Dying Light: The Following - prova
I non-morti se ne vanno in campagna.
Dying Light si è rivelato un successo dalle proporzioni forse inattese per Techland. Lo studio polacco non si è però lasciato spiazzare e ha concentrato saggiamente i propri sforzi sulla sua creatura, restando molto vicina alla sua community e arrivando infine a concepire l'espansione The Following, add-on molto corposo per novità e dimensioni, che abbiamo recentemente avuto occasione di provare.
Dopo aver percorso i tetti di Harran in lungo e in largo, tornare nei panni di Kyle Crane per rimettersi a saltare nel panorama urbano non avrebbe sicuramente avuto lo stesso sapore. Techland ha quindi ideato una storia che porterà il nostro eroe al di fuori della città in quarantena e più precisamente nelle campagne circostanti la città, fatte di spazi aperti e insediamenti più isolati in un'area che promette di essere estesa quanto quella che abbiamo esplorato nel gioco principale.
È ancora presto per parlare di trama, ma dagli spezzoni visti finora sembra che il dramma dell'infezione andrà a mescolarsi con una certa dose di mistico e sovrannaturale... comunque sia, è ancora impossibile dire con certezza quanto questi elementi incideranno nel complesso. Fatto sta che ancora una volta starà a noi trovare il bandolo della matassa.
Le prime impressioni trasmesse da Dying Light: The Following sono positive. All'ovvia sensazione di familiarità che si prova nel lanciarsi in una corsa acrobatica tra i primi appigli, si affianca ben presto un nuovo sapore fatto di spazi aperti e maggiore libertà, che le peripezie vissute ad Harran ci avevano forse portato a desiderare d'istinto.
Techland sembra puntare parecchio su questi aspetti, e le prime fasi di gioco regalano un paio di panorami molto scenografici. I territori aperti di The Following brulicano delle solite orde di zombi, ma anche se il parkour sembra avere un ruolo ridotto rispetto al passato (almeno nelle fasi iniziali), qualche appiglio per portarsi al sicuro si trova spesso: una tubatura qui, una torre o un traliccio lì, e così via.
Non passa comunque molto prima di mettere le mani su una delle grosse novità del gioco, che già conoscerete se avete seguito l'evoluzione di The Following: parliamo ovviamente della buggy, il mezzo motorizzato che non solo rende gli spostamenti negli spazi aperti più comodi e veloci, ma permette di cimentarsi nello sterminio dei non-morti con tutt'altro stile.
Guidando e abbattendo zombi da dietro al volante, così come vincendo delle corse, si otterranno punti abilità in un nuovo ramo, quello legato appunto alle skill relative al mezzo, che permetterà di migliorarne manovrabilità e altri parametri. Il mezzo andrà comunque anche curato con le riparazioni necessarie, nonché mantenuto ben rifornita grazie al carburante recuperabile da alcuni mezzi abbandonati. Techland, comunque, ha precisato che in alcune aree il parkour resterà vitale alla sopravvivenza di Crane, per cui non ci sarà solo da guidare in The Following.
La buggy non è solo un comodo mezzo per coprire le distanze più lunghe restando relativamente al sicuro, ma una vera e propria arma mobile che potremo personalizzare sia nell'aspetto che negli armamenti, aggiungendo a piacimento gabbie elettriche per folgorare i non morti che tenteranno di aggrapparsi al mezzo, lanciafiamme e altre amenità... e ovviamente, come nel caso delle armi, le possibilità saranno limitate più che altro dalla disponibilità di pezzi per il crafting.
Le novità promesse dall'espansione che abbiamo avuto modo di saggiare non si fermano alla sola auto. Nella miriade di attività in cui sbizzarrirsi figura ora anche la distruzione di alcuni nidi sotterranei di creature volanti. Un piccolo dettaglio da tenere presente è che l'attività nemica in questi luoghi è più intensa di giorno, quando i mostri si riparano dalla luce del sole, quindi per entrare e debellare la minaccia rischiando di meno bisognerà comunque sorbirsi un viaggetto al buio tra i sempre pericolosi mostri notturni.
A corollario del tutto figurano nuove armi, potenziamenti, sfide, e in generale un ampliamento di tutti gli elementi che abbiamo imparato a conoscere in Dying Light. Molti elementi sembrano invariati, come i tipi di zombi di base: Harran o campagna, già dalle prime fasi vi imbatterete nel classico non-morto con la tuta hazmat o in quello massiccio con il martellone, ma in generale il cambio di scenario di The Following non sembra fine a se stesso e offre diversi spunti interessanti.
In tutto questo, non va dimenticato che stavolta il progresso di Crane dovrebbe avvenire in maniera meno lineare, e la sua quest principale procedere di pari passo con la conquista della fiducia dei locali tramite missioni e in generale favori da fare per vincere la diffidenza degli abitanti. Visto che la build preview concede un assaggio molto limitato proprio della storia, ci sarà da verificare a fondo la validità della trama e della sua minore linearità.
Quello che invece non abbiamo ancora avuto modo di provare affatto è la modalità co-op, che comunque Techland ha confermato per un massimo di 4 giocatori e che dovrebbe regalare qualche momento abbastanza intenso sulle buggy. Da questa gita nelle campagne di Harran siamo tornati comunque con sensazioni nel complesso positive: The Following sembra pensato per evitare il rischio noia che un semplice "more of the same" porterebbe, e i molti elementi familiari sembrano affiancati da novità ben studiate e da una nuova ambientazione in grado di portare nuove sfide.
In fase di recensione scopriremo se questa formula sarà in grado di reggere sul lungo termine, e non passerà molto prima di poter dare il giudizio definitivo: il lancio di Dying Light: The Following è infatti previsto per il 9 febbraio su PC, PS4 e Xbox One al prezzo di €14,99, che i possessori di Season Pass non dovranno sborsare.