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Driveclub - Reloaded

Un gioco può sopravvivere al peggior day one di sempre?

L'ultimo gioco di guida ufficiale Sony che abbiamo trattato tra le pagine di questa rubrica è stato Gran Turismo 6: titolo tutto sommato solido ma caratterizzato da un problema di fondo importante, ovvero quello di essere stato pubblicato solo per PS3. Una mossa poco comprensibile da parte di Polyphony Digital che aveva lasciato PS4 sguarnita di un gioco di guida praticamente per tutto il suo primo anno di vita. Nei piani di Sony un altro titolo avrebbe dovuto accompagnare il lancio della console: si trattava di Driveclub, un racing game "sociale" realizzato da Evolution Studios pieno di buone idee e dall'aspetto veramente intrigante.

Nei piani dell'azienda c'era l'intenzione di pubblicare una versione ridotta accessibile solo da parte dei sottoscrittori del PlayStation Plus con lo scopo di traghettare gli utenti fino al lancio ufficiale. Purtroppo non se ne fece nulla e gli utenti Sony dovettero attendere un anno per mettere le mani sulla versione completa di Driveclub. Sfortunatamente per loro, il day one del racing game di Evolution Studios si rivelò uno dei peggiori della storia del videogioco. Quest'oggi ci occupiamo del suo postvendita per capire quanto il gioco sia cambiato rispetto al lancio e se questo giustifica un'eventuale acquisto ritardato. Per sua fortuna, c'è veramente parecchio da dire.

Uscito l'8 ottobre 2014 Driveclub riuscì immediatamente a catalizzare l'attenzione su di sé da parte della stampa e del grande pubblico per i motivi sbagliati: trattandosi di un gioco di corse in cui la componente multigiocatore era preponderante, non fu piacevole scoprire una volta tornati a casa con la pacchettizzata in mano (o al termine del download dal PlayStation Store) che i server erano immediatamente collassati sotto il numero elevato di richieste di connessione arrivate da ogni parte del mondo.

Il modello di guida è immediato e accessibile ma comunque impegnativo: chi usa un volante può divertirsi parecchio.

Molte recensioni, compresa quella del nostro Filippo Facchetti, avevano notato alcuni difetti e mancanze ma anche apprezzato numerosi punti di forza, in particolare la facilità d'approccio alla guida, la grafica di alto livello e tutta la componente social. Tutto questo era però avvenuto pochi giorni prima della pubblicazione, senza incappare quindi nei problemi di connettività del day one in virtù del fatto che i server prelancio erano a disposizione di pochi giornalisti e tester. L'arrivo in massa degli acquirenti cambiò nel giro di poche ore la situazione, lasciando ad osservare una schermata di indisponibilità dei server quasi tutta la community.

In passato abbiamo già avuto day one complicati sotto questo aspetto, ma tra rallentamenti, utenti bloccati e magagne di vario genere la situazione si era andata sempre normalizzando nel giro di poche ore o al massimo uno o due giorni. Per Driveclub il problema non fu solo di capacità dei server ma probabilmente anche infrastrutturale visto che l'accesso rimase precluso alla quasi totalità degli utenti per quasi una settimana e solo circa una ventina di giorni dopo le cose iniziarono progressivamente a migliorare nettamente con la pubblicazione di vari update e il potenziamento dell'infrastruttura multigiocatore.

La settimana da 7 al 13 ottobre fu decisamente di passione, ma una prima server patch pensata per alleggerire il carico dei server e migliorare il netcode riuscì a recuperare parzialmente la situazione rendendo il gioco finalmente accessibile nella sua componente multigiocatore, pur se penalizzato da prestazioni incostanti e bachi di varia natura. Due grosse server patch di fine ottobre si sono confermate decisive per stabilizzare il servizio multiplayer, correggere gli errori più evidenti e rendere finalmente il gioco fruibile nella sua interezza.

I modelli delle vetture sono splendidi: il motore grafico è di ottimo livello.

Ovviamente il passaparola negativo iniziale fu deleterio per le vendite iniziali, ma non al punto da stroncare completamente la nascita di una community in grado di garantirne la sopravvivenza fino ad oggi: un aspetto essenziale in un gioco basato sul multiplayer come competizione ma anche nella sua accezione sociale del termine visto che è la squadra a rendere interessante la gestione della propria carriera e del garage virtuale.

Una volta risolto il problema dell'accessibilità, gli sviluppatori si sono potuti concentrare sulla correzione dei bachi del gioco emersi nella fase di lancio ma soprattutto la produzione di nuovi contenuti che nel corso degli ultimi dodici mesi, hanno cambiato in modo consistente l'esperienza di gioco. Il primo aggiornamento degno di nota in questo senso è stato l'Update 1.07 che ha aggiunto parecchi contenuti e modalità sotto forma di tre circuiti, il Photo Mode, nuove vetture e gli Ignition Car e Tour Pack con nuove vetture trofei e sfide, quest'ultimi gratuiti per scusarsi con gli utenti dei disservizi iniziali.

Il pezzo da novanta degli aggiornamenti di fine 2014 è stato l'Update 1.08 che ai primi di dicembre ha aggiunto il meteo dinamico e due nuovi tracciati oltre a nuove funzionalità per il controller ed opzioni per la lobby. L'aggiunta del maltempo è stata salutata come un extra di altissimo livello dal punto di vista tecnico che pone la pioggia di Driveclub ad un livello qualitativo elevatissimo, in grado di rivaleggiare tranquillamente con quello di Project Cars. L'aggiornamento ha anche introdotto nuove funzionalità (statistiche, possibilità di accedere al club quando si è offline) ma soprattutto preparato il terreno per l'arrivo di nuove vetture gratuite e la prima serie di pacchetti a pagamento: il Redline Car, Track e Tour pack usciti in seguito a pagamento sul PlayStation Store.

