E3 2017: Crackdown 3 - prova
La distruzione è di gruppo.
Dopo tanta attesa Crackdown è pronto per tornare sulle nostre Xbox. Lo fa con un episodio dalla nascita un po' travagliata, che per lungo tempo ha rischiato di finire tra Scalebound e Fable Legends, ma che alla fine è riuscito a terminare il suo processo di sviluppo. Anzi, gli è stato dato l'onere e l'onore di essere il "gioco di lancio" di Xbox One X, il nuovo capitolo del brand di Microsoft in uscita il prossimo 7 di novembre.
Un peso non da ridere, dato che assieme a Forza Motorsport 7, l'ultima fatica di Sumo Digital e Reagent Games dovrà convincere milioni di giocatori a compiere il passo verso la nuova piattaforma. Il tutto senza lasciarsi indietro l'utenza fidelizzata, che su Xbox One standard e PC sta attendendo da anni il ritorno dei superagenti, e senza disattendere le tante promesse fatte in passato. A cominciare dalla distruttibilità.
Apparentemente, infatti, Crackdown 3 sta per arrivare nei negozi senza una delle feature più chiacchierate, la distruzione globale, che avrebbe dovuto poggiare sulla potenza del cloud per gestire tanto ben di Dio. La demo mostrata e provata a Los Angeles, infatti, non mostrava traccia di questa caratteristica, relegando il gioco ad un "classico" action in terza persona con protagonisti agenti dotati di superpoteri.
Il paragone più immediato che viene in mente è quello con i giochi di Volition, a partire dagli ultimi Saints Row fino ad arrivare ad Agents of Mayhem: tanto divertimento, confusione e azione, ma in una città assolutamente indifferente alle esplosioni, non importa quanto grandi esse siano.
Anche così Crackdown sembra piuttosto divertente, grazie ai tanti poteri e alle armi strampalate che sarà possibile utilizzare per scatenare caos, come un fucile in grado di aprire un buco nero nel quale risucchiare tutti i nemici, o potenti lanciagranate. Non mancherà la possibilità di arrampicarsi anche sui grattacieli più elevati, per dominare la città dall'alto, raccogliere i tanti collezionabili ben nascosti e infine piombare a spronbattuto sui malcapitati criminali. Il sistema di controllo è reattivo e preciso, le diverse bocche da fuoco sembrano possedere un'anima ben definita e globalmente Crackdown sembra decisamente più pulito e rifinito di quanto non siano i giochi pubblicati da Deep Silver.
La formula utilizzata da Sumo Digital è la medesima vista nel primo capitolo della serie, molto solida e divertente, solo che sembra aver perso un po' di quella freschezza che caratterizzava il debutto su Xbox 360, soprattutto perché negli anni è stata già sfruttata altre volte con successo. La marcia in più sarebbe dovuta arrivare dalla distruttibilità, ma secondo gli sviluppatori non funzionava pienamente durante la partita in single player e andava ad impattare negativamente sul gameplay. Per questo motivo l'hanno eliminata.
Dove il potere del cloud tornerà a farsi sentire sarà durante la cooperativa a quattro giocatori. Una volta online sarà possibile sfruttare la fisica di Crackdown 3 come arma, abbattendo edifici e macchine in modo creativo, anche per fare in modo che il crollo serva per far fuori i nemici.
Non avendo, però, potuto provare questa caratteristica ci esentiamo dal commentare la sua efficacia e la sua spettacolarità, per rinviare un commento a quando potremo provare queste novità in maniera più approfondita. Allo stato dei fatti attuale, Crackdown 3 è un prodotto solido e divertente, ma forse senza il brio che ci si aspetta da un'esclusiva di questo peso e così attesa. Il gioco sarà disponibile in tutto il mondo dal 7 novembre come titolo Xbox Play Anywhere. In altre parole, con un unico acquisto potrete giocarlo sulla nuova Xbox One X, ma anche su Xbox One Standard e PC dotati di Windows 10.