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Far Cry 4, guerra sui picchi dell'Himalaya - prova

Dalla tuta alare all'elefante, il passo è breve.

Los Angeles - Quando nel 2012 Dan Hay salì sul palco della conference di Ubisoft per presentare Far Cry 3, si trovò di fronte a un compito tutt'altro che facile. Perché Far Cry 2, il primo capitolo della serie sotto la gestione di Ubisoft, fu tutt'altro che un successo. E perché il suo gioco, che sarebbe uscito di lì a pochi mesi, sembrava solo che l'ennesima dimostrazione tecnica di un engine capace di gestire grandi spazi aperti e poco altro. Per non parlare delle numerose incertezze tecniche che ne piagavano il codice fino a pochissimo tempo prima della sua uscita.

Poi però furono in molti quelli che dovettero ricredersi, compreso il sottoscritto. Merito di un cattivo davvero azzeccato come Vaas Montenegro, di una trama interessante incentrata sulla trasformazione del protagonista Jason Brody da semplice turista in macchina da guerra e, in generale, di un gameplay così accattivante che a oggi la versione Xbox 360 di Far Cry 3 s'attesta sulla media del 91 su Metacritic.

Non stupisce allora che quest'anno l'annuncio di Far Cry 4 abbia avuto tutt'altro sapore, col primo trailer capace di andare anche oltre le aspettative mediatiche di Ubisoft grazie a una sterile polemica sulla sessualità del cattivo di quest'anno, Pagan Min.

Il dettaglio è notevole, ma le immagini non rendono giustizia alla fluidità che lo accompagna.

Ma Far Cry 4 è anche altro, ad esempio una nuova ambientazione dal sapore himalayano di nome Kyrat, che permetterà uno sviluppo molto più verticale del gameplay, laddove l'episodio precedente tendeva a essere più piatto. Un cambiamento che ha reso necessaria l'introduzione del rampino, col quale scalare velocemente i dislivelli per poi magari attaccare i nemici dall'alto.

"La nuova ambientazione permetterà uno sviluppo molto più verticale del gameplay"

La novità più consistente, almeno stando alla demo che abbiamo potuto provare in una sala dell'hotel The Standard in un evento stampa tenutosi la scorsa notte, è però la possibilità d'assaltare gli avamposti nemici anche in sella a un... elefante.

La presenza di questi pachidermi rappresenta infatti un'interessante novità per la serie, visto che possono essere cavalcati permettendoci di travolgere i nemici che ci si parino dinanzi e di abbattere molti degli ostacoli che incontreremo.

Diversamente potremo terrorizzare i pachidermi, magari sparandogli un razzo a breve distanza e trasformarli in delle furie che distruggeranno tutto e tutti. Anche noi dovremo stare attenti a non trovarci nella loro traiettoria, pena una dipartita prematura di Ajay Ghale, il protagonista di questa edizione, dal suo piano esistenziale.

La grafica sembra finalmente un passo in avanti rispetto ai primi titoli per piattaforme next-gen.

La nostra demo è consistita in una missione d'assalto all'avamposto nemico, che oltre che in sella a un elefante poteva essere affrontata anche in maniera stealth o, in modo molto più plateale, arrivando a bordo di un piccolo elicottero pilotabile con una sola mano, lasciando l'altra libera per sparare ai nemici.

"Potremo assaltare gli avamposti nemici anche in sella a un... elefante"

Inutile dire però che così facendo s'attira da subito l'attenzione delle milizie di Pagan Min, da combattere col solito arsenale di tutto rispetto nel quale brillava una balestra capace di sparare colpi a ripetizione.

Queste sono state le novità più rilevanti che abbiamo potuto osservare a livello di gameplay. Per il resto il gioco offre una grafica ancora più d'impatto della precedente iterazione, merito di una next-gen che finalmente sta sfoderando gli artigli.

Particolarmente apprezzate sono state la profondità di campo, i colori vividi, la vastità (e la bellezza) degli scenari proposti e, in una fiera in cui molti dei titoli mostrati hanno evidenziato problemi di frame rate, anche la fluidità dell'azione.

Creare un cattivo ai livelli di Vaas è difficile, ma l'esordio di Pagan Min lascia ben sperare.

Il tutto non su PC ma su una PlayStation 4, il che dovrebbe scongiurare le polemiche sul downgrade grafico subito da Watch Dogs dal momento della sua presentazione alla release.

Il Far Cry 4 che abbiamo provato, salvo clamorosi imprevisti è quello che vedremo sui nostri schermi e non vediamo l'ora che arrivi il 20 novembre per poter volare con la nostra tuta alare tra le gole dell'Himalaya.