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EA Sports Active

Una palestra in casa.

I video dimostrativi sono ben realizzati e semplici da seguire; se dovesse quindi capitarvi di sbagliare qualcosa, potrete ritornare facilmente al video per controllare nuovamente la sua giusta esecuzione. Il tutto con la semplice pressione di un tasto. Che cosa volete di più?

Durante gli esercizi, Active svolge inoltre un ottimo lavoro nel controllare il rendimento dei giocatori, segnalando anche eventuali errori con discreta precisione. Il tutto è ovviamente limitato alla misurazione dei movimenti di una o due mani e di una gamba, ma a meno che non cerchiate di fregare il vostro allenatore virtuale di proposito, tutto funziona alla grande (con poche, rare eccezioni).

Un altro problema è legato al cordino tra il nunchuk e il Wiimote, visto che sembra raggiungere la sua massima estensione con troppa facilità (a meno che non abbiate le braccia uguali a quelle di un T-Rex). In molti casi potreste infatti non riuscire a concentrarvi adeguatamente sugli esercizi per paura che il cordino si rompa.

Active propone anche un buon numero di minigiochi volti a spezzare un po’ il ritmo dell’allenamento più tradizionale. Sono presenti diverse tipologie di gioco dedicate a sport famosi come tennis, baseball, basket e boxe (quest’ultima è decisamente più divertente visto che ha come obiettivo quello di colpire specifici bersagli, prima di poter passare al sacco per una frenetica scazzottata) che susciteranno sicuramente l’interesse di molti giocatori.

Da quest'immagine sembra che la ragazza si stia divertendo, ma l'estensore elastico venduto insieme al gioco non è purtroppo di grande qualità.

Come detto inizialmente è possibile godere di tutte le funzionalità di Active anche senza l’ausilio di una balance board, ma se doveste averne una nascosta da qualche parte, potrete utilizzarla per sfruttare particolari features di specifici esercizi (come nel caso del tennis, dove, alternando le gambe sulla pedana, è possibile aggiungere gli allunghi alle normali dinamiche di allenamento).

Vale inoltre la pena di sottolineare che, volendo, è possibile allenarsi in compagnia di un amico, anche se per ottenere il massimo da questo tipo di esperienza, è necessario acquistare un altro estensore e un’altra fascia. A voi la scelta.

Oltre alla Sfida dei 30 Giorni vi sono una vasta gamma di allenamenti pre-impostati (di durata, tipologia e intensità variabile) a cui si aggiunge la possibilità di crearne di personalizzati selezionando liberamente il numero di esercizi desiderati. Pur essendoci un buon numero di esercizi, è comunque un peccato che non vi sia l’opportunità di scaricare nuovi piani di allenamento e sebbene sia prevedibile che EA riempia presto il mercato con svariati spin-off stand alone, la presenza di aggiornamenti più modesti sarebbe stata indubbiamente gradita.

Dopo aver creato un profilo e scelto il vostro piatto e banale avatar, vi sarà dato un diario che registrerà automaticamente il vostro regime fisico, fornendovi poi dei semplici grafici per analizzare il vostro rendimento. Qui, oltre ad aggiungere altre attività fisiche da voi praticate (come nuoto, yoga ecc.), potrete riempire un semplice sondaggio sulla vostra vita quotidiana rispondendo a domande come "quanti pasti avete mangiato", "quanta acqua avete bevuto" o "quanto siete stressati" ricevendo poi qualche banale suggerimento come “dormite qualche ora in più”.

A questo punto alcuni di voi potrebbero essere impegnati a porsi domande come “dovrei comprarlo anche se possiedo già Wii Fit?” o “dovrei comprarlo al posto di Wii Fit?”. La risposta dipende esclusivamente dalla vostra voglia di impegnarvi, ma foste troppo pigri o tirchi per iscrivervi ad una palestra, Active si rivelerà senz’altro la vostra migliore alternativa.

In definitiva pur essendoci i presupposti per una certa ottimizzazione e un generale ampliamento del concept, Active si dimostra indubbiamente il miglior titolo della categoria. Una volta iniziato faticherete a smettere.

8 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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