EA Sports UFC 2 - prova
Un po' di riscaldamento prima di salire sul ring.
Dopo un periodo particolarmente florido in cui Fight Night ha riscosso un buon successo di pubblico, i simulatori di sport di combattimento hanno subito un'evidente flessione, salvo poi tornare alla carica con la serie UFC della compianta THQ. Dopo il fallimento del publisher americano, il celebre sport di combattimento ha stretto nuovi accordi con Electronic Arts, che prima di sancire questa collaborazione aveva tentato di dire la sua nell'ambito delle arti marziali miste con l'interessante MMA.
Dopo un primo gioco basato sulla licenza UFC sta dunque per arrivare il momento di salire di nuovo sull'ottagono con EA SPORTS UFC 2, del quale abbiamo provato la beta chiusa per cercare di capire a che punto siano i lavori. A quanto pare l'obiettivo degli sviluppatori è quello di alleggerire un po' il complesso sistema di controllo, di migliorare la reattività dei combattenti e, soprattutto, di arricchire il pacchetto con nuove modalità.
Naturalmente la beta non ci ha permesso di testare tutti i contenuti che troveremo nella versione finale del gioco, ed era funestata da una serie di bug piuttosto normali a questa fase dello sviluppo. Nonostante questo, però, il codice ci ha permesso di capire alcune cose che con tutta probabilità ritroveremo nel prodotto finito.
Dopo un breve incontro di benvenuto, durante il quale abbiamo avuto modo di ripassare i rudimenti delle MMA già approfonditi nel primo UFC, ci siamo trovati di fronte a una manciata di modalità da testare. La prima era quella relativa agli allenamenti, dove era possibile mettersi alla prova con una serie di sfide ed esercizi per migliorare le proprie conoscenze nel gioco. Gli allenamenti erano divisi in tre macro-sezioni chiamate Standing, Clinch e Ground Control.
La prima ci ha permesso di assimilare le tecniche di striking, i takedown, le proiezioni e tutti gli elementi del combattimento in piedi. La seconda ci ha offerto allenamenti mirati sulla presa al collo tipica del Muay Thai, durante la quale si può scegliere se sbilanciare l'avversario o tempestarlo di precisi colpi al corpo. La terza riguardava la lotta a terra, fase più complessa dei combattimenti di MMA.
Ogni sezione permetterà di affrontare allenamenti specifici per prendere confidenza con un sistema di controllo ricco e complesso. Rispetto al capitolo precedente del franchise sono state apportate alcune modifiche delle quali la più interessante è quella che coinvolge la difesa dai colpi, prima affidata a un unico dorsale e all'uso dell'analogico per stabilire se bloccare gli attacchi al volto o quelli al corpo.
In EA SPORTS UFC 2 la difesa è affidata ai due grilletti dorsali, assegnati alla guardia alta e a quella bassa. Si tratta di una modifica sensata che rende il tutto più intuitivo, soprattutto per chi è alle prime armi e si scontra con il solido muro di informazioni contro cui viene sbattuto nelle prime fasi di gioco. Anche il clinch è stato leggermente modificato, abbandonando i movimenti circolari in favore di un approccio più lineare sulle varie direzioni dello stick analogico.
La lotta a terra invece, ci è sembrata molto simile a quella già apprezzata in passato. Considerando che si tratta dell'elemento più complesso e difficile da gestire dell'intera simulazione è comprensibile che gli sviluppatori abbiano deciso di continuare sulla buona strada intrapresa con il primo UFC.
Una volta sul ring, il gioco ci è sembrato in generale più fluido, reattivo e caratterizzato da un maggior numero di animazioni rispetto a quanto visto nel primo UFC di Electronic Arts. Quando vanno a segno, i colpi sembrano ancora un po' troppo leggeri, ma potrebbe trattarsi di un elemento ancora in via di perfezionamento. In generale abbiamo riscontrato anche una minor latenza del sistema di controllo, che ora risponde con una certa reattività alle sollecitazioni da parte dell'utente. Ancora una volta la stamina occupa un posto importantissimo nell'economia degli scontri.
Ogni attacco consuma resistenza, in particolar modo se tirato a vuoto. Questo fa sì che i giocatori pensino attentamente se e quanto tirare un pugno o un calcio, per dosare bene le energie assicurandosi di arrecare all'avversario la maggior quantità possibile di danni. Una volta esaurita la resistenza ci si stanca facilmente, non riuscendo più a portare a segno gli attacchi e, soprattutto, abbassando pericolosamente le difese restando in balia dell'avversario.
L'elemento più intrigante della beta era comunque la modalità Ultimate Team, che dopo aver riscosso un grande successo su FIFA si prepara ad appassionare anche gli amanti dell'ottagono. In questa modalità si deve creare un team di massimo cinque combattenti da allenare, personalizzare e far competere con il resto del mondo.
Nella modalità Ultimate team si sale di livello, si ottengono riconoscimenti, punti esperienza e ricompense di vario genere, che aggiungono nuovi elementi per la crescita della squadra creando un gradevole meccanismo dal quale potrebbe essere difficile liberarsi.
Per capire che impatto avranno sul gioco la nuova modalità e i nuovi controlli dovremo attendere la versione completa di EA SPORTS UFC 2, ma le premesse per vivere intensi scontri senza esclusione di colpi sull'ottagono più famoso del mondo ci sono tutte. EA SPORTS UFC 2 uscirà il 17 marzo. Restate sintonizzati per la nostra recensione!