EA Sports F1 2022 Provato: un nuovo sguardo al simulatore di F1 targato Electronic Arts
Abbiamo provato cinque circuiti, trovando alcune novità ma anche qualche dispiacere.
Qualche giorno fa vi avevamo introdotto al nuovo F1 2022 testando esclusivamente il circuito di Miami, una prova che si è svolta in contemporanea col weekend appena conclusosi del campionato mondiale che ha visto Vestrappen trionfare davanti alle due rosse grazie ad un'ottima gestione gomme da parte del team austriaco.
Nonostante le premesse, dopo una qualifica elettrizzante la rinata Scuderia di Maranello adesso deve fare i conti con una mancanza di velocità che l’ha costretta ad arrendersi alla grinta del pilota olandese della Red Bull. Nasce quindi il sentimento di sovvertire le sorti della gara per gli appassionati, che però dovranno attendere il 1 luglio per poter mettere mano alla versione definitiva di EA Sports F1 2022.
Un piccolo assaggio durante questa attesa possiamo però offrirvelo noi, espandendo le considerazioni riportate dopo aver provato il nuovo F1 su 5 circuiti in cui abbiamo messo alla prova le novità che Codemasters ha introdotto nella sua prossima fatica. Dobbiamo però fare da subito una precisazione: la versione su cui abbiamo macinato chilometri in questi giorni era davvero ridotta all’osso, senza quindi costituire l'edizione finale del gioco.
In questa demo non ci è stato concesso nessun sguardo ravvicinato alla campagna principale, che quest'anno sarà l'unica opzione a giocatore singolo dato l'annuncio dell'assenza di Breakpoint che tornerà solamente nel 2023. Analogo discorso si applica alla campagna classica, sia singolo giocatore che co-op, avendo a disposizione solo la possibilità di creare weekend di gara a Miami, Imola, Texas, Austria e Silverstone, giocabili solo in Grand Prix e Time Trial.
Nonostante i pochi tracciati e l’assenza di qualsiasi modalità, è stato comunque possibile testare alcune delle novità più importanti che EA Sports F1 2022 ha deciso di introdurre come ad esempio le Sprint Race. E quale circuito migliore se non Imola per inaugurarle? Esattamente come prevede il regolamento ufficiale, in tre circuiti, di cui appunto quello nostrano, il weekend di gara vedrà meno sessioni di prove libere per dare spazio ad una gara lunga solo 100km che definisce le posizioni in griglia per il gran premio della domenica.
Sotto questo aspetto possiamo dire che Codemasters si è mossa bene, rispettando in pieno lo spirito di questa formula senza cambiarne alcun aspetto, e sebbene spesso nella realtà le Sprint Race riescano a far innervosire gli appassionati, nella controparte videoludica riescono invece a catturare e regalare emozioni.
Le novità si estendono anche alla Safety Car grazie al Broadcast style, un dispiegamento in salsa cinematografica ammirabile con diverse inquadrature dinamiche per tutta la durata di quest’ultima. Lo stesso approccio viene usato per il giro di formazione, dove si ha il pieno controllo della monoposto fino al posizionamento in griglia. Il tutto è reso in modo ancora più suggestivo grazie all’arrivo della compatibilità con il VR per i visori Valve Index, Oculus Quest 2 + Link Cable, Oculus Rift S, HTC Vive, HTC Vive Cosmos, ma di questo, a causa della versione ridotta a nostra disposizione, parleremo più approfonditamente in fase di recensione.
Un’ultima nota di merito va ai pit stop: il tempo della sosta in questo capitolo cambierà in base ai nostri riflessi nel premere un tasto col giusto tempismo in fase di avvicinamento al box. Questo piccolo Quick Time Event determinerà la durata della sosta: riuscendo a cliccare il tasto corrispondente al momento giusto è possibile trarre un vantaggio di tempo, altrimenti sbagliando il tempismo la nostra vettura sarà posizionata male davanti ai meccanici, che impiegheranno più tempo nella sostituzione gomme.
