Dungeons & Dragons Daggerdale
Un misero avversario per Torchlight.
Un altro bug, altrettanto pesante, ha fatto letteralmente sparire un'abilità appena acquisita dal nostro personaggio, facendoci perdere i punti spesi per sbloccarla e sentire letteralmente truffati dalla nostra stessa console.
Insomma... avrete capito che stiamo parlando di difetti davvero fastidiosi che impediscono di vivere al meglio l'esperienza offerta da Daggerdale. A questi errori sparsi si vanno ad affiancare un comparto tecnico vecchio di almeno 10 anni e un adattamento dei dialoghi a dir poco raccapricciante.
Perfino i nomi delle armi sono stati tradotti in modo scellerato, al punto che un "martello del gelo +1" si è trasformato in un succulento "gelato martello +1". Insomma, un vero scempio. Sotto un certo punto di vista sembra quasi che i programmatori (e gli adattatori italiani) non abbiano prestato la minima attenzione alla qualità del prodotto finale, confidando sulla forza del marchio di D&D e sulla fame di giochi a tema degli appassionati del genere.
Daggerdale esce piuttosto male da un confronto diretto con il recente (almeno su console) Torchlight, avendo come unico punto a favore il multiplayer offline e online assente sul diretto rivale. Giocando a Daggerdale sulla stessa console due utenti possono farsi strada fra orde di nemici decisamente più forti rispetto a quelli dell'avventura vissuta in solitaria, mentre le partite online possono ospitare fino a quattro avventurieri contemporaneamente, a patto che questi abbiano dei tiri salvezza decenti contro il temibile incantesimo del lag e i misteriosi caricamenti casuali.
Giocando una partita in rete, infatti, capita spesso di imbattersi in improvvisi caricamenti in momenti insospettabili, magari nel bel mezzo di un combattimento. Considerando che queste situazioni non coinvolgono mai tutti i partecipanti contemporaneamente, è lecito ipotizzare che si tratti di problemi della connessione.
Il problema è che quando un giocatore viene bloccato da questi misteriosi fenomeni l'azione continua, con i compagni d'avventura costretti a combattere cercando di difendere un compagno immobilizzato, come se fosse stato colpito da un potente incantesimo di paralisi.
Spendere 1200 punti per Dungeons & Dragons: Daggerdale, quindi, risulta quanto meno azzardato, soprattutto considerando che allo stesso prezzo potete scaricare il ben più riuscito (e curato) Torchlight. L'unica differenza è che nel titolo sviluppato da Runic Games il multiplayer è assente, ma, per come è stato implementato in Daggerdale, non si tratta di un elemento così determinante.