Dimps, noti ai più per la mai dimenticata serie Budokai Tenkaichi, e dunque non dovrebbero mancare le competenze per creare un'esperienza convincente e divertente, anche al netto di un livello di difficoltà particolarmente basso.

I volti dei personaggi si deformano sotto i colpi ricevuti, ma ancora dobbiamo scoprire se ci saranno diverse animazioni.

A dimostrare il livello embrionale della build mostrata dagli sviluppatori abbiamo trovato ancora diverse incertezze su alcuni elementi fondamentali del titolo: non c'è una lista di combattenti finita, non sanno ancora da quali serie recuperarli e soprattutto non hanno ancora deciso se i combattimenti sott'acqua avranno conseguenze sul gameplay.

"Ci sarà un nuovo personaggio, su cui gli sviluppatori osservano assoluto riserbo"

L'idea di offrire al giocatore degli scontri capaci di svilupparsi su più livelli in arene ampie, proprio come succede nell'anime, è senza dubbio da premiare, ma il fatto che ancora alcuni elementi fondanti dell'esperienza come l'effetto dell'acqua sui lottatori siano ancora in via di decisione dovrebbe far capire che ancora molto è nel regno dell'incertezza.

Maggiori sicurezze le abbiamo trovate sul fronte della direzione artistica, visto che il cammino intrapreso dai nipponici pare puntare verso una rappresentazione sopra le righe delle mosse più spettacolari, con particolare attenzione ad effetti luminosi e particellari.

I colori delle varie onde energetiche sono saturi e fluorescenti, tanto che saltano all'occhio in mezzo ad arene che invece non brillano per qualità di texture e livello di dettaglio nonostante siano presenti alcuni elementi da distruggere. I combattenti, invece, sono parsi ben realizzati e, questo è quello che conta di più, fedeli alle controparti animate, così come apprezzata è la possibilità di trasformarsi in Super Saiyan a scontro iniziato.

Questa è l'ambientazione misteriosa, una città futuristica, ancora dobbiamo scoprire esattamente di cosa si tratti.

Non mancano alcune novità pensate proprio per distinguere questo capitolo dai tanti che lo hanno preceduto, come l'inserimento di una nuova ambientazione (si tratta di una città futuristica) e di un nuovo personaggio, sul quale però c'è ancora un grande riserbo.

Come detto, Dragon Ball Xenoverse è stato mostrato con una build molto semplice e priva di tutti quegli abbellimenti che avrebbero dato un suggerimento sul prodotto completo. Da quanto visto possiamo dire che lo stile di combattimento sembra semplice e frenetico, e che la strada per riprodurre le atmosfere della serie animata sembra intrapresa.

Non possiamo sbilanciarci su livello tecnico, roster dei personaggi o varietà dell'offerta ludica visto che ancora è presto per giudicare e non abbiamo molti dettagli. Non ci resta che aspettare il prossimo incontro col titolo per scoprire se l'arrivo di Goku su PlayStation 4 e Xbox One verrà segnato da giubilo o delusione.