E3 2018: Rage 2 - prova
Meno folle del previsto.
La comunicazione di Rage 2 è stata quasi tutta basata sul concetto di follia, di esser costantemente "over the top" con esplosioni, urla, salti. Il tutto colorato da tonalità fluo piuttosto accese, molto anni '80. La sinergia tra id Software, la software house che ha creato serie come Doom e Quake, e Avalanche Studios, i creatori di Just Cause e Mad Max, sembrava oltretutto andare in quella direzione. Entrambi gli studi, infatti, sono famosi per la loro capacità di rendere frenetici, spettacolari e tamarri i propri giochi. Un matrimonio perfetto sulla carta, dunque, ma dal quale è nato un figlio apparentemente meno spensierato dei genitori.
Sia chiaro, questo non è un male e soprattutto Bethesda potrebbe aver celato quegli aspetti del gioco, come la trama, i personaggi o alcune tipologie di missioni, che evidenziano anche la follia del progetto. La demo mostrata in fiera, invece, ci ha messo di fronte ad uno sparatutto spettacolare, violento e frenetico, ma al quale mancava la "locura", chi ha visto Boris capirà, che sembrava trasparire dai trailer di presentazione.
Rage 2 sarà ambientato circa 30 anni dopo il gioco originale. Il pianeta Terra è stato sconquassato da un enorme asteroide che ha messo in ginocchio la popolazione mondiale, costringendola a dover ripartire da zero. La lotta per la sopravvivenza è, ovviamente dura e cruenta e solo i più forti e spietati riescono a sopravvivere. Tra queste persone, ovviamente, ci saremo noi, il ranger Walker (no, il Texas non dovrebbe centrare nulla) che parte per un lungo viaggio nel tentativo di sopravvivere in questa terra inospitale.
Uno scenario simile a quello di Mad Max: Fury Road, in cui da un'ambientazione post-apocalittica spuntano alcuni elementi di modernità, come possenti veicoli da guidare all'interno della mappa a mondo aperto del gioco o rimasugli della vecchia tecnologia. Questi diventano presto preziosi depositi di sapere e ricchezza che non possono non scatenare la bramosa di tutti i gruppi armati della vicinanze.
In una di queste cattedrali dell'antico sapere è ambientata la demo mostrata all'E3 2018. Grazie ad essa abbiamo potuto cominciare a familiarizzare con il sistema di controllo del gioco, con le abilità del protagonista e il potente arsenale a sua disposizione. Perché è vero che manca l'umorismo, ma Bethesda non ha lesinato in spettacolarità e violenza. A parte le armi, un fucile automatico e un pompa, piuttosto standard, il buon ranger potrà contare su di una serie di poteri garantiti dai nanotriti, una tecnologia recuperata dai resti della procedente civiltà.
Questi speciali innesti gli consentono di sfruttare poteri davvero notevoli, come un breve scatto, un pestone e un pugno capace di generare un'ondata d'urto notevole. Utilizzare queste abilità, oltre che subire danni, mandarà il sistema di Walker in Overdrive. In questo stato il ranger comincerà a combinarne letteralmente di tutti i colori, causando un numero superiore di danni con le armi, recuperando la salute e persino potendo usare liberamente gli altri poteri. In poche parole diventeremo pressoché invincibili per qualche secondo, devastando tutto quello che ci circonderà e recuperando oltretutto della salute.
Sarà quindi fondamentale scatenare l'Overdrive nei momenti più opportuni in modo da poter sfruttare il suo potere per venire a capo di situazioni spinose, come lo scontro con i boss o quando saremo circondati da un numero molto ampio di nemici.
Grazie a queste capacità, la sensazione è quella di avere tra le mani uno shooter piuttosto dinamico, basato sulla capacità di evitare i colpi nemici e attaccare, piuttosto che sull'utilizzare le coperture. I livelli saranno ampi e articolati, sviluppati su più livelli e piuttosto belli da vedere, nonostante le interazioni con l'ambiente e la distruttibilità siano minime. L'intelligenza artificiale sembra buona, con nemici piuttosto aggressivi, anche se non particolarmente furbi, dato che non sono capaci di sentire che c'è stata una sparatoria nella stanza di fianco e si fanno cogliere spesso impreparati.
Nel complesso, però, le sensazioni sono state positive, grazie alla perizia con la quale id Software è in grado di creare sparatutto viscerali e frenetici. Ora è il turno di Avalanche, che deve mostrare il suo contribuito al progetto, sotto forma di un mondo vasto e liberamente esplorabile e un inconfondibile gusto per l'eccesso.
Di occasioni ce ne saranno diverse, dato che Rage 2 è previsto per i primi mesi del 2019. Quindi rimanete con noi per tutte le notizie e le informazioni sullo sparatutto di Bethesda.