EA Sports F1 2022 Provato, la campagna di F1 torna protagonista
Poche novità saranno abbastanza?
Il primo di luglio, data di uscita di EA Sports F1 2022, si sta velocemente avvicinando, e dopo avervi parlato del nuovo circuito di Miami e aver provato fugacemente le Sprint Race, è tempo di approfondire la modalità cardine dell’esperienza ovvero la campagna singolo giocatore.
Come ormai ben sappiamo, in questa edizione non vi sarà la modalità Breaking Point, che si prende una pausa per tornare presumibilmente più in forma nel prossimo capitolo, lasciando come contenuto principale la classica scalata al titolo mondiale nei panni di pilota o di scuderia. Prima di addentrarci nelle novità e nelle nostre impressioni dopo questa prova, ricordiamo che in F1 2022 vi è, come nei capitoli più recenti, la possibilità di affrontare il campionato mondiale in cooperativa, di cui vi parleremo più approfonditamente in sede di recensione.
La prima novità che troviamo ad accoglierci in questa versione completa ma non definitiva di F1 2022 è F1 Life, un nuovo hub social in pieno stile EA, con tanto di struttura e musica di sottofondo equiparabile ai menu di un qualsiasi FIFA. Questo spazio non è altro che una sorta di villa, personalizzabile negli arredi e nelle super car a sfondo da sfoggiare fuori dalla vetrata accanto alla piscina, rispecchiando il più che esasperato cliché del ricco americano con casa vista oceano.
All’interno di questo spazio abbiamo potuto personalizzare divani, illuminazione, pavimenti e pareti a nostro piacimento, con un ventaglio di scelte ristretto inizialmente ma che va ad ampliarsi aumentando il nostro livello pilota, grazie allo sblocco di cosmetiche all’interno del Pass Podio presente in gioco. La formula del Season Pass non è nuova all’interno di F1 ma trovandoci al cospetto di una versione di prova del gioco abbiamo potuto vedere i primi livelli disponibili per la versione gratuita e qualche ricompensa per quello a pagamento.
Tale scelta rimane molto divisiva nei gusti dell’utenza, come nei precedenti capitoli, data la non proprio eccellente escalation di ricompense ottenibili, trattandosi prevalentemente di elementi estetici non troppo curati o graficamente elaborati in termini artistici. Anche in questo F1, molto probabilmente, più che aspettare di raggiungere il livello 30 per una livrea di nostro piacimento sarà più divertente spendere qualche minuto nel crearne una personalizzata o prendere ispirazione da quelle che la community sarà in grado di creare. Il tutto ha l’unica funzionalità di fare da sala d’attesa per le partite multigiocatore o come primo benvenuto una volta avviato il gioco.
Ma per fortuna le novità sono anche altre e decisamente più concrete come, ad esempio, l’introduzione delle Sprint Race e di programmi di test durante le prove, adesso finalmente rinnovati e divertenti. Le Sprint Race che hanno fatto il debutto l’anno scorso nel campionato mondiale di F1 sono state fedelmente riproposte e, ovviamente, saranno disponibili in determinati weekend di gara esattamente come nei GP ufficiali.
Tale aggiunta, sebbene non necessiti di enormi accortezze se non il rispettare le regole del campionato reale, è davvero notevole e offrire al giocatore la possibilità di vivere completamente il weekend di gara è una prospettiva eccitante quanto basilare per un prodotto a cadenza annuale su licenza. Ad impreziosire questa aggiunta vi sono le modifiche effettuate al circuito australiano di Albert Park, del catalano Circuit de Barcelona e dello Yas Marina di Abu Dhabi, che rispecchiano adesso alla perfezione lunghezza del tracciato e modifiche delle curve.
Come accennato in precedenza però, la novità che più ci sentiamo di promuovere in attesa di provare la versione finale di EA Sports F1 2022 riguarda la rivisitazione dei programmi di test da eseguire durante le sessioni di prove libere. Questo meccanismo non è certo nuovo all’interno del gioco e ci teniamo a precisare che pur non essendoci niente di rivoluzionario, abbiamo potuto notare un rework semplice ed efficace per non annoiare troppo il giocatore.
Per chi non conoscesse a fondo F1 o non avesse giocato gli ultimi capitoli, durante le tre sessioni di prove libere è possibile compiere dei giri con obiettivi specifici per raccogliere dati e aumentare i punti risorsa da impiegare nella ricerca e sviluppo, fondamentali soprattutto se si decide di intraprendere la carriera come Team Principal della Scuderia.
I programmi si concentrano sull’usura gomma, il risparmio del carburante e la familiarizzazione del tracciato e portarli a termine incrementerà anche l’umore e il prestigio dei vari settori di sviluppo all’interno della scuderia. L’HUD degli obiettivi e degli elementi olografici in pista sono nettamente migliorati, più piacevoli da vedersi e meno invadenti nella visuale del pilota, rendendo più intuitivo il lavoro da svolgere in pista.
Per il resto, come già approfondito nei due precedenti articoli di avvicinamento all’uscita ufficiale di F1 2022, il gioco si presenta un po’ stanco, con un motore grafico che inevitabilmente mostra i segni del tempo ed una fisica che viene ritoccata di capitolo in capitolo senza mai divenire davvero convincente. A questo si aggiunge un sistema dei danni e un IA che fatica a raggiungere la sufficienza, tenendo ancorato il prodotto al confine dell’arcade, quasi non si volesse impegnare nella ricerca di qualcosa di più realistico.
Sia chiaro, il target che Codemasters vuole intercettare non è certo quello hardcore di iRacing o Assetto Corsa e nessun fan sognerebbe un approccio simulativo in questa longeva saga. Ma le sfumature che compongono il genere dei racing sono molte e purtroppo F1 rimane troppo vicino alla sponda semplicistica e poco elaborata di sistema di guida e fisica delle vetture, allontanando i giocatori in cerca di qualche sfida in più sul lato tecnico.
È ancora presto per esprimersi in modo definitivo su EA Sports F1 2022 e manca davvero poco per provare la versione finale ma possiamo intanto affermare che anche questo capitolo rimane molto conservativo e che Electronic Arts, subentrata da poco più di un anno fa assorbendo Codemasters, non sembra aver potuto ancora impartire la propria direzione al franchise.