E3 2017: Sony è sempre più sicura di sé - editoriale
Esclusive a valanga, ma poche sorprese e novità.
Per Sony, l'E3 2017 è stato un appuntamento "di transizione". Dopo aver lanciato, lo scorso anno, due hardware come PS4 Pro e PS VR (tanto importanti a livello strategico quanto rischiosi e sperimentali), la casa della PlayStation si è presentata allo show di quest'anno con una conferenza insolitamente breve e diretta, ricca di qualità ma con poche novità vere.
Nei circa 60 minuti di show, Sony ha fatto tutto il possibile per ribadire con chiarezza un messaggio: l'abbondanza e la qualità del proprio output first-party, nonché l'eccellente lavoro di partnership con gli sviluppatori esterni, rendono ancora PlayStation la piattaforma leader in assoluto per quanto riguarda la presenza di esclusive Tripla-A.
Si tratta di un dato importante, perché questo è l'anno in cui PS4 perderà uno dei vantaggi strategici su cui finora si è costruito il suo successo: la superiorità tecnica. Se fino ad ora giocare i multipiatta su PS4 è stata una scelta scontata o quasi, l'arrivo di Xbox One X a breve ribalterà la situazione, rendendo ancora più importante la presenza di esclusive di pregio sulla piattaforma Sony.
E c'è da dire che i grandi titoli, nel prossimo paio d'anni, certamente non mancheranno: al di là delle espansioni a due apprezzati Tripla-A come Uncharted e Horizon, Sony ha mostrato nuovi spezzoni di gameplay di titoli attesissimi come Days Gone e soprattutto God of War (sicuramente tra i più d'impatto dello show), una convincente demo del prossimo capitolo di Spider-Man, un nuovo trailer di Detroit: Become Human e una carrellata di interessanti titoli per PS VR, a dimostrazione di come il supporto alla nuova piattaforma della Realtà Virtuale sia attivo e convinto.
Peccato per l'assenza, per altro annunciata, di un'altra esclusiva attesissima come Death Stranding (opera prima di Hideo Kojima dopo il divorzio da Konami), che ha lasciato il posto d'onore all'unica vera sorpresa dello show: l'annuncio di una versione rimasterizzata del vecchio e apprezzatissimo classico Shadow of the Colossus, affidato alle sapienti mani di Bluepoint Games.
Gli sviluppatori third party non sono mancati, con la presenza degli immancabili Call Of Duty WWII e Destiny 2, ma anche di una relativa sorpresa come Monster Hunter: World (che finalmente riporta la popolare serie di Capcom sulle console domestiche Sony) e persino dell'ennesima "nuova" versione di Skyrim, stavolta convertito per sfruttare PlayStation VR.
Giustamente assenti, invece, "pezzi grossi" come Assassin's Creed Origins e Anthem, opzionati da Microsoft per mettere nella miglior luce possibile l'annuncio di Xbox One X. A tale riguardo, sarà molto interessante scoprire se le versioni per la nuova console Microsoft offriranno un distacco qualitativo reale rispetto a PS4 Pro: il tema sarà indubbiamente materia di dettagliate analisi da parte del Digital Foundry.
Non c'è molto altro da dire su questa conferenza Sony, che per la semplicità dei suoi contenuti si sarebbe potuta svolgere con la formula streaming dei Nintendo Direct. Volendo riassumere, potremmo dire che, se anche negli anni in cui gioca relativamente "sulla difensiva" PS4 è in grado di portare all'E3 una line up come quella mostrata stanotte, non è un mistero il perché sia così saldamente in controllo di questa generazione, e Microsoft dovrà sfoderare ben più di una scheda grafica da 6 Teraflop se davvero vuole recuperare posizioni sul mercato.