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E3 2017: Vampyr - anteprima

Salvatore o carnefice?

Dopo Life is Strange, Dontnod Entertainment si è guadagnata un po' di credito da parte dell'industria e dei videogiocatori, ora molto curiosi di scoprire e testare le novità che lo sviluppatore francese ha in serbo per il futuro. Oltre al seguito della toccante storia adolescenziale che li ha resi famosi in tutto il mondo, lo studio è ora al lavoro su di un ambizioso gioco di ruolo in terza persona chiamato Vampyr.

In esso saremo gettati nell'oscura Londra del 1800, nel bel mezzo di una tremenda epidemia di febbre gialla. Dietro le morti per malattia, però, si cela un pericolo ancora più grande, ovvero un'invasione di vampiri selvaggi e violenti chiamati Skal. Nei panni del dottore Jonathan Reid dovremo cercare di fermare questa duplice minaccia: di giorno come affermato medico impegnato a combattere la diffusione del morbo e a cercare un rimedio per il vampirismo, di notte come pericoloso nosferatu.

L'ambiguità del protagonista sarà una delle principali chiavi di lettura di un gioco che, nelle intenzioni degli sviluppatori, dovrebbe plasmarsi a seconda delle nostre decisioni. E la più importante sarà sempre se risparmiare la vita di una persona o berne il sangue per espandere esponenzialmente i propri poteri vampireschi e combattere più facilmente gli Skal.

Salvare vite o usarle per ottenere potere? Questa scelta sarà al centro di molte vostre decisioni.

A rendere più delicata la scelta concorreranno diversi elementi: da una parte il risparmiare tutti consentirà a noi di scoprire più segreti della Londra di Vampyr, e a Reid di convivere con una coscienza pulita oltre che di vedere la salute della città migliorare nel tempo. Assorbire i poteri di tutti i cittadini, invece, potrebbe precludere la risoluzione di alcune quest, oltre che gettare nel caos le parti della città più martoriate dalla nostra caccia, facendole diventare territorio degli Skal. Anche il portare la capitale britannica alla rovina è però per gli sviluppatori una valida opzione che ci farà raggiungere uno dei tanti finali previsti. In questo caso non aspettiamoci però un lieto fine.

A complicare ulteriormente le cose c'è la qualità del sangue delle persone. Una madre di famiglia compassionevole e generosa avrà un sangue molto più puro e potente del figlio dissoluto e vizioso. Anche la salute del distretto inciderà sulla qualità del sangue, spingendoci a pensare sempre due volte prima di tentare ogni mossa. Chi attaccare? Quando farlo? Che conseguenze avrà? Ogni cittadino, infatti, ha una sua storia e dei legami con il resto della città che, volendo, potranno essere approfonditi, in modo da avere per esempio più informazioni con le quali decidere se risparmiare o meno la loro vita.

Non mancheranno momenti di azione nei quali Reid dovrà combattere contro gli Skal o anche una setta di agguerriti cacciatori di vampiri che proverà in tutti i modi a mettergli i bastoni tra le ruote. In questi frangenti in gioco mostrerà un'anima action piuttosto interessante che, se applicata a dovere, potrebbe far fare a Vampyr un ulteriore balzo qualitativo.

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Potremo infatti specializzare Reid in diverse categorie rendendolo più efficace nel corpo a corpo o potenziando i suoi poteri vampireschi, grazie ai quali teletrasportarsi da un punto all'altro della mappa, diventare invisibili per alcuni secondi o prosciugare la vita del nemico con un semplice tocco della mano. A limitare l'uso e l'abuso di questi poteri saranno due barre, una dell'energia e una del sangue, che imporranno un utilizzo più moderato delle abilità.

Dal punto di vista tecnico Dontnod sembra aver fatto un bel lavoro, creando una città complessa, ricca di bivi e di segreti da scovare, con discreti effetti particellari e un buon character design. Nel complesso, però, il gioco non sembra possa avere grossi problemi a essere convertito su console, anche se non lo abbiamo potuto ancora vedere in azione su PS4 e Xbox One, nonostante uscirà su queste piattaforme tra pochi mesi in contemporanea col PC.

La qualità del sangue dipende anche dalla tempra delle vittime.

Il vero pericolo per Vampyr potrebbero essere le grandi ambizioni del suo sviluppatore. Dontnod ha voluto creare un'esperienza complessa, interconnessa, affascinante, nella quale ad ogni azione dovrebbe corrispondere ad una reazione, con una moltitudine di personaggi che sono in possesso di una storia e una personalità ben definita, in grado di renderli una pedina importante per lo scacchiere di gioco.

Se tutti i pezzi dovessero trovare la giusta collocazione, però, potremmo trovarci di fronte ad uno dei giochi più interessanti di tutto il 2017.

Vampyr arriverà su PC, Xbox One e PlayStation 4 il prossimo novembre.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Vampyr

PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch

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