E3 2018: Sony ruba la scena con le sue esclusive - editoriale
Finalmente abbiamo visto Death Stranding.
Il videogioco si fa su PlayStation. È questo il messaggio che Sony ha voluto lasciare trasparire durante la sua conferenza, probabilmente la più breve della sua storia all'E3. Compatta, concisa, limpida. Le esclusive di prime parti restano il faro che illumina il percorso videoludico di PlayStation, ma come ha già dimostrato in passato l'azienda giapponese sa tirare l'acqua al suo mulino anche quando vengono prese in considerazione le produzioni multipiattaforma.
Annunciare così Control, ciò che fino a ieri conoscevamo come "P7" di Remedy Entertainment (Max Payne, Alan Wake), ha infatto segnato indelebilmente una sorta di passaggio di testimone. Tanto Alan Wake quanto Quantum Break erano stati fortemente legati al marchio Xbox e sebbene l'opera sarà multipiattaforma, il collegamento con PlayStation 4 potrebbe affiancare Control sino alla sua uscita.
Lo stesso vale per Kingdom Hearts 3. Il gioco è stato presente sia alla conferenza di Microsoft sia a quella di Sony. Quest'ultima ha però saputo aggiungere il suo tocco: l'esperienza completa della serie - contenete anche Kingdom Hearts 1.5 HD Remix, 2.5 HD Remix e 2.8 Final Chapter Prologue - sarà soltanto su PS4. Per una serie che percorre sedici anni di storia (è nata nel 2002) proporre un simile pacchetto significa radunare su PlayStation 4 tutti i possibili curiosi che si sono persi quanto venuto prima. Un bel colpo, insomma, per uno dei giochi più attesi degli ultimi anni.
Anche mostrare il rifacimento di Resident Evil 2 per la prima volta in forma ufficiale con un trailer che mischia gameplay e scene d'intermezzo ha strizzato l'occhio a tutti gli appassionati che sono cresciuti con la serie sulle console Sony, sebbene la produzione di Capcom arriverà tanto su Xbox One quanto su PC.
Come detto, però, sono le prime parti che hanno sempre rappresentato il fiore all'occhiello di Sony. Poco di nuovo sotto l'orizzonte a onor del vero: Nioh 2 di Team Ninja e Trover Saves the Universe, dal co-creatore di Rick and Morty, Justin Roiland, sono i due principali giochi che arriveranno in esclusiva su PlayStation 4 e che non conoscevamo prima della conferenza.
Esclusive PlayStation 4 che perlopiù non arriveranno quest'anno. Days Gone, assente alla conferenza, è previsto il 22 febbraio. The Last of Us: Part II resta ancora privo di una data d'uscita a circa due anni dalla sua presentazione (aspettiamoci qualche novità in tal senso fra Paris Games Week e PlayStation Experience). Stesso discorso per Ghost of Tsushima, interessante avventura di Sucker Punch ambientata nel XIII secolo durante l'invasione mongola dell'isola di Tsushima, che si preannuncia come un ulteriore tassello nel mosaico di esperienze mature pensato per PlayStation 4.
Death Stranding sta finalmente assumendo le sembianze di un videogioco, dopo due anni di trailer misteriosi e indizi vaghi sulla sua natura. Non siamo affatto rimasti senza domande: a dire la verità, quali siano le meccaniche di gioco è ancora poco chiaro né tanto meno sappiamo quando arriverà sul mercato. Hideo Kojima si sta certamente prendendo il suo tempo, ma chissà che, anche in questo caso, entro la fine dell'anno non potremmo saperne di più.
Unica esclusiva PlayStation 4 alla conferenza E3 pronta per i prossimi mesi è stata Spider-Man di Insomniac Games, che arriverà il 7 settembre. Un capitolo che segue la scia dei Batman: Arkham di Rocksteady Studios per dare all'Uomo Ragno una dignitosissima trasposizione videoludica originale. Sony conosce bene l'importanza di avere qualcosa di totalmente proprio in arrivo, motivo per cui ha delegato a Spider-Man il compito di chiudere la conferenza, anche se forse con qualche rammarico per una sorpresa finale che non è arrivata.
Il videogioco si fa su PlayStation. Questo voleva essere il messaggio e a conti fatti la conferenza Sony è stata organizzata bene, come al solito, garantendo un impatto interessante sulla mente dei videogiocatori appassionati: zero chiacchiere aziendali e tanta sostanza, anche quando non è farina del suo sacco, come nei casi di Kingdom Hearts 3, Control e Resident Evil 2.
L'azienda sembra aver identificato un tipo specifico di esperienze che gli utenti si aspettano da lei e non è difficile notare un filo comune fra produzioni come The Last of Us, God of War, Days Gone, Ghost of Tsushima, Uncharted: giochi destinati a un pubblico adulto, con una narrazione ritmata e interpretata da personaggi in situazioni spesso estreme e uno stile di gioco lento, ma costante.
Sony ha giocato d'astuzia: sta stravincendo la generazione e i suoi titoli hanno un richiamo più forte che mai. Ed è difficile credere che ciò cambierà tanto presto.