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E3 2016: vincitori e vinti - editoriale

Allo show di quest'anno abbiamo visto la maturità dell'attuale generazione di console, oppure l'inizio della sua fine?

Anno dopo anno si continua a mettere sempre più in discussione la sostenibilità economica e il senso stesso di un evento gigantesco e centralizzato come l'E3. Eppure quest'edizione 2016 è stata ancora una volta ricca di novità ed emozioni, probabilmente una delle migliori degli ultimi anni.

Le aspettative del pre-partita erano piuttosto alte e ognuno dei tre principali produttori di console si presentava all'evento con una missione ben chiara. Sony doveva ribadire la sua posizione di controllo dell'attuale generazione, scaldare il pubblico sul tema della VR (visto l'imminente lancio del suo visore PlayStation VR) e soprattutto gestire in maniera saggia ed elegante la questione "PS4 Neo", destinata a rappresentare il classico elefante nella stanza.

Microsoft, dal canto suo, doveva spianare la strada per il rilancio della sua Xbox One (eterna inseguitrice di questa generazione) e, al tempo stesso, chiarire a tutti le idee sul rapporto sempre più "incestuoso" tra Xbox e il PC Windows.

Può bastare un solo gioco per convincere all'E3? A quanto pare sì, se si chiama Zelda.

Il compito più ingrato di tutti è toccato però a Nintendo, che si è presentata all'E3 2016 più per dovere che per piacere: non potendo (per scelta strategica) parlare di NX, e visto il supporto sempre più evanescente per il fallimentare Wii U, Miyamoto e soci sono stati sostanzialmente costretti ad incentrare l'intera presenza allo show su di un unico titolo: il prossimo Zelda.

Viste le condizioni di partenza radicalmente diverse, ora che l'evento ha chiuso i battenti, è singolare ritrovarsi a commentare l'esito forse più imprevedibile: all'E3 2016 sembrano infatti aver "vinto" tutti. Vale la pena cominciare proprio da Nintendo, che quest'anno, vista la difficilissima situazione, è sostanzialmente riuscita a parare un rigore al 90° e a buttare la palla in calcio d'angolo.

La presentazione di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha rappresentato l'unico "piatto forte" dello show (accompagnato da un contorno di Pokémon) e... incredibilmente è bastata. Il nuovo Zelda ha emozionato e convinto, dimostrando che Nintendo forse è davvero pronta ad evolversi, abbandonando i vecchi stilemi che hanno fatto la sua fortuna ma che rischiavano anche di trasformarla in un'azienda vecchia e stagnante. Alla fine della fiera (letteralmente) Zelda: BoW è stato di gran lunga il gioco più condiviso sui social, a dimostrazione di uno straordinario interesse e coinvolgimento da parte del pubblico.

Ovviamente ne è stata mostrata soltanto la versione Wii U ma sappiamo tutti che il gioco uscirà anche su NX e rappresenterà probabilmente uno dei migliori titoli di lancio nella storia delle console. La speranza è che ciò aiuti la nuova macchina di Nintendo a partire alla grande... in attesa di scoprire come sarà il suo hardware, a quale pubblico sarà indirizzato e se farà o meno leva su nuove "trovate" come il Wiimote o il GamePad.

La line-up di Sony all'E3 2016 è stata una delle più esplosive di sempre.

L'E3 di Sony è stato, come si poteva immaginare, molto più facile. Nel corso di una presentazione tanto focalizzata quanto breve (appena un'ora), la casa della PlayStation si è "limitata" a mostrare una grande quantità di bellissimi giochi: il nuovo God of War, ad esempio, è straordinario dal punto di vista estetico, sembra aver fortemente rinnovato il suo gameplay (con un'impostazione più narrativa, in stile The Last of US) e sicuramente è risultato tra i giochi più apprezzati in assoluto della fiera.

Horizon: Zero Dawn ha di nuovo affascinato con un'estesa e bellissima demo di gameplay, così come ha fatto anche il nuovo gioco di Quantic Dream, l'evocativo Detroit: Become Human. L'annuncio della data d'uscita di The Last Guardian (finalmente!) e la presenza sul palco di Hideo Kojima per presentare il suo nuovo gioco, intitolato Death Stranding, sono stati la ciliegina sulla torta di una conferenza che sicuramente ha proposto alcuni dei migliori contenuti dell'E3 2016.

