E3 2016: la rivoluzione di Microsoft - editoriale
Due nuove console, la definitiva integrazione con Windows 10 e una valanga di giochi: in poche parole, la tempesta perfetta.
L'E3 2016 verrà ricordato come il momento in cui Microsoft ha cambiato passo. Chi già la dava per perdente, incapace di ripetere il successo ottenuto durante la scorsa gen con Xbox 360 e addirittura pronta ad uscire dal settore gaming, oggi deve necessariamente ricredersi: Microsoft c'è ancora, ed è intenzionata a recuperare tutto il terreno perduto con il disastro sfiorato di Xbox One.
Tutto ciò è emerso con enorme chiarezza nel corso della conferenza pre-show: in circa un'ora e mezza di presenza sul palco, Phil Spencer e soci hanno mostrato praticamente tutto quello che serviva per dire chiaramente al pubblico dei gamer: vogliamo riconquistarvi, e per farlo abbiamo in mente grandi cose.
La prima novità è stata mostrata subito, in avvio di conferenza (anche perché i leak l'avevano abbondantemente anticipata): ad agosto troveremo nei negozi Xbox One S, la nuova versione "slim" dell'attuale console, più piccola del 40%, con l'alimentatore integrato e la capacità di riprodurre contenuti video e Blu-ray alla risoluzione 4K. Il tutto al prezzo ridotto di 299 dollari. Zero menzioni a Kinect, nessun riferimento alle funzionalità TV: tutto ciò fa parte del passato di Xbox, una piattaforma che oggi è più focalizzata che mai ed ha un'incredibile voglia di guardare al futuro.
La notizia più grande, però, è arrivata in chiusura di evento. Nel corso di un paio di minuti che possiamo tranquillamente definire "epici", abbiamo assistito a una serie di dichiarazioni su quanto sia importante perseguire l'innovazione e rilanciare la sfida tecnologica, che hanno creato il giusto climax per quello che in effetti è stato un annuncio-bomba: la nuova console di Microsoft di cui si era vociferato nelle scorse settimane, per ora denominata "Project Scorpio", esiste veramente ed è già in lavorazione. Uscirà per la fine del 2017, sarà pronta per il gaming in 4K e avrà una potenza di circa 6 Teraflop: paragonabile a quella espressa da un attuale PC di fascia medio-alta (e superiore a quella di PS4 Neo, che dovrebbe fermarsi a circa 4,2 TF).
La cosa ancora più interessante è che Phil Spencer ha descritto la nuova macchina usando l'espressione "gaming beyond generations" (gaming al di là delle generazioni) e affermando che Scorpio sarà una piattaforma in totale continuità con Xbox One: la retro-compatibilità tra le due macchine sarà totale e "nessuno verrà lasciato indietro", al punto di poter impiegare gli stessi giochi e persino gli stessi accessori su entrambe. Anche in questo caso, dunque, si andrà a sfumare totalmente il concetto di "generazione" hardware (finora sempre religiosamente osservato dai produttori di console), creando un ecosistema molto simile a quello offerto dai PC, perennemente back&forward-compatible.
Per ora non sappiamo molto altro di Project Scorpio, e senz'altro i primi dettagli concreti non arriveranno ancora per diversi mesi, ma è chiaro a tutti che con questo annuncio Microsoft ha voluto fare uno sgambetto a Sony e al suo aggiornamento hardware mid-gen. Il concetto è: non siete gli unici ad aver pensato in anticipo al futuro, e dati alla mano il nostro prossimo hardware sarà più potente del vostro, invertendo l'attuale situazione (e rimediando ad un errore che in questi anni ci ha causato tanti problemi e anche qualche imbarazzo).
Il cambio di passo di Microsoft, però, si è notato anche su un altro fronte. Una delle frasi più ribadite in assoluto nel corso della conferenza 2016 è stata "Xbox One and Windows 10 exclusive". La stragrande maggioranza dei titoli first party presentati all'evento, infatti, arriverà in contemporanea su Xbox e PC, due sistemi ormai perfettamente convergenti. Addirittura, comprando un gioco sull'una lo si otterrà gratuitamente ed automaticamente anche sull'altro, con tanto di salvataggi condivisi e cross-play online per unificare del tutto le due utenze: un concetto riassunto dalla definizione ufficiale "Xbox Play Anywhere".
La strategia è chiara: Microsoft intende superare le divisioni basate sull'hardware, cancellare le differenze tra PC e console e creare un'unica piattaforma, che si chiama semplicemente Windows 10 e costituisce la comunità di gamer hardcore più grande al mondo. Una strategia indubbiamente innovativa e, per certi versi, coraggiosa. "Regalando" tutte le sue esclusive al PC, l'Xbox perderà qualche vendita e forse persino la sua identità? È possibile, ma la posta in gioco è tale da motivare la presa di rischio. (Adesso, però, è il caso di cominciare a fare davvero sul serio con le Universal Windows App e con i giochi first-party su Windows 10, che finora non sono stati affatto un esempio di buona esecuzione.)
Infine, Spencer ha portato sul palco una grande quantità di giochi esclusivi, tutti molto interessanti e per la maggior parte in uscita entro fine anno. Gears of War 4, la nuova season di Killer Instinct, Forza Horizon 3, Recore, Scalebound, Sea of Thieves, State of Decay 2, Halo Wars 2... quella dell'E3 2016 è stata indubbiamente una line-up fortissima per il marchio Xbox e per il suo nuovo alter-ego PC.
La scritta sul muro dice che Xbox One non è e probabilmente non sarà mai la regina di questa gen, ma ha ancora un grosso bagaglio di titoli da offrire ed emozioni da regalare, per traghettarci verso un 2017 in cui Microsoft tornerà a fare veramente sul serio, gettandosi alle spalle i brutti ricordi di una console nata male (sotto la guida di una dirigenza avventata e fallimentare) e tornando a regalare ai gamer la "console più potente mai creata": parole che indubbiamente fanno correre un brivido sulla schiena a tutti quei fan di Xbox 360 che si sono sentiti traditi e abbandonati da Microsoft nel corso di questa generazione.
Spenti i riflettori dell'E3 e svanito l'effetto "wow" degli annunci, è indubbio che in casa Microsoft ci sarà da rimboccarsi le maniche e lavorare molto sodo per trasformare in realtà tutte le promesse fatte oggi. Se però Spencer e soci riusciranno nell'impresa, il futuro mondo dei videogiochi potrebbe essere molto diverso da come lo avevamo immaginato finora, con un marchio Xbox sicuramente più forte e centrale.