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E3 2018: Ghost of Tsushima - anteprima

Sangue, fango e acciaio.

Il vento soffia forte da un lato e spazza incessante un campo di fiori. Gli ultimi raggi di sole colorano tutto di oro e il silenzio domina incontrastato. All'orizzonte si accumulano delle nubi nere. I tuoni lontani ci dicono che sono cariche di pioggia. Il paesaggio è mozzafiato, quasi commovente. Ma tanta bellezza è interrotta da fuochi lontani e dai segnali di un'intensa, violenta battaglia.

La bella isola di Tsushima, infatti, è l'anticamera del ricco Giappone che le armate mongole vogliono conquistare attraverso un'invasione dalle proporzioni gargantuesche. Solo che le forze del Khan, nonostante il numero soverchiante, incontrano una strenua difesa da parte di alcuni samurai dei clan che bloccano l'invasione quel tanto che basta per farle andare incontro ad un terribile destino.

Nonostante sia frutto della fantasia dei Sucker Punch, infatti, Ghost of Tsushima prende spunto da fatti realmente accaduti per raccontare la storia di Jin Sakai, un samurai che deve a venire a patti con le sue tradizione pur di riuscire a fermare l'avanzata mongola. Un'avanzata che come sappiamo è stata meno gloriosa di quella verso occidente, principalmente grazie al Kamikaze.

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Una premessa interessante, un po' inusuale, soprattutto perchè a parlare di queste cose c'è un team americano e non uno giapponese. Però Sucker Punch, che ricordiamo per giochi come Infamous Second Son, sembra aver fatto bene i compiti e oltre ad aver studiato i paesaggi giapponesi deve essersi guardato migliaia di film, dai Sette Samurai in giù, studiando le musiche, le inquadrature e l'atmosfera. Il risultato per un occidentale è il giappone più vero di quanto sia mai stato fatto da un giapponese, forse proprio per questo concentrato di topoi. Ci sono i samurai, l'onore, le pagode, le battaglie a fil di spada e le sonorità classiche della Terra del Sol Levante.

Quello che stupisce è che questa cura nel dettaglio sia stata messa all'interno di un mondo aperto liberamente esplorabile e con elementi dinamici in continuo movimento. Non solo il tempo atmosferico dovrebbe cambiare, ma anche alcune dinamiche di gioco succederanno mentre il giocatore non sta guardando. L'esempio fatto è che sullo sfondo del duello tra Jin e una sua alleata si possono vedere i cavalieri mongoli arrivare perché sulle tracce del protagonista.

Ghost of Tsushima ha tutte le stigmate del gioco di ruolo di stampo action, con tanto di armi e armature intercambiabili e abilità equipaggiabili da Jin. Certo, la katana sarà sempre la sua arma principale, ma il protagonista durante il gioco imparerà a muoversi di soppiatto, tradendo un po' la sua natura di ninja, diventando il fantasma, un guerriero letale in grado di muoversi silenziosamente senza essere visto.

La combinazione tra questa abilità da ninja e quelle classiche da samurai crea un sistema di combattimento vario e spettacolare, nel quale potremo decidere se combattere in maniera diretta, sfruttando combo e abilità in grado di uccidere in un solo colpo, o se tentare un approccio più silenzioso, aggirando i nemici e colpendoli alle spalle. I confronti più importanti, però, saranno combattuti uomo contro uomo, spada contro spada, il scenari mozzafiato.

Il risultato è un gioco vasto e profondo, che sembra essersi ispirato da un The Witcher 3 nella costruzione della mappa, delle quest secondarie e dei combattimenti. Le differenze principali dovrebbero essere l'assoluta mancanza di elementi magici e fantastici in Ghost of Tsushima e il fatto che le missioni saranno lineari e non prevederanno diversi finali.

Senza arrivare alla spettacolarità di The Last of Us Part II, anche Ghost of Tsushima sembra essere un prodotto dalle potenzialità grafiche e artistiche notevoli. Le animazioni dei personaggi sono fluide e belle da vedere, i paesaggi mozzafiato e il livello di dettaglio davvero elevato. Per esempio camminando nelle pozzanghere ci si sporcherà di fango o combattendo di sangue. Il risultato, anche in questo caso, è un qualcosa di dinamico, vivo, viscerale, tanto da portare gli sviluppatori a dire che il gioco sarà basato sui due elementi sopracitati, il sangue e il fango, oltre che l'acciaio. Non abbiamo ancora una data per Ghost of Tsushima, l'unica cosa che sappiamo è che sarà un'esclusiva PlayStation 4.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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