E3 2018: Bethesda cala i suoi assi - editoriale
Una partenza a scoppio ritardato e pochi fuochi d'artificio.
Dopo il tifone Microsoft, che in 100 minuti ha condensato due anni di gaming di altissimo livello, la palla dell'hype è passata a Bethesda. Chi come il sottoscritto ha sofferto d'insonnia o è riuscito a rimanere sveglio la scorsa notte, ha potuto testimoniare il presente ma soprattutto il futuro di Bethesda. Un piccolo assaggio era stato già offerto dal buon Todd Howard sul palco della conferenza Xbox, ma la "ciccia" è arrivata solo a notte fonda. Due simpatiche host che sembravano uscite da una sit-com ci hanno permesso di ingannare l'attesa lanciando un paio di trailer. Un riempitivo in attesa dei grossi calibri. Un minuto di attesa e lo show ha avuto inizio. Buio in sala, volume al massimo e si va...
"This is Bethesda". Questo il titolo del video che in un minuto e mezzo ci ha raccontato la vita degli sviluppatori, dei designer e più in generale dello studio (o meglio, degli studi) che da decenni da vita ad alcuni dei migliori titoli del panorama videoludico. Sembrava la pubblicità di un'assicurazione sulla vita o di un'associazione benefica. Un inizio strano ma rilassante, seguito da uno show-reel che mostrava una panoramica di tutti i titoli Bethesda usciti negli ultimi due anni, da Doom a Dishonored.
Pete Hines - Global Senior Vice President della compagnia - ha fatto suo il palco annunciando (con un sorriso a 48 denti) tante novità. Dopo gli immancabili ringraziamenti ai 10 studios sparsi in tutto il mondo e lo snocciolamento dei risultati raggiunti è stato dato nuovamente spazio a Rage 2... con l'arrivo sul palco di una band a metà tra il metal e il folk. L'approccio iniziale scelto da Bethesda è stato quindi diametralmente opposto a quello Microsoft. Partenza tamarra e fracassona ma assolutamente nulla dal punto di vista degli annunci.
Tim Willits, game director di Id Software, ha sostituito i capelloni dalla schitarrata facile sul palco insieme al suo collega di Avalanche Studios per raccontare qualcosa in più del gioco ma il ritmo è rimasto comunque molto basso. Dopo un duetto a tratti quasi imbarazzante, Willits ha finalmente dato spazio al gameplay con una demo abbastanza corposa preceduta da un trailer che spiegava "perché la Terra era diventata per l'ennesima volta un deserto post-atomico". Si trattava di una versione pre-alpha ma già notevole dal punto di vista tecnico. L'open-world sembra vasto, vastissimo e pieno di roba da fare, guidare e distruggere.
Il gioco indubbiamente merita attenzione, nonostante il predecessore abbia ricevuto più critiche che elogi. Creste punk, umorismo, colori extra saturi, armi fuori di testa e un bel "peso" del gun-shooting sembrano ingredienti in grado di dare un sapore al piatto cucinato a quattro mani da Id e Avalanche. Uscita confermata per la prossima primavera.
The Elder Scrolls Legends ha impresso una frenata brusca al ritmo della conferenza. Nuove modalità, nuovi mondi, nuove opzioni e la conferma che il gioco arriverà anche su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One. Chi lo ha acquistato su un'altra piattaforma (PC o Mobile) avrà la possibilità di portare i progressi su console. Si è rimasto in tema Elder Scrolls con la nuova espansione Summerset del capitolo online e i due futuri DLC dedicati rispettivamente ai fan dei classici dungeon e a coloro che vorranno esplorare una zona di gioco completamente nuova.
Finalmente dopo una mezzora buona è arrivata la prima novità: Doom Eternal! Un nuovo capitolo dell'immortale saga che insieme a Wolfenstein ha dato vita al genere FPS. Il sosia di Marc Ruffalo ha confermato che si tratta di un vero e proprio sequel. Niente espansione, niente spin-off, è un fo***to seguito ufficiale "più grande, più sanguinoso e più cattivo". Purtroppo per saperne di più dovremo attendere il prossimo QuakeCon, durante il quale verrà mostrato il gameplay.
Tempo di un sospiro e un altro logo ben noto è apparso sullo schermo: Quake Champions. Parole, parole, parole da parte dell'host di turno che in mezzo a tanti sbrodolamenti ha infilato l'annuncio di una versione free-to-play, giocabile a partire da oggi fino al 17 Giugno. I tempi sono cambiati e non siamo sicuri che un gioco così classico possa trovare spazio nei gusti del pubblico odierno... a meno che non venga aggiunta una modalità Battle Royale, ormai immancabile.
Prey è stato protagonista della fetta di show successiva con l'annuncio di un aggiornamento gratuito rilasciato proprio in queste ore sui vari Store. Grazie ad esso potrete avere accesso a tre nuove modalità: Storia, Sopravvivenza e Nuova Partita +. Sulle note di You Spin Me Round dei Dead or Alive, gli sviluppatori di Arkane Studios hanno inoltre annunciato un nuovo DLC intitolato Mooncrash, che a partire da oggi ci getterà all'interno di una simulazione a loop nella quale dovremo affrontare una serie sempre più ampia e pressante di pericoli. Una sorta di modalità "arcade" che presenterà sfide diverse ad ogni partita.
Una nuova sfida multiplayer intitolata Typhoon Hunter verrà resa invece disponibile nel corso dell'estate e proporrà un gameplay in stile "hide and seek" (letteralmente "nascondino") con Morgan Yu contrapposto ai famigerati Mimic. Questa modalità supporterà anche i principali visori VR quindi preparatevi a qualche bel salto sulla sedia.
