Duke Nukem 3D Megaton Edition - recensione
Del maiale non si butta via nulla.
Povero Duca! La sua fama è in declino ormai da oltre un decennio e per risollevarsi deve quasi sempre affidarsi a progetti rattoppati o a remake di remake. Eppure Mr. Nukem di gloria ne ha vissuta a sazietà ma ormai i tempi in cui si nutriva di pupe, maiali e bubble gum sembrano lontani anni luce.
La Megaton Edition di cui sto per parlarvi altro non è che l'ennesima riedizione della più famosa avventura del suddetto personaggio dalla chioma platinata e il bicipite gonfio ("tutta natura, niente chimica", continua a sostenere). Cosa contiene la raccolta in questione? Oltre al gioco uscito per la prima volta nel lontanissimo 1996, troverete nel pacchetto anche tre espansioni single player (Duke Caribbean: Life's a Beach, Duke It Out in D.C. e Duke: Nuclear Winter) e quattro modalità multiplayer disponibili per un massimo di 8 giocatori.
I suddetti pacchetti, creati dai fan tramite un apposito editor e autorizzati ufficialmente da 3D Realms, portano il buon Duca in luoghi piuttosto particolari, come sempre infestati da maiali e mostri alieni. Tra spiagge tropicali (naturalmente piene di curve e bikini) e un salto alla Casa Bianca, il nostro pompatissimo eroe troverà anche il tempo per fare una visita a Babbo Natale.
Le caratteristiche del gioco originale, uno dei primi FPS a vantare la possibilità d'interazione con l'ambiente e di distruzione di alcuni oggetti, sono rimaste intatte: l'energia si ripristina solo con i medikit, I puzzle sono basati esclusivamente sull'apertura di porte e così via. Ma ci sono un paio di novità.
La prima è rappresentata dalla possibilità di 'riavvolgere' il gioco in caso di errore per tornare ad un punto precedente della missione e correggere gli errori commessi. Tale feature alleggerisce un po' il livello di difficoltà originale, tutt'altro che semplice. La seconda novità è il supporto ai Trofei... e per questa non penso siano necessarie spiegazioni.
L'effetto nostalgia nei primi minuti è inevitabile. Una lacrimuccia di commozione per chi porta sulle spalle ben più di 20 anni è ancora una volta dovuta, ma i nostri palati sono ormai abituati a pasti ben più raffinati e già dopo la prima mezz'ora gli sprite dei personaggi e i fondali spalmati esplodono in tutta la loro vecchiaia.
Graficamente il titolo originale è stato semplicemente adattato al formato 16:9, con un leggero upscaling delle texture. Da un comparto grafico così datato ci si aspetterebbe un netto miglioramento dei caricamenti, che su PS Vita risultano invece fin troppo lunghi per un titolo che si porta sulle spalle quasi 20 anni.
Il sistema di controllo si adatta piuttosto bene ai comandi della portatile di Sony ma gli stick analogici risultano nettamente più scomodi rispetto a quelli della sorella maggiore PS3. Risultato: dopo un'ora di gioco è necessaria un po' di ginnastica per sgranchire i pollici. Su Vita, inoltre, la mancanza dei due tasti dorsali ha costretto gli sviluppatori a sfruttare il touch screen per cambiare arma, operazione piuttosto comoda tranne che nel caso di eccessivo caos su schermo.
Il multiplayer comprende le modalità Uno contro Uno, Tutti contro Tutti, Coop e Dukematch, difficili da testare a causa di una mancanza cronica di sfidanti. Nelle poche partite a cui abbiamo partecipato, inoltre, si sono verificati fastidiosi (anche se sporadici) fenomeni di lag che speriamo siano risolti con i futuri aggiornamenti.
Duke Nukem 3D Megaton Edition è disponibile ormai da tempo su PC tramite Steam, mentre l'arrivo su PS3 e PS Vita (in versione cross-buy) è stato salutato da un'offerta a costo zero per tutti gli utenti PlayStation Plus. Un'occasione da non perdere? Fino a che è stato gratis ovviamente sì, ma anche i 10 euro chiesti adesso potrebbero essere una tentazione irresistibile per i giocatori nostalgici o per chi voglia dare un'occhiata a un importante pezzo di storia.