Skip to main content

Battlefield: Hardline, la guerra non si combatte solo tra soldati - prova

Una svolta criminale per la saga di EA.

Los Angeles - Mentre scriviamo questo articolo molti di voi staranno già scaricando la beta di Battlefield: Hardline, nuova incarnazione della celebre saga bellica Electronic Arts pesantemente modificata dall'intervento di Visceral Games.

L'annuncio fatto all'E3 durante la conferenza Electronic Arts non ha colto nessuno di sorpresa, visto che il filmato del gioco era già apparso in rete alcuni giorni fa con uno dei tanti leak che hanno caratterizzato (più o meno intenzionalmente) la settimana antecedente l'inizio della fiera.

A conferenza finita abbiamo avuto modo di fare alcune partite con la beta del, in modo da farci un'idea del tipo di esperienza a cui EA e Visceral Games stanno lavorando da diversi mesi a questa parte.

Per chi non avesse ancora avuto modo di vedere Hardline in azione basti sapere che si tratta di una versione molto diversa del classico Battlefield, in cui i campi di battaglia sono stati rimpiazzati da ambientazioni cittadine e le fazioni in lotta da rapinatori e poliziotti.

I mezzi giocano un ruolo del tutto differente in virtù delle possibilità offerte dagli inseguimenti.

Sotto molti punti di vista sembra di trovarsi di fronte a un bizzarro incrocio tra Battlefield 4, Kane & Linch e Payday, cocktail che francamente potrebbe anche funzionare.

"Poche modifiche sono riuscite a cambiare l'esperienza globale"

La versione da noi testata era quella PlayStation 4, che mostrava un motore di gioco in tutto e per tutto identico a quello già visto in Battlefield 4. Dettagli tecnici a parte, però, siamo rimasti sorpresi da come poche modifiche siano riuscite a cambiare l'esperienza globale rispetto a quella del gioco di guerra EA.

Le nostre partite sono state tutte giocate nella mappa chiamata High Tension, ambientata al centro di Los Angeles e caratterizzata dalla presenza di numerosi veicoli e degli immancabili elementi interattivi utili a rendere l'esperienza più complete e soddisfacente.

La mappa permetteva di spostarsi agevolmente tra il dedalo di strade tra i vari edifici e all'interno degli stessi, fino a raggiungere i piani più alti dei grattacieli.

Ancora nulla sulla campagna single player, ma la direzione di Visceral Games lascia ben sperare.

A seconda della modalità di gioco era necessario impostare strategie differenti, utili a portare a termine nel miglior modo possibile gli obiettivi previsti. Giocando la modalità chiamata Heist la fazione dei rapinatori doveva assicurarsi di raccogliere il bottino a dispetto della resistenza serrata delle forze dell'ordine, per poi raggiungere la via di fuga e allontanarsi dalla zona calda.

"Le ambientazioni interattive assumono un'importanza ancora maggiore in questa nuova incarnazione"

Quello che sulla carta appare decisamente semplice in Battlefield: Hardline è ben più complesso, complice la densità di avversari in un'ambientazione tutto sommato non troppo vasta.

Il fatto di doversi concentrare su un unico obiettivo rende la vita davvero difficile ai rapinatori, costringendo a puntare sul gioco di squadra e a coordinarsi come nei migliori film d'azione.

Non giocando con compagni di squadra affidabili non abbiamo avuto modo di pianificare il colpo come avremmo voluto, ritrovandoci troppo spesso a mangiare la polvere e a ripartire dal nostro punto di respawn.

Per le partite occasionali questo Hardline sembrerebbe più caotico di Battlefield 4, complice la dimensione ridotta delle mappe e le regole delle modalità presentate. Oltre a Heist la build presenta in fiera conteneva anche la modalità Blood Money, dove entrambe le fazioni dovevano partire dal proprio punto di respawn, raggiungere il luogo in cui era conservato il denaro, raccogliere quantità più o meno generose di banconote e riportarle alla base.

"L'unico obiettivo costringe i rapinatori a coordinarsi come nei migliori film d'azione"

Questa modalità non ci ha fatto impazzire, visto che la presenza di un obiettivo comune per entrambe le squadre appiattiva l'esperienza concentrando gran parte dell'azione nella zona centrale della mappa.

Il fatto che le basi delle due fazioni fossero troppo ravvicinate, poi, non migliorava le cose. Nonostante la possibilità di distruggere molti elementi delle ambientazioni (caratteristica tipica del Frostbite 3), inoltre, il gameplay di Hardline sembra più vicino a quello tipico di Call of Duty.

Le ambientazioni interattive, tuttavia, assumono un'importanza ancora maggiore in questa nuova incarnazione di Battlefield, visto che non solo possono essere sfruttate per eliminare agevolmente eventuali nemici, ma anche per aprire nuove strade verso la tanto desiderata via di fuga.

Le azioni coordinate sono spettacolari come nei migliori film d'azione.

Anche i vari mezzi presenti nella mappa svolgono un ruolo diverso rispetto a quanto accade in Battlefield 4. In Hardline, infatti, i ladri possono approfittare delle auto, delle moto o dei mezzi pesanti per creare vere e proprie strategie utili a favorire la fuga, preparando blocchi stradali o dando del filo da torcere agli elicotteri della polizia.

Nelle ambientazioni urbane di Hardline, inoltre, le agili moto potrebbero rivelarsi particolarmente utili per mettere in scena spettacolari inseguimenti degni dei migliori film d'azione hollywoodiani.

Il fatto che alla guida del progetto ci sia un team talentuoso come Visceral Games, che ha sempre dimostrato di avere ottime capacità narrative, fa ben sperare per la spesso trascurata Campagna single player.

Sarà possibile vivere la storia sia dagli occhi dei criminali che da quelli dei poliziotti? Ci saranno legami e punti di contatto tra le due fazioni? Per avere una risposta a queste domande non resta che aspettare. Nei prossimi giorni cercheremo di raccogliere più informazioni. Continuate a seguirci!