Wolfenstein II ha seguito il collega sci-fi sul palco. A parlarci del gioco e dell'imminente versione Switch sono arrivati i sosia di Tiziano Ferro e Jovanotti. Fortunatamente la chiacchierata è durata poco ed è stata seguita dalla presentazione di Wolfenstein II:Youngblood. Sarà un DLC molto particolare, che ci permetterà di affrontare una nuova avventura coop ambientata nella Parigi del 1980, 19 anni dopo gli eventi del gioco principale. Ne saranno protagoniste Jess e Soph, le figlie gemelle di Blazkowicz, che tra un nazista fatto a pezzi e l'altro ha anche trovato il tempo di riprodursi. Uscita prevista in una data ancora imprecisata del 2019. Anche il mondo di Wolfenstein II avrà la sua fetta VR rappresentata da Cyberpilot, un'esperienza che ci metterà nei panni di un hacker che dovrà aiutare la resistenza a prendere il controllo delle potenti macchine naziste.
Todd Howard ha nuovamente occupato lo spazio sotto i riflettori per presentare come si deve Fallout 76, non prima però di aver lanciato un bizzarro ma divertente trailer che ironizzava sull'uscita di Skyrim praticamente su qualsiasi dispositivo, frigoriferi compresi. Howard ha allora mostrato nuovamente il trailer già visto alla conferenza Microsoft. Abbiamo appreso che il Vault 76 fu uno dei primi ad essere aperto. La Virginia è il nuovo setting e l'estensione della mappa è quattro volte quella di Fallout 4, con ben 16 enormi regioni da visitare. Chi si aspettava uno stile di gioco diverso è rimasto probabilmente sorpreso nello scoprire che Fallout 76 non sarà un gestionale e neanche uno strategico, ma un RPG che strizza l'occhio agli FPS... interamente online. Howard ha tenuto a precisare che sarà comunque perfettamente giocabile anche in singolo, ma che in multiplayer i giocatori sperimenteranno un modo diverso di giocare Fallout.
Una generosa porzione di giocato ci ha permesso di capire che Fallout 76 vivrà di cooperazione tra i giocatori ma anche di PvP. Potremo andarcene in giro con una squadra formata da altri 3 giocatori ed esplorare la wasteland facendo a pezzi le molte creature mutanti che lo popolano. Anche il crafting avrà una notevole importanza. Potremo costruire le nostre basi, personalizzandole e fortificandole a piacimento. Non affezioniamoci troppo però perché un'altra sequenza di gioco ci ha mostrato che i nostri avamposti saranno soggetti alle attenzioni dei bestioni che pascolano nei dintorni. Dovremo difenderli e se necessario ricostruirli da zero. Howard ha rassicurato il pubblico sugli spalti e a casa sul fatto che il gioco ha tutta la loro attenzione, che ci sarà una Beta e che il prodotto finale girerà su server dedicati.
A sorpresa sono stati anche mostrati i contenuti della Collector's Edition del gioco, che avrà come punta di diamante un'elmetto indossabile con modulatore di voce. Lo vorremmo ora... ma fortunatamente dovremo attendere ancora poco. Fallout 76 uscirà il 14 novembre 2018. La famiglia del Vault si arricchisce proprio in queste ore di un altro componente, già anticipato nei scorsi giorni da vari rumor. Fallout Shelter è infatti già disponibile per il download gratuito su PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Tutto finito? No, si torna nel mondo di Elder Scrolls con un nuovo capitolo intitolato Blades. Sarà un RPG in prima persona e uscirà gratuitamente su una sterminata serie di dispositivi: smartphone, tablet, PC, console e anche VR. Il gameplay trailer ha messo in mostra una grafica di tutto rispetto anche su dispositivi mobile (che permetteranno il gioco sia con lo schermo orizzontale che verticale), ma il pubblico ha risposto all'annuncio con un atteggiamento piuttosto tiepido che ci sentiamo di condividere. Attendiamo di poterci mettere le mani sopra per poter dare un giudizio definitivo, nel frattempo potete già registrarvi sul sito ufficiale per poter essere tra i primi a mettere le mani su The Elder Scrolls Blades.
Howard ha chiuso il suo intervento con la presentazione di un nuovo franchise, il primo da 25 anni in casa Bethesda: Starfield. Si rumoreggiava sulla sua esistenza ormai da tempo, ora è arrivata la conferma ufficiale. Per ora sappiamo solo che avrà un'ambientazione spaziale e che arriverà "sugli hardware di prossima generazione"... una neanche troppo velata conferma del fatto che la compagnia ha già le mani sui nuovi hardware Sony e Microsoft.
Un'ultima bombetta è arrivata in chiusura. Abbiamo usato il diminutivo non per sminuire l'importanza del gioco ma per il fatto che si è trattato unicamente di un annuncio non accompagnato da immagini o trailer. In molti se lo aspettavano ed è stato confermato che i lavori su The Elder Scrolls VI sono iniziati ormai da tempo, ma per poterlo vedere e conoscere dovremo attendere ancora un bel po'.
Il ritmo della conferenza non è stato mostruoso. Riuscire a stare dietro allo show Microsoft sarebbe stata dura per chiunque, ma dobbiamo ammettere che ci saremmo aspettati qualcosa in più. Fallout 76, Rage 2 e il nuovo Doom hanno grandissime potenzialità, ma sinceramente per quest'ultimo ci saremmo aspettati una presentazione un po' più corposa e importante. Avremmo anche voluto una maggiore attenzione per Prey, gioco snobbato dai più che avrebbe meritato un'espansione single-player degna di questo nome, e magari l'annuncio di un nuovo Dishonored o di un DLC per The Evil Within 2. Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la conferenza Bethesda o possiamo metterla a fianco di quella Electronic Arts nel cassetto delle delusioni?