Ecco com'è nata Your Sinclair, storica rivista di videogiochi - articolo
ZX Spectrum e battutacce.
Nei primi anni Novanta, lo ZX Spectrum sembrava irrecuperabilmente datato. Il Commodore Amiga e l'Atari ST erano oggettivamente computer migliori, mentre i super appassionati di videogiochi da lì a poco avrebbero potuto contare su un certo Super Nintendo Entertainment System, nel caso non avessero già in casa un Sega Mega Drive. Sul fronte di grafica e audio, erano tutti una gran manciata di spanne sopra il dispositivo Sinclair. A quel tempo, non è che giocassi più poi così tanto sul mio Spectrum a 128k+2, passavo più tempo a guardare con invidia le immagini di Strider o Golden Axe su Mega Drive, ma non avevo mai smesso di leggere la rivista Your Sinclair tutti i mesi, spesso tra le beffe di amici e parenti. "Ma perché continui a leggerlo?" mi chiedevano. "Perché è divertente", rispondevo con calcolata indifferenza."
Your Sinclair all'inizio si chiamava Your Spectrum, e la differenza non era solo nella nomenclatura. "Era tanto tempo fa, e Dennis Publishing era un'azienda molto diversa, si chiamava Bunch Books allora", mi ha detto Roger Munford, editor di Your Spectrum nel 1984. Così come il diretto concorrente, Sinclair User, Your Spectrum aveva un tono serioso, posizionando la sezione videogiochi in mezzo a quelle dedicate a programmazione, hardware e usi professionali del microcomputer Sinclair. Il citato rivale, per non dire di Crash della Newsfield, sono però riusciti a stimolare il cambiamento: "Lo Spectrum non era più l'unico prodotto Sinclair," ha continuato Munford. "Avevano lanciato il modello QL, e addirittura la Sinclair C5, un'auto elettrica un po' matta. Il cambio di titolo era mosso dalla speranza che Sinclair sarebbe stata come Apple."
Il primo numero di Your Sinclair è stato pubblicato a fine 1985, con Commando in copertina e accompagnato da una cassetta con la demo del puzzle game isometrico Rasputin. Munford aveva lasciato il magazine per lavorare al lancio di MacUser, e così Kevin Cox ha dovuto prendere in mano le redini della questione in una fase delicata, e guidare la rivista verso un'impostazione più chiaramente giocosa e d'intrattenimento, lasciando da parte contenuti tecnici e business. Teresa "T'Zer" Maughan, già in forze a Dennis Publishing dai tempi di Your Spectrum, era vicecaporedattore di questa impresa pensata per attirare il pubblico giovane.
Maughan inizia la nostra intervista con una confessione: "Ho iniziato a lavorare in Bunch Books attorno al 1984, come redattore su Your 64." Ma come, una rivista dedicata alla concorrenza? "Sì! C'era un Commodore 64 nell'appartamento che condividevo, quindi ho puntato su quello. Volevo lavorare in televisione all'inizio, diventare come David Attenborough (gli ho pure scritto una lettera e ricevuto un'elegante risposta scritta a mano), ma sono finita sulla carta stampata!"
Dopo lo spostamento in Your Spectrum, Maughan è diventata anch'essa vicecaporedattore sotto la guida di Kevin Cox e Stephen England, e con lei sono arrivati una rubrica dedicata ai rumor dell'industria, fumetti, una sezione recensioni potenziata e, soprattutto, una totale assenza di scrittura noiosa. "Qualche purista non apprezzava", ha detto Maughan, "e abbiamo ricevuto qualche lettera di persone che volevano solo leggere di dischi rigidi, ma il mercato si stava spostando sui giochi e le vendite aumentavano. Evidentemente stavamo intercettando un pubblico più vasto. Per i super tecnici comunque c'erano tante alternative, come Sinclair User che era super noioso!"
La grande differenza, però, non stava solo nell'assenza di approfondimenti tecnici e lunghe liste di numerini a segnalare il cambio di passo da Spectrum a Sinclair. Lo stile di Your Spectrum aveva già iniziato a cambiare morbidamente, mentre ora la nuova direzione era stata presa con decisione: "Volevamo far sentire i lettori come parte integrante della rivista", ha detto Maughan. "Così abbiamo pensato fosse importante dare a Your Sinclair e ai suoi redattori una voce chiara. È stata una scelta cosciente per includere i lettori." Questo nuovo stile, preso da pagine di magazine per teenager come Smash Hits e Just Seventeen, è stato poi rinforzato dalla presenza di cassette in allegato alla rivista, come di rado succedeva nel 1986. L'idea era semplice: di tanto in tanto le vendite rallentavano, e allora bastava ringalluzzirle con un regalino. Dopo il numero con l'allegato si tornava a monitorare le vendite per capire quando fosse il caso di ripetere il trucchetto.
