Homefront: The Revolution, la resistenza è cominciata - preview
Ogni mezzo è lecito per raggiungere l'obiettivo.
Abbiamo carpito durante l'E3 una lettera che la Resistenza di Los Angeles inviava ai loro compagni di stanza a Philadelphia.
"Le difese saranno alte, controllate, impenetrabili. Soldati sono di ronda sulla mura, due mezzi corazzati proteggono l'ingresso della zona. Col vostro telefono segnalerete agli altri, nascosti nei dintorni, tra le macerie fumanti di una Philadelphia conquistata e domata dalle truppe nordcoreane, i diversi obiettivi.
Nonostante la disparità numerica, nonostante la superiorità di addestramento ed equipaggiamento degli invasori, i ribelli devono agire. La resistenza deve crescere, far capire alla popolazione che alzare la testa è possibile, che non tutto è perduto e l'unico modo per farlo è attaccare a testa bassa il nemico, farlo sanguinare, spaventare, arretrare.
Solo in questo modo la gente si unirà alla vostra causa, imbraccerà le armi, vi fornirà la protezione e le risorse fondamentali per combattere, rimpiazzare i morti e armare i vivi. La rivoluzione va accesa, alimentata ispirata. Per questo motivo andranno fatte azioni dimostrative, attacchi repentini, talvolta subdoli, ma diretti ad un obiettivo specifico. Colpirlo forte, duro e poi fuggire, prima di finire nelle mani dei nemici, mani che hanno dimostrato di non essere amichevoli, di saperci piegare anche quando eravamo in piene forze.
Hanno spezzato in un attimo le difese degli USA e hanno piazzato la capitale a Philadelphia, la città della libertà, il simbolo dell'indipendenza, dove nel 1776 si firmò il documento che sancì la nascita degli Stati Uniti d'America. Ma da qui partirà la riscossa.
Frugando nello zaino troverete quel che vi servirà per la missione: una macchina radiocomandata, una videocamera, un po' di scotch e tanto e tanto esplosivo. Assemblate queste cose insieme, dovrete attendere una pattuglia che rientra dopo la ronda, sfruttare il rumore e l'ingombro del cingolato per non far vedere alle guardie il vostro modellino. Bypassando in questo modo i controlli.
Una volta all'interno della zona gialla dovrete individuare il vostro obiettivo, avvicinarvi lentamente con l'esplosivo e BOOOM, l'attacco può cominciare. Da quel momento avrete solo pochi secondi per colpire i soldati tramortiti dal fuoco e dall'esplosione. Dovrete colpirli tutti insieme, per non dare loro punti di riferimento. Sparate, spostatevi, sparate ancora. Fatene fuori il più possibile, avrete circa trenta secondi, poi una granata per coprire le vostre tracce e correte a perdifiato, senza girarvi, verso il primo rifugio disponibile.
Philadelphia è attraversata in lungo e in largo da queste gallerie scavate dalla Resistenza e dai contrabbandieri, che vi consentiranno di spostarvi liberamente per la città, lontani dagli occhi indiscreti delle guardie e delle pattuglie. Grazie a loro potrete sparire velocemente dalla zona d'attacco e andare a leccare le vostre ferite alla base.
Come dicevamo, missione dopo missione, attacco dopo attacco la Resistenza guadagnerà progressivamente terreno ed adepti. Lentamente il germe della libertà si potrà espandere nelle altre zone della città inizialmente a lei precluse, fino ad arrivare ad insidiare le zone rosse, ovvero dove sono insidiati i diversi gerarchi della KPA.
Nelle zone verdi potrete girare liberamente, senza interruzioni e pericoli. Dovrete stare attenti solamente alle pattuglie avversarie che saltuariamente si faranno vedere anche da quelle parti. I nordcoreani sono troppo pochi per poter controllare tutto il territorio capillarmente e per questo manderanno in giro delle ronde armate piuttosto prevedibili, ma assolutamente pericolose.
Attenzione a non farvi coinvolgere negli scontri, perché esse saranno particolarmente agguerrite se sapranno che state cooperando con altri tre amici per la distruzione del regime.
Nonostante questo la battaglia sarà disperata e occorrerà usare tutti gli strumenti leciti e meno leciti della guerriglia. Dovrete essere disposti a sacrificare i vostri uomini, persino i vostri figli per colpire il nemico. Utilizzare kamikaze è un gesto folle, estremo, ma necessario per combattere la follia e la violenza dell'oppressione. E per ognuno della resistenza che cadrà, dovranno cadere almeno il doppio di coreani, ma soprattutto dovranno unirsi sotto la vostra bandiera decine di cittadini.
Manca ancora tanto, però, all'inizio della controffensiva, diversi mesi nei quali, si spera, i dettagli dell'operazione saranno maggiori, così come le cose saranno più fluide, qualunque sia la piattaforma che deciderete di utilizzare come base per la Resistenza.
Le premesse però sono buone, così come l'atmosfera che si respira per le strade della città. Speriamo solo che questa volta non si risolva tutto in poche ore, destinando inevitabilmente l'Homefront all'oblio.
Hasta la victoria, siempre.”
Homefront: The Revolution arriverà nel corso del 2015 su PC, Xbox One e PS4.