L'Horsepower Pack, uno dei tanti DLC a pagamento pubblicati negli ultimi dieci mesi.

Anche il 2015 è proseguito bene con altri aggiornamenti di qualità confermando quanto annunciato da Evolution al momento della presentazione del Season Pass: una buona dose di contenuti a pagamento sarebbe stata affiancata da piste e vetture gratuite con una frequenza di almeno una al mese fino allo scorso giugno. A gennaio sono arrivate quattro nuove piste e una nuova modalità time trial, a febbraio i DLC della serie Downforce, Midnight Tour, a marzo i replay, ad aprile una serie di eventi sotto forma dello Startline Tour insieme a una tonnellata di nuove opzioni e soprattutto due nuovi DLC (Evolution e Turbocharged pack) con nuovi e eventi e vetture inedite.

Già a maggio il totale degli aggiornamenti e dei nuovi contenuti ammontava a dieci gigabyte di dati in aggiunta al gioco nella sua incarnazione originale e laddove molti altri team di sviluppo si sarebbero fermati, gli Evolution hanno continuato a macinare aggiornamenti come orologi svizzeri: sono arrivati il Lamborghini Icons Expansion e il Torque Tour pack, a giugno un completo rifacimento dell'accessibilità delle Challenge e la preparazione per l'edizione del gioco in versione PlayStation Plus.

Tra giugno e luglio è stata la volte di nuove vetture, un aumento del level cap, il supporto per il G29 di Logitech e un'ampia serie di ottimizzazioni insieme a tre DLC a pagamento, ovvero l'Horsepower, RPM e Velocity pack. Gli ultimi aggiornamenti sono arrivati ad agosto e settembre sotto forma di varianti di tracciati per le corse sprint, un nuovo ranking per i piloti denominato Elite e la consueta valanga di ottimizzazioni e tweak lato client e server presenti comunque in varie forme e quantità in tutti gli update pubblicati finora.

L'introduzione del maltempo è stata molto gradita: tecnicamente se la gioca ad armi pari con quello di Project Cars.Guarda su YouTube

Tanto il day one di Driveclub è stato l'apoteosi del fail per un titolo multigiocatore, quanto il supporto successivo merita tanto di cappello per l'approccio tenuto dagli Evolution Studios nel sostenere il loro prodotto nel corso degli ultimi dodici mesi. È stato svolto un lavoro splendido che ha corretto tutti i bachi di maggiore importanza, continuato a migliorare l'accessibilità dei server, ma soprattutto aggiunto una tonnellata di contenuti gratuiti e a pagamento capaci di trasformarlo quasi in un altro gioco.

Alla luce di tutto questo è piuttosto chiaro un fatto: il gioco non era pronto per la pubblicazione lo scorso ottobre e con ogni probabilità sarebbero serviti almeno altri quattro o cinque mesi di pieno sviluppo (e un corposo betatest) per portarlo alla forma in cui si trova oggi. Il sospetto che la mancanza di un titolo corsaiolo nel catalogo PS4 a fine 2014 abbia costretto Sony a sollecitarne l'uscita è piuttosto forte, con le conseguenze che ben conosciamo.

Sicuramente l'ottimo lavoro di supporto e realizzazione di contenuti supplementari è stato strumentale alla sopravvivenza di Driveclub rendendolo a tutt'oggi un titolo piuttosto giocato, considerata la scarsità di alternative corsaiole su PS4. L'approccio arcade non incontra i gusti di tutti ma il comparto grafico di alto livello, il buon numero di contenuti sotto forma di piste e vetture e l'ampio ventaglio di miglioramenti tecnici in tutti i settori sotto forma di opzioni e funzionalità lo hanno reso un titolo infinitamente migliore rispetto a dodici mesi fa.

I cockpit sono ben curati ma c'è comunque la possibilità di scegliere tra varie visuali.

I due milioni di copie vendute annunciati qualche mese fa e corroborati dai rilevamenti di VGchartz avrebbero potuto essere molti di più, ma sono sicuramente ancora un buon incentivo a garantirne l'investimento oggi, soprattutto intesa come tranquillità di trovare avversari da sfidare anche per tutto il 2016. La natura sociale del gioco spinge ad associarsi in squadre e in questo senso l'investimento concordato con un gruppetto di amici può rivelarsi un'interessante valore aggiunto. Come da copione, uno degli effetti collaterali del pessimo day one fu quello di mandare in fascia midprice Driveclub piuttosto velocemente al punto che da lungo tempo si può trovare la pacchettizzata presso i maggiori retailer online a circa 20-25 euro.

Per chi si accontenta della versione digitale è possibile spendere ancora meno visto che gli utenti PlayStation Plus possono scaricare il gioco completo con l'upgrade presente sullo Store di Sony a solo 14,99 euro: un vero e proprio prezzaccio che tuttavia avrà vita breve, come spieghiamo più dettagliatamente nel box qui a fianco.

L'installazione comprende ovviamente l'aggiornamento completo all'ultima versione che aggiunge tutti i contenuti gratuiti: tuttavia, oltre al calo di prezzo del gioco completo, lo scorso luglio si è verificato anche il price drop del Season Pass che garantisce il download di tutti i DLC pubblicati finora. Una valanga di piste, vetture ed eventi extra che giustifica ampiamente i dodici euro richiesti e porta a circa 30 euro il costo di un'eventuale acquisto combinato: un prezzo decisamente allettante per un simularcade privo del peso specifico dei grossi calibri del genere come Forza Motorsport e Gran Turismo, ma che non difetta di personalità e buone idee.