Un'altra delle firme all'opera sul primo numero di Your Sinclair fu Phil South, tra i redattori già assunti durante gli albori di Your Spectrum. "Lavoravo in Argus Press con Kevin Cox, ma volevo scrivere di videogiochi anche se non avevo nemmeno un computer! Mi bastava guardare alle copertine e lasciarmi trasportare dall'immaginazione..." Come Maughan, anche South considerava il passato di Your Sinclair un po' troppo noioso. "Your Spectrum era come Sinclair User, molto tecnico e un po' asciutto. Anzi, asciutto come pane raffermo! Kevin mi ha portato nel gruppo per renderlo più divertente, insomma volevamo creare uno Smash Hits sui computer. Kevin era un giornalista vecchia scuola, ma tutti gli altri non erano molto seriosi e il cambiamento è avvenuto a valanga."
Nonostante lavorare a una rivista durante i primi anni Ottanta non fosse affatto semplice, Maughan si è goduta il ruolo di vicecaporedattore grazie anche alle rubrice di T'zers e Agony Aunt, sfogo per il suo lato creativo. "Nel mio ruolo dovevo leggermi tutta la rivista e revisionarla, controllare gli ingombri e via dicendo. Ma avevo anche un lato creativo e mi piaceva parecchio scrivere, così sono nate le rubriche. Agony Aunt in particolare (citazione di una notissima rubrica della posta sul Daily Mirror) era particolarmente divertente da fare: abbiamo iniziato con una lettera finta che si lamentava dell'assenza di ragazze, ma poi hanno iniziato ad arrivare le missive vere e proprie. "La popolarità di Your Sinclair cresceva rapidamente e così il volume della corrispondenza. Arrivavano migliaia di partecipazioni ai concorsi, lettere, fumetti, e qualche volta anche qualcosa di strano. Ricordo di aver aperto una busta e di averci trovato delle unghie e un po' di capelli... Il tipo di cosa che ora farebbe scattare un'indagine delle autorità!"
Il successo di Your Sinclair si tradusse anche in promozioni per lo staff. Nel 1987 Kevin Cox diventò direttore editoriale, mentre Teresa Maughan diventò caporedattore. "Lo stile di Your Sinclair lo rendeva molto divertente da revisionare e continuavamo a ispirarci molto alle riviste per ragazzi", ha detto Maughan. "Secondo noi il nostro pubblico era sì fatto da appassionati di videogiochi, ma non da nerd. Abbiamo chiesto loro a cosa fossero interessati e, siccome la grande maggioranza dei nostri lettori erano ragazzini in età da liceo, il livello di umorismo che andava per la maggiore era abbastanza grossolano."
Potremmo pensare che una donna di 24 anni non sia la persona più adatta per guidare questa impresa. "In realtà non era così difficile da capire, e poi ero circondata da una squadra di persone che pur avendo la mia età si comportava esattamente come i nostri lettori!" Lo spirito della rivista era particolarmente evidente nelle recensioni scritte dai vari collaboratori esteri come South. "Giocavamo il gioco e ci facevamo un'idea di com'era, ma poi riempivamo gli articoli di battute su battute nascondendoci in mezzo il parere sul titolo."
Le dinamiche tra South e Marcus "Berks" Berkmann erano un buon esempio di come nasceva l'umorismo sulla rivista. "Era un continuo rimpallarsi idee in ufficio", ha detto Maughan. "Qualcuno la sparava grossa e gli altri facevano a gara a superarlo. Da soli sarebbe stato impossibile raggiungere quel livello, ma in gruppo era davvero divertente e la speranza era che anche i lettori la pensassero così."
Lo stile scanzonato era ovunque. Nella rubrica della posta ("Gli effetti soprannaturali di Your Sinclair non sono un mistero, io ho sistemato la mia lavatrice col numero di ottobre"), nelle recensioni ("Quando hanno fatto Sylvester Stallone poi hanno buttato via lo stampino, ma è rimbalzato male ed è finito in faccia a Butch - Hard Guy"). E poi c'erano finte partecipazioni di personaggi famosi (Michael Caine su tutti) e politici, e ai lettori era chiesto di andare a caccia di errori per la rivista, segnalarli e poi finire alla gogna per questo. Era davvero uno spasso.
Il segreto per il successo di Your Sinclair erano le firme in redazione, vere o finte che fossero. John Minson scriveva in incognito con alcuni pseudonimi (perché era già arruolato dalla concorrenza) ed era arrivato addirittura a far innamorare due di loro. I lettori si appassionarono alle avventure romantiche di Gwyn Hughes e Rachael Smith, inondandoli di lettere che però rimasero sempre senza risposta. Anche Munford fu costretto a partecipare alla farsa creando l'alterego femminile Sue Denham. La sintonia in redazione, però, era decisamente vera, e superava ostacoli di tipo geografico e sociale. "Ero un tipo di semplici origini, e di tanto in tanto scendevo a comprare le sigarette", ricorda South. "Bersk invece era borghese, e continuava a prendermi in giro chiamandomi mozzicone. All'inizio pensavo fosse un fighetto e che non si sarebbe mai integrato nel gruppo, ma poi abbiamo capito che eravamo tutti molto simili e siamo diventati amici. Non importava da dove venissi."
