EA Sports: Il futuro è negli abbonamenti
Saranno i consumatori a decidere quando.
Arriverà un giorno in cui vorrete "assolutamente" accedere a tutti i contenuti di EA Sports attraverso una sottoscrizione mensile o annuale, o almeno così la pensa il vice presidente della compagnia, Andrew Wilson.
"Se pensiamo a dove i consumatori hanno spinto gli altri settori, se guardiamo a dove i consumatori hanno portato i mercati della musica, della televisione dei film, e se poi guardiamo a noi, arriverà senza dubbio un momento nel futuro in cui i consumatori ci diranno 'ehi, così è come vogliamo interagire con voi: io sottoscrivo un abbonamento mensile o annuale e voi mi date accesso a tutto il vostro materiale".
"Saranno loro a decidere il momento e il luogo, e sicuramente la cosa dipenderà in gran parte dalla tecnologia presente ma possiamo prevedere senza dubbio un futuro in cui questo sarà il modello distributivo dei videogiochi".
Il commento di Wilson segue una nota rubata a EA in Aprile, che rivelava i piani della società per un servizio in abbonamento dedicato a EA Sports. Un servizio che avrebbe lo scopo di "esaltare la vostra esperienza di gioco" con "benefici esclusivi".
Wilson ha rivelanto anche che "stiamo trasformando EA Sports in un servizio" e per questo motivo, ha aggiunto, che la compagnia ha appena aperto un studio ad Austin.
Quindi, in un futuro più o meno lontano, tutti i titoli EA potrebbero essere distribuiti attraverso internet a un popolo di abbonati, come la pay-tv. Un sogno (o un incubo) che dipenderà più dalla capacità della rete che dalla tecnologia delle console.
"È meno una questione di generazioni e più una questione di infrastrutture", ha continuato Wilson.
"Il problema con le console è la grande dimensione dei contenuti: parliamo di sei, sette giga di informazioni. Al momento ci sono alcuni posti nel mondo in cui puoi muovere questi dati con relativa facilità, ma un sacco di altri posti dove è impossibile".
"Le console potranno facilitare questo cambiamento", ha concluso, "ma ci sono un sacco di barriere che rendono l'acquisto attraverso i normali negozi molto più appetibile, almeno per il momento".