A livello strategico il "buco" lasciato da PS4 Neo si è fatto sentire ma a tapparlo parzialmente c'è stata la massiccia presenza di PlayStation VR, su cui Sony ha definitivamente dimostrato di voler puntare molto in futuro, con una serie di titoli di alto profilo e un prezzo di 399$ che, pur non essendo esattamente "popolare", rappresenta comunque il punto di accesso più abbordabile al futuro mondo della Realtà Virtuale. Quella con Oculus Rift e HTC Vive sarà sicuramente una battaglia tutta da guardare.

Microsoft si affacciava all'E3 con un ruolo molto più delicato di quello di Sony, eppure la sua presenza allo show è stata comunque massiccia e molto ben indirizzata. Phil Spencer ha portato alla fiera una line-up forse non paragonabile a quella espressa da Sony, ma composta comunque da titoli di grande interesse e qualità (Gears of War 4, Forza Horizon 3, Recore, Scalebound, Sea of Thieves...).

Microsoft definisce Scorpio 'la console più potente mai creata'. Basterà per riportare Xbox al successo?

L'aspetto più interessante dell'E3 firmato Microsoft è stato però l'ampia anticipazione su quello che sarà il futuro della piattaforma Xbox. Ormai anche i più scettici hanno capito con estrema chiarezza che esso passerà per l'integrazione a tutti i livelli con i PC Windows 10, tramite l'iniziativa "Xbox Play Anywhere", che sostanzialmente metterà in condivisione la libreria di esclusive tra Xbox e PC, con formula di cross-buy, cross-play e compatibilità estesa anche ai salvataggi.

In sostanza Microsoft sta tentando di trasformare il PC Windows 10 in un'Xbox, e forse in una certa misura anche il contrario: l'altra chiave di volta della sua strategia è infatti rappresentata dal futuro lancio di Project Scorpio, la nuova e più potente console, che dovrebbe andarsi ad affiancare ad Xbox One normale e al nuovo modello "S", configurando a tutti gli effetti una piattaforma basata su più hardware differenti che offrono un'esperienza simile, ma con livelli di performance diversi a seconda del budget investito (esattamente come avviene su PC). Si tratta di una strategia molto interessante e ambiziosa, dai risvolti fortemente innovativi.

L'E3 2016, dunque, è sicuramente stato uno dei più interessanti e ricchi di novità degli ultimi anni. La tentazione è quella di dire che, ancora una volta, hanno semplicemente "vinto" i gamer: la quantità e qualità di titoli mostrati ha infatti confermato la sensazione che questa gen di console abbia finalmente raggiunto la definitiva maturità: i tempi in cui si potevano accusare le attuali console di proporre esperienze troppo simili a quelle viste su PS3 e Xbox 360 sono sembrano essere giunti al termine (almeno dal punto di vista grafico).

Ironicamente, però, l'E3 della definitiva affermazione di questa generazione di console corrisponde anche all'E3 in cui abbiamo cominciato a intravederne la fine. Tutti e tre i produttori hanno infatti messo in cantiere e presentato, più o meno esplicitamente, gli hardware che a breve arriveranno a soppiantare quelli attuali, oppure ad "affiancarvisi" con l'inevitabile risultato di renderli comunque vecchi e meno attraenti.

PlayStation 'Neo', Xbox 'Scorpio', Nintendo 'NX'... le nuove console sono dietro l'angolo, pronte a mettere in crisi il concetto di 'generazione' come l'abbiamo conosciuto finora.

PlayStation "Neo" e Xbox "Scorpio" sembrano due facce della stessa medaglia: entrambe basate sulla medesima piattaforma delle macchine attuali ma dotate di una maggiore potenza hardware, per dare al mondo console quel "refresh" a mezza generazione di cui si cominciava a sentire il bisogno, almeno dal punto di vista delle risorse e delle performance. NX, in uscita a marzo, avrà invece l'ingrato compito di accompagnare gentilmente alla porta il Wii U e forse ambirà a sostituire contemporaneamente anche il 3DS, annullando la distinzione tra console domestica e portatile.

Comunque la si voglia vedere, è chiaro che le attuali console escono dall'E3 2016 sia vincenti che paradossalmente sconfitte, e in un certo senso pronte al pre-pensionamento. È forse il preludio di un futuro in cui il concetto stesso di "console" e "generazione", tradizionalmente intesi, saranno destinati a mutare e sfumare fino a diventare irriconoscibili?