Skip to main content

Dying Light - prova

La mattina quello che sai è che dovrai correre.

Colonia - L'insperato successo di Dead Island ha spinto Techland a provare a sezionare il proprio gioco in modo da poterne sfruttare tutte le potenzialità, oltre che espanderne ulteriormente la portata. Così, dopo un seguito/spin-off e l'ingresso nel mondo dei MOBA, lo sviluppatore polacco sta provando a capire in che altro modo poter sfruttare una formula di gioco così apprezzata dal grande pubblico.

Sembrano essere consapevoli, infatti, di aver trovato l'alchimia di elementi giusta grazie alla quale soddisfare pienamente le voglie dei consumatori. Quindi, perché non provare a mescolare le carte in tavola in modo da creare un'esperienza completamente nuova, ma che comunque mantenga intatte tutte quelle caratteristiche che hanno decretato il successo di Dead Island?

Ecco dunque arrivare Dying Light, una nuova avventura in prima persona farcita di zombie e combattimenti all'arma bianca. Detta così potrebbe sembrare che gli sviluppatori polacchi abbiano copiato sé stessi, ma invece, dopo aver provato il gioco alla gamescom, possiamo affermare che sono stati bravi a trovare alcuni elementi distintivi in grado di far percepire immediatamente la differenza tra le due esperienze.

In Dying Light imparerete ad amare la luce del sole.

Quella più banale è che in Dying Light si corre più che combatte, soprattutto di notte quando le centinaia di zombie che infestano l'area di gioco si attivano e diventano incredibilmente aggressivi. Per questo motivo gli sviluppatori hanno pensato ad un sistema di controllo che consentirà ai giocatori di esibirsi in corse a perdifiato tra i tetti, recinzioni e veicoli.

"Più che combattere, in Dying Light si corre"

Il gameplay potrebbe ricordare quello del mai troppo lodato Mirror's Edge, per la sua capacità di unire un visuale in prima persona a salti ed arrampicate. Il tutto in maniera molto naturale, dato che le mosse più avanzate, come per esempio appendersi ad una sporgenza o scavalcare un oggetto, verranno eseguite automaticamente.

Questo vi consentirà di abbinare a salti e schivate alcune mosse fondamentali per sfuggire alle sgradite attenzioni dei non morti, come letali calci volanti, violenti fendenti o semplicemente il lancio di esche, capaci di distrarre per pochi secondi gli zombie.

In Dying Light i pericoli non arriveranno solo dai non morti.

Infine è bastato legare queste fughe a perdifiato al ciclo giorno/notte per rendere l'atmosfera ansiogena, dato che basterà scorgere il calare del sole per sentirsi vulnerabili ed esposti. Un meccanismo molto simile a quello di Minecraft, che spinge a cercare riparo il più presto possibile per paura dei mostri.

"Techland ha sviluppato un nuovo motore in grado di sfruttare pienamente la potenza di Xbox One, PS4 e PC"

Basta questo dettaglio per trasformare radicalmente una struttura molto semplice e divertente come quella di Dead Island in una sorta di corsa contro il tempo nella quale occorre portare a compimento le missioni prima del calare della sera, per poi cercare un riparo dove attendere il sole.

Senza questo elemento, infatti, i due giochi avrebbero una struttura piuttosto simile, dato che sono disegnati per consentire a gruppi di quattro giocatori di collaborare in una partita e perché il sistema di combattimento è sempre basato sulle armi bianche, da spaccare possibilmente sul cranio marcio dei non morti.

La missione che abbiamo portato a termine durante la fiera ci chiedeva infatti di attivare tre generatori elettrici disposti a breve distanza da una piccola base ancora nelle mani di esseri umani sani. Si trattava semplicemente di spostarsi dal punto A a quello B e successivamente al C cercando possibilmente di evitare ogni contatto coi mostri, comunque troppo lenti ed impacciati per rappresentare un vero pericolo.

"Il livello di dettaglio è apparso subito ottimo"

Almeno fino al tramonto quando i loro sensi e i loro movimenti si sono fatti improvvisamente più aggressivi e persino il cercare riparo sul tetto di un edificio non garantiva l'incolumità, dato che i non morti si dimostreranno capaci di scalare anche queste superfici. Non rimarrà dunque altro che correre a perdifiato, nella speranza di essere sufficientemente veloci da sfuggire all'orda.

L'altra enorme differenza con Dead Island è che Techland, per Dying Light ha sviluppato un nuovo motore grafico in grado di sfruttare pienamente tutta la potenza di Xbox One, PlayStation 4 e ovviamente PC.

Di notte preparatevi a correre, i nemici saranno molto più aggressivi.

Nonostante che il gioco distribuito da Warner Bros. sarà un open world free roaming, il livello di dettaglio è apparso subito ottimo, con un'ampia linea dell'orizzonte e tanti oggetti in movimento. Non poteva mancare anche un solido comparto luci, fondamentale per sottolineare il passaggio dal giorno alla notte e rendere ancora più adrenaliniche queste ultime sessioni.

Gli elementi per un nuovo successo da parte di Techland pare ci siano davvero tutti e contiamo dunque di sentir nuovamente parlare di Dying Light presto, nonostante l'uscita sia fissata per il 2014.