Introdurre l’errore “umano” come succede nelle vere gare è sicuramente un dettaglio che può far piacere ai fan che vogliano immergersi completamente nel clima della F1 ma affidare tale evento ad una pressione di un bottone non è probabilmente il miglior modo per implementare tale caratteristica.
Arriva anche il momento di fare una considerazione molto importante inerente alle splendide vetture riproposte in questo capitolo. Il campionato mondiale di F1 che sta andando in scena è uno dei più eccitanti e divertenti da anni a questa parte grazie soprattutto al cambio delle regole che hanno rivoluzionato anche il concetto di auto. Lo sviluppo è iniziato più di due anni fa e ciò ha dato modo agli ingegneri di dar sfoggio della loro bravura e prendersi anche qualche rischio per poter plasmare la monoposto della nuova era.
I risultati sono stati sorprendenti già dalle presentazioni e hanno centrato il punto di andare oltre il dominio di un costruttore come Mercedes che sta trovando ora pane per i suoi denti contro Ferrari e Alfa Romeo in splendida forma. Quello che vogliamo dire è che ogni scuderia ha lavorato duramente per creare una vettura speciale ed unica, ed il sogno dei giocatori è di poter salire a bordo e ammirarle sfrecciare comodamente seduti alla propria postazione.
Codemasters spezza però il nostro cuore di appassionati riproponendo fedelmente le livree e gli sponsor ma non i telai veri e propri, mostrandoci sin dall’avvio 10 auto identiche senza alcuna particolarità che le differenzi, se non il colore. È un dispiacere dover rinunciare all’unicità delle monoposto reali e il modello proposto è quello “ideato” da FIA in sede di annuncio del nuovo regolamento. Mai come quest’anno le monoposto sono differenti l’una dall’altra e non poter vedere la sinuosa Ferrari o l’affascinante Red Bull è davvero un peccato.
Tale scelta però è giustificabile dai tempi di sviluppo di EA Sports F1 2022, che non potevano di certo attendere il reveal di ogni costruttore per poi mettersi al lavoro sul nuovo titolo con poco meno di 6 mesi di tempo per rispettare la consueta data di uscita estiva. La nostra speranza rimane quella di vedere un aggiornamento futuro in grado di avvicinare la controparte videoludica a quella reale, per quanto riguarda l’estetica delle monoposto.
Rimanendo nell’ambito della fedeltà, la possibilità di scegliere dal menu principale tra prestazioni simulative e bilanciate dei team ci aveva illuso in merito a una rinnovata IA, meno caotica e più calzante alla realtà. Purtroppo non è stato così per l’AI Adaptive e nel primo caso alcune scuderie sembrano ricevere delle penalità abbastanza ingiustificate. Nonostante la consapevolezza di trovarsi a parlare di una versione non definitiva del gioco, le sensazioni provate confermano che anche l’arrivo di EA non porterà questo F1 ad avvicinarsi maggiormente alla realtà.
La saga di F1 è da sempre un prodotto confezionato per gli appassionati che vogliano divertirsi senza troppe difficoltà, e Codemasters non ha mai implementato meccaniche o calibrazioni in grado di avvicinare giocatori assetati di perfezionismo e di sfide tarate verso l’alto. Ma tra i concetti di arcade e di simulazione vi è un abisso e vedere un capitolo dedicato a questo sport prendersi un po’ più sul serio riuscirebbe ad accontentare anche quei giocatori che, finora, si sono tenuti lontani a causa di una struttura semplificata e dell’assenza di accuratezza nelle collisioni e nei danni.
Solo l’avvicinandoci alla release ufficiale di EA Sports F1 2022 potremo capire se il colosso americano e lo sviluppatore inglese abbiano ancora qualche asso nella manica in grado di sorprenderci.