DriveClub, un gioco per tutti - prova
Corse, bolidi, socialità e...Federica Pellegrini?
Milano - Nonostante la competizione sia insita nel concetto stesso dei racing game, Evolution, lo studio responsabile di Motorstorm, con DriveClub ha provato ad espandere a dismisura il bacino d'utenza di questo particolare genere videoludico. Per bocca stessa del game director Paul Rustchynsky, infatti, lo scopo è stato differenziarsi il più possibile non solo da avversari pericolosi quali The Crew e Forza Horizon 2, ma anche dallo spettro di Gran Turismo, colosso sempre incombente su qualsiasi corsistico che approdi su di una PlayStation.
Per questo motivo DriveClub prova sì ad essere un titolo veloce, frenetico ed adrenalinico, ma anche ad essere estremamente accessibile in modo da dare anche ai giocatori meno abili la possibilità di competere e di divertirsi. Grazie alle ormai celebri funzioni social, infatti, per lasciare il segno ed aiutare il proprio Club non sarà importante semplicemente essere veloci ma anche essere precisi nelle traiettorie o bravi a derapare.
In altre parole ognuno potrà trovare la sua dimensione e quindi riuscirà a contribuire al successo della propria squadra. Per esemplificare al meglio questo concetto è stata invitata all'evento stampa di Milano nientemeno che Federica Pellegrini, esempio calzante non tanto per le sue eccezionali performance da solista, quanto come componente, sempre vincente, della staffetta di nuoto. Ovvero una delle cose che più si avvicina al concetto di collaborazione di DriveClub, dove una serie di singoli collabora al raggiungimento di un obiettivo comune.
Questi aspetti potranno però fare da collante tra i giocatori, e stimolarli a continuare a frequentare i server, solo se alla base c'è un progetto dalle fondamenta solide. Per questo motivo Evolution ha lavorato molto anche sotto il profilo ludico, in modo da portare su PS4 il prossimo 8 ottobre un racing game che appare piuttosto solido. Il modello di guida è semplificato rispetto a quello di un Project Cars ma anche di un Gran Turismo, nonostante questo garantisce un buon feeling con le diverse auto e le diverse superfici, soprattutto disattivando tutti gli aiuti.
Stiamo sempre parlando di un gioco nel quale è possibile fare a sportellate con gli avversari senza grossi problemi, ma questo non impedisce a chi ha uno stile più pulito, di farsi valere. Il modello di guida è proprio l'aspetto di cui Rustchynsky è più orgoglioso, perché esemplifica perfettamente la filosofia dietro al gioco, ovvero l'essere adatto a tutti. Fossimo in lui, però, saremmo decisamente più orgogliosi del lavoro svolto sotto il profilo tecnico, non tanto perché il modello di guida non sia buono, anzi, ma perché DriveClub è davvero uno spettacolo da vedere.
I numeri sterili dicono 1080p e 30 frame al secondo, le sensazioni riferiscono di uno schermo ricco di dettagli quali neve, pioggia o foglie sollevate dal vento che riempiono paesaggi mozzafiato. Non solo, il ciclo giorno/notte consente di percorrere il tracciato anche nella piena oscurità, con effetti luminosi spettacolari e una sensazione d'ansia data dal correre a 200 orari su strade anguste, con una visibilità di pochi metri.
A tutto questo aggiungeteci la possibilità di avere neve o pioggia battente e avrete un quadro piuttosto preciso dell'ottimo impatto estetico che DriveClub è in grado di donare. L'unica perplessità è al momento data dalla struttura scelta, ovvero quella di singoli tracciati lineari da affrontare progressivamente che, se paragonata agli open world proposti dalla concorrenza, pare un po' troppo vecchia scuola.
L'altro aspetto sul quale Evolution cerca di sorprendere i giocatori è il supporto che dedicherà al gioco una volta che uscirà nei negozi. Oltre all'ormai classico Season Pass, che porterà ogni mese nuovi tracciati, macchine e sfide, sono stati previsti tutta una serie di contenuti gratuiti che andranno ad arricchire il gioco anche per coloro che non abbiano intenzione d'investirci ulteriori quattrini. Il tutto condito, ovviamente, dai classici update volti a rendere più stabile o a correggere il gioco in corsa.
E dopo l'anno di vita, cosa succederà? Secondo Rustchynsky tutto dipenderà dal supporto e dai feedback dei giocatori: se DriveClub sarà ancora seguito e giocato, ovvero se la struttura social integrata nel gioco farà il suo dovere, Evolution sarà più che contenta di continuare ad espandere il titolo. In caso contrario...il game director non vuole pensare allo scenario negativo!
Questo suo atteggiamento propositivo lo si nota anche quando ha "benedetto" la decisione di rinviare il gioco. Secondo lui, semplicemente, DriveClub non era pronto per la pubblicazione e l'anno di sviluppo aggiuntivo ha consentito di raggiungere gli standard qualitativi che Evolution vuole dai suoi giochi, ma anche quelli che Sony pretende dalle sue esclusive.
Una domanda un po' cattiva ce la siamo tenuta per la fine: se la socialità è davvero la "next big thing" dei giochi di corse, come mai nessuno ci ha mai pensato prima? La risposta è stata semplice, quanto disarmante, ovvero perché fino allo scorso anno nessun dispositivo integrava al suo interno in maniera così forte gli strumenti sociali che si sono sviluppati negli ultimi tempi.
PS4 grazie al tasto Share consente nativamente di condividere le proprie esperienze con amici e conoscenti, quindi a suo dire è stato molto naturale inserire questi elementi nel gioco. Anzi, Rustchynsky si aspetta che sempre più prodotti adottino il loro stesso approccio, perché è la naturale evoluzione del videogioco.
Ora non ci rimane che scoprire come Evolution avrà amalgamato questi elementi, ma lo sapremo solo attraverso la recensione, che dovrebbe arrivare a breve sulle nostre pagine.