Wolfenstein
Ritorno al castello.
“Tutti odiano i Nazisti e questo rende la loro eliminazione ancora più divertente”, ha dichiarato Peter Sokal, Community Manager di id Software...e come dargli torto? In fin dei conti sin da quando, nel 1992, Wolfenstein 3D prese di mira il Führer, la Seconda Guerra Mondiale è diventata il tema principale di moltissimi FPS. In questo senso il nuovo Wolfenstein non si discosterà da quella che ormai potremmo definire una tradizione, mettendoci ancora una volta contro le truppe del Reich in un’avventura che si prospetta tanto intensa quanto terrificante.
Nel gioco vestiremo nuovamente i panni di B.J. Blazkowicz, il celebre protagonista del primo capitolo del franchise, intenzionato a porre fine, una volta per tutte, alla minaccia nazista. Come di consueto, la trama che farà da sfondo alle vicende narrate sarà a metà tra la storia, la fantascienza e l’horror, proiettandoci in situazioni a dir poco surreali, dove le nostre abilità belliche saranno messe a dura prova. In questo caso tutto ruoterà intorno ai poteri del Black Sun, una fonte di energia soprannaturale che, “casualmente” finirà proprio nelle mani del nostro alterego.
A detta degli sviluppatori il nuovo Wolfenstein proporrà diverse innovazioni, rimanendo però fedele alle proprie origini al fine di conservare tutte quelle features che, in passato, hanno permesso al franchise di guadagnarsi una così vasta schiera di appassionati. Proprio per questo motivo, al fine di differenziare il proprio prodotto dalla miriade di altri FPS presenti e futuri, gli sviluppatori punteranno tutto sull'imprevedibilità e sull'intensità dell'azione, e la chiave di ciò sarà il Veil, una dimensione parallela (da cui sarà possibile entrare e uscire liberamente), dove Blazkowicz potrà scatenare una serie di poteri a dir poco incredibili.
Potremo ad esempio rallentare il flusso temporale per avvicinarci indisturbati a una torretta, evidenziare i nemici nell’oscurità, vedere attraverso le pareti o addirittura (come conseguenza diretta di quest’ultimo potere) sparare attraverso le superfici per sorprendere un soldato nemico ancor prima che possa localizzarci. Come se questo non fosse già abbastanza, ogni skill potrà inoltre essere potenziata per sbloccare ulteriori funzionalità o semplicemente per incrementare l’efficacia complessiva degli attacchi (ad esempio, per quanto riguarda la capacità di sparare attraverso i muri, gli upgrade andranno ad aumentare la potenza dei colpi, dandoci l’opportunità di attraversare superfici sempre più spesse e massicce).
Per combattere i nostri avversari avremo inoltre a disposizione una vasta gamma di armi (convenzionali e non tra cui spicca il cannone particellare) che, così come i poteri del Veil, potranno essere potenziate e rese ancor più letali. A tutto questo si aggiungerà poi un particolare scudo che (attraverso i giusti potenziamenti) non solo ci permetterà di difenderci dal fuoco nemico, ma potrà anche essere usato come arma per rispedire i proiettili ai relativi “mittenti” (trapassandogli la giugulare con precisione chirurgica) o per caricare un gruppo di nemici sbattendoli contro le superfici circostanti.
Nonostante le ottime premesse Wolfenstein non avrà certo vita facile; in un periodo in cui si susseguono sul mercato ottimi FPS, l’ultima fatica di Raven Software dovrà infatti dimostrare di avere ben più di un celebre passato dalla sua parte, facendo leva su quelle che sembrano features originali ed estremamente coinvolgenti. Le premesse sembrano ottime, ma si sa, nel campo dei videogames è sempre meglio conservare un po’ di sana scaramanzia. Teniamo le dita incrociate.