E se Amazon non avesse comprato Twitch per i videogame? - editoriale
Analizziamo le implicazioni di una delle acquisizione più importanti dell'anno.
Non ci aspettavamo l'acquisto di Twitch da parte di Amazon e le segnalazioni, dopotutto, erano quasi definitive: Google avrebbe dovuto essere l'acquirente. Ma lunedì, tutto si è rovesciato.
I dirigenti di Twitch non stanno rispondendo alle domande sulla trattativa Twitch/Google, rifiutando perfino di confermare che le due compagnie abbiano comunicato (e secondo delle persone molto vicine all'azienda l'hanno fatto, anche se non sono mai andate avanti come le notizie ci hanno fatto credere).
Anche se Twitch non rivelerà mai esattamente quando ha cominciato a discutere di un'acquisizione da parte di Amazon, le due compagnie erano già state in contatto. "Ci siamo conosciuti in vari modi per molti anni", ha detto Matthew DiPietro, VP del Marketing, a GamesIndustry.biz. "Justin.tv è stata anche finalista nell'AWS (Amazon Web Services) Start-Up Challenge del 2007. Tra AWS, integrazione di Twitch negli apparecchi di Amazon e incontri con loro nelle varie conferenze videoludiche, questo è stato tutt'altro che un primo contatto. Abbiamo sempre avuto rispetto e ammirazione reciproci".
Per Amazon l'acquisto è l'ultima di una serie di mosse ad alto profilo nel mondo dei videogiochi. Oltre a un apparecchio per lo streaming di musica, film e televisione, la Fire TV recentemente lanciato è anche un sistema per giocare supportato da Electronic Arts, Ubisoft, Sega e Disney.
Il rivenditore ha poi costruito in silenzio il proprio studio di sviluppo. A febbraio Amazon ha acquisito Double Helix, i creatori di Killer Instinct per Xbox One e il classico Earthworm Jim. Allo stesso tempo ha anche assunto talenti di primo livello dell'industria, tra cui Kim Swift, designer di Portal, e Clint Hocking, direttore del progetto Far Cry 2.
La compagnia può anche contare su un massiccio sistema cloud che le permetterà di gestire facilmente il traffico richiesto da un servizio di streaming, e che apre anche alla possibilità di una piattaforma cloud come PlayStation Now. Con Twitch, la compagnia ha apparentemente acquisito un altro pezzo fondamentale.
"Ci adatteremo molto bene", dice DiPietro. "La maggior parte degli sviluppatori utilizza AWS per costruire la propria infrastruttura, in cui si è costantemente investito per migliorare l'esperienza per giocatori e sviluppatori. Ciò include lo sviluppo di nuovi giochi originali tramite Amazon Game Studios e la realizzazione di funzioni come Amazon Appstream e Amazon Cognito, per alleggerire ancora di più il peso dello sviluppo. Twitch è un altro passo di rilievo in questa direzione per Amazon. In altre parole, aiuteremo a completare un puzzle che vede già molti tasselli al loro posto".
La domanda è: Amazon sa cosa fare con questo puzzle? L'industria videoludica si sta attualmente muovendo in una mezza dozzina di direzioni, e sembra che Amazon stia tentando di entrare a far parte di tutte (anche nei mercati PC e console, per i quali non ha realizzato alcun gioco, è un distributore di rilievo sia per i giochi in formato fisico che per quelli in digitale).
A suo merito, Amazon si affida fortemente agli esperti piuttosto che agli istinti dei propri dirigenti. Emmett Shear, CEO di Twitch, resterà con la compagnia dopo l'acquisizione, e tutti gli impiegati avranno la possibilità di fare lo stesso. Amazon, dice DiPietro, aiuterà semplicemente Twitch a far crescere la propria utenza e ad accelerare le iniziative future, lasciandola operare essenzialmente come ha fatto finora. "La nostra cultura e leadership resteranno le stesse, quindi rimarremo concentrati nell'ascoltare la nostra community e nel creare gli strumenti e le funzioni di cui sono appassionati".
Amazon sta facendo le cose con calma nel campo dei videogiochi, deviando sapientemente le domande sui suoi piani a lungo termine mentre continua a finalizzarli. L'aggiunta di Twitch potrebbe, in effetti, dare ad Amazon ancora più tempo per posizionarsi e determinare la giusta strategia per procedere nel mondo del gaming. Ma c'è anche un'altra possibilità: l'acquisto di Twitch potrebbe avere molto poco, o addirittura nulla a che fare con le ambizioni a lungo termine di Amazon nell'ambito dei videogiochi.
Il Wall Street Journal ha riportato la scorsa settimana la costruzione da parte di Amazon di una rete pubblicitaria in grado di rivaleggiare con quella di Google. Ciò si aggiungerebbe all'infrastruttura pubblicitaria già esistente: eMarket, una società di ricerca esterna, ha stimato che Amazon venderà pubblicità per 1 miliardo di dollari nel 2014, e questo prima che Twitch entrasse a far parte dell'equazione.
Twitch giunge con 55 milioni di utenti unici (dato registrato a luglio), con una media di 106 minuti quotidiani visti dai visitatori per oltre 15 miliardi di minuti totali. Ora pensate agli introiti pubblicitari che questo genere di traffico può generare: sbalorditivi.
L'interesse di Google in Twitch ha poco a che fare coi videogiochi e più con un incremento che il servizio potrebbe dare alle sue pubblicità nei video. Se il Journal è corretto sui piani di Amazon di voler competere con Adwords, e non c'è motivo per pensare che non lo sia, le intenzioni dei due giganti potrebbero essere le stesse.
Traduzione a cura di Emiliano Baglioni.