South si è messo a ridere quando gli ho chiesto quanti pranzi fossero trascorsi nel pub sotto la redazione con Berkmann, Maughan e gli altri. "Ah, ogni pranzo! Sono stato assunto al pub, festeggiato al pub e passato ogni giorno della mia vita di redattore al pub." Vicino all'ufficio c'era un pub chiamato The Wheatsheaf. "Era diventato un'estensione della redazione. Non tanto all'ora di pranzo, quanto per le visite alcoliche serali. Mi ammazzerebbe una routine del genere oggi!"
Come vicecaporedattore, Maughan aveva anche il bonus di partecipare ai vari eventi stampa. "Ricordo una volta che per il lancio di qualche gioco ci avevano invitato per un giro in barca, e alle 11 del mattino eravamo tutti ubriachi di champagne. Non ricordo molto altro, solo il comico Willie Rushden di fianco a me che mi scroccava sigarette!" Un'altra volta, dopo la promozione, Maughan era stata invitata dalla divisione gaming della British Telecom, Firebird, in un ristorante in centro. Dopo un pranzo a base di vodka, vino rosso e sambuca, è tornata in ufficio solo per addormentarsi e svegliarsi alle 18. E poi è andata al pub.
Il 1987 di Teresa Maughan alla guida di Your Sinclair era partito bene. "Continuavo a dare lavoro a personaggi un po' improbabili, ci credevo sinceramente. Prendiamo a esempio Duncan McDonald, per dire. Era completamente matto, probabilmente una delle persone più talentuose che abbia mai incontrato, ma decisamente inaffidabile. Compariva in ufficio all'ora di pranzo e si fermava a lavorare fino a notte inoltrata. Oppure David McCandless, un lettore che scriveva talmente tante lettere che a un certo punto l'ho invitato a lavorare con noi."
Con il suo insediamento, Maughan decise di alzare ancora l'asticella di cosa era possibile fare. "Kevin osava", ha detto South, "ma Teresa di più. A dir la verità pensavo che le copertine fossero addirittura esagerate, ce le mostrava in anteprima e ci chiedevamo tutti se potessimo davvero pubblicare certe cose."
Nel gennaio del 1998 in copertina c'era la spada sanguinante di He-Man, all'interno il poster della pin-up Corinne Russel e pure una sexy pubblicità di cosmetici che aveva scatenato le ire dei genitori, per niente placate dal maiale insanguinato sulla copertina del numero successivo, e dai globi oculari volanti di quello dopo. Addirittura, si era arrivati a regalare dei fumetti osé (con qualche censurina ovviamente), ma al netto delle polemiche le vendite continuavano ad andare forte. "Volevo dare al mio pubblico quello che voleva", ha detto Maughan, "E farlo spingendoci oltre i confini delle terre già battute. Certo, abbiamo osato, e sì, abbiamo ricevuto un bel po' di lettere arrabbiate..."
Your Sinclair aveva anche un'ottima relazione con tante software house, e dunque anche tante esclusive sulle copertine e sulle cassette in allegato, e così Maughan continuò rapidamente a fare carriera dovendo allontanarsi dalla redazione per ruoli più gestionali. "Era la naturale progressione, ma voleva dire mettere da parte scrivere e revisionare, le cose che mi piacevano di più." Anche Phil South lasciò la redazione per diventare un freelance. "Iniziavo a stufarmi delle cose che scrivevo. I giochi erano molto simili tra loro e non era facile scrivere qualcosa di nuovo ogni volta." E poi South aveva iniziato a lavorare da casa per evitare il lungo tragitto da pendolare: "Non ero più al pub, e non c'era più il continuo scambio di battute, e così la mia utilità era diminuita parecchio." Anche Berkmann lasciò in quel periodo, e la redazione di Your Sinclair iniziò a cambiare rapidamente seguendo le novità del settore. Lo stile, però, rimase lo stesso.
Al posto di Teresa Maughan arrivò Matt Bielby, accompagnato da Andy Hutchinson, Andy Ide, Linda Barker, Jonathan Nash, Jonathan Davies e Rich Pelley, tutti promossi da altre riviste del gruppo Dennis, e qualcuno anche molto giovane. "Era meraviglioso", ha detto Pelley. "Ho scritto 600 parole per la mia prima recensione e sono stato pagato talmente tanto che ho subito comprato un ottimo stereo!" Lavorare su una rivista così divertente era un sogno: "Non si trattava solo di giochi per lo Spectrum, era una rivista divertentissima anche solo per il continuò sparare battute."
In realtà, Pelley è meglio noto per l'angolo dei giochi brutti. "I lettori avevano iniziato a mandarci i loro giochi, e Matt Bielby pensò che poteva essere divertente iniziare a recensirli." Il trend in realtà era stato inaugurato da Duncam McDonald e dal suo Simulatore Avanzato di Tosaerba, da lