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Earth Defense Force: Insect Armageddon

Brutto... ma ipnotico!

A volte capita di imbattersi in giochi palesemente brutti, ma dotati di un'inspiegabile magia capace di trasformarli in droghe irresistibili. Si tratta dei classici prodotti che nessuno vorrebbe inserire nella propria console ma che, una volta avviati, divorano in scioltezza decine di ore senza che il giocatore se ne renda conto.

Earth Defence Force: Insect Armageddon appartiene di diritto a questa categoria, e ha dell'incredibile l'improbabile combinazione di un budget ridicolo, di un gameplay basilare e di un misterioso segnale nascosto capace di ipnotizzare chiunque abbia la (s)fortuna di trovarsi di fronte alla tv mentre una qualsiasi delle missioni del gioco viene affrontata.

Non stiamo scherzando. Earth Defence Force è un titolo che non dovrebbe essere giocato, ma che per qualche misterioso motivo troverete nella vostra collezione, chiedendovi quando e perché abbiate deciso di acquistarlo.

Quando colti da un momento di debolezza deciderete di avviarlo per ricordare di cosa diavolo si tratti, entrerete di nuovo nel loop senza fine, regalando alla vostra console ore preziose della vostra vita.

In un gioco graficamente mediocre, la realizzazione convincente dei mostri e degli effetti di luce ha dell'incredibile.

La follia di EDF si scatena già dalle prime battute della semplice trama, esattamente come accadeva con il precedente episodio uscito nel 2007. Cosa può fare la razza umana quando il proprio pianeta viene attaccato da creature giganti dalle origini misteriose? Ovviamente istituisce un Corpo di Difesa Terreste addestrato per affrontare (stoicamente a piedi) orde di insetti giganti, dischi volanti e colossali robot.

Al di là di qualche mezzo difficilmente controllabile (d'altra parte l'addestramento delle Forze di Difesa prevedevano unicamente la corsa selvaggia, risparmiando quindi sulla scuola guida), il cuore di EDF sta nella scelta delle armi da portare sul campo di battaglia e...sulla resistenza selvaggia.

Tutto ciò che viene chiesto al giocatore, infatti, è di scegliere una delle classi disponibili (caratterizzate da abilità uniche che ne influenzano il gameplay), entrare in uno dei livelli e correre da una parte all'altra delle vaste ambientazioni per eliminare, uno dopo l'altro, tutti gli invasori della Terra, come dei novelli Koji Kabuto privati dell'indispensabile Mazinger.

Per affrontare la minaccia incombente si può contare su un arsenale sempre più ricco, che missione dopo missione mette a disposizione oggetti più o meno utili da sperimentare direttamente sul campo di battaglia.

Forse è proprio in questo processo di scoperta che risiede parte della magia di EDF, visto che partita dopo partita si continua a scendere in campo per trovare nuovi strumenti di distruzione con cui fare piazza pulita di alieni sempre più cattivi, ritrovandosi a voler assolutamente salire di livello per equipaggiare il nuovo cannone abbandonato dall'ennesimo boss eliminato.

Vediamo il trailer del gioco.
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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