E3 2019: Per fortuna che c'è Nintendo - editoriale
Molte conferme, la sorpresa del nuovo Breath of the Wild. Sopratutto, tanti giochi.
In un E3 2019 che per ritmi e annunci è figlio dell'avvicinamento a una nuova generazione di console, Nintendo ha dimostrato che Switch, invece, percorre su un binario totalmente diverso. Il suo Direct, appena 45 minuti, è stato denso di giochi che arriveranno in esclusiva per Switch. Che a meno di due anni e mezzo dal debutto ha ancora un ciclo vitale vispo e attivo, mentre Sony e Microsoft stanno dimostrando di essere già con il pensiero a PlayStation 5 e Xbox Scarlett. Con annunci ritmati e proposte che arriveranno solo su Switch. Una su tutte: un sequel per The Legend of Zelda: Breath of the Wild, uno dei videogiochi più apprezzati degli ultimi anni.
Una notizia che, a conti fatti, non dovrebbe sorprendere, sebbene rappresenti una bella ventata di aria fresca in un E3 altrimenti molto prevedibile. Ma prima che Nintendo desse tale conferma, la casa giapponese aveva praticamente segnato almeno un gioco in esclusiva per Switch per ogni mese che ci separa dalla fine dell'anno. Super Mario Maker 2, Marvel Ultimate Alliance 3: Black Order, Astral Chain, The Legend of Zelda: Link's Awakening, Luigi's Mansion 3 (ancora privo di una data di uscita precisa), Panzer Dragoon, Fire Emblem: Three Houses, Daemon X Machina. Oltre ovviamente a Pokémon Spada e Scudo, previsti il 15 novembre, e con le trasposizioni di The Witcher 3, Resident Evil 5 e 6 che arriveranno su Switch presto.
Un catalogo ricco, capace di soddisfare palati di ogni tipo. O almeno, questa è l'intenzione di Nintendo. Nel tentare un pubblico più avvezzo al genere "adulto", ci prova con giochi che devono essere fortemente ridimensionati dal punto di vista tecnico: come un mondo della portata di The Witcher 3 possa infilarsi nell'hardware di Switch, staremo a vedere. La promessa, in ogni caso, è di poter non solo dare adito agli appassionati di Nintendo - che, siamo onesti, l'azienda può vincere senza molti sforzi- di trovare in Switch una piattaforma versatile, ma anche di staccare di dosso dalla console l'idea di un prodotto destinato principalmente a un pubblico giovanissimo.
Una missione che, di fatto, Nintendo deve sopportare da sempre. Altrettanto veniva detto per Wii U, Wii e GameCube. Oggi ci prova sia con giochi "tutti suoi", come Astral Chain o Daemon X Machina, sia con le produzioni di terze parti. Soprattutto Bethesda, tramite i prossimi Doom Eternal e Wolfenstein: Youngblood, sta dimostrando una certa attenzione alla macchina da gioco di Nintendo. Ma anche Capcom, che dopo aver trasposto Resident Evil 4, continua la sua opera.
Un 2019 molto ghiotto per Switch, che anticiperà alcuni ritorni eccellenti nel 2020, come Animal Crossing: New Horizons e No More Heroes 3. E se pensiamo che Nintendo ha lasciato fuori dai giochi il nuovo Metroid Prime e Bayonetta 3, possiamo constatare che Switch sta giustificando sempre di più l'investimento hardware dei suoi affezionati e gode di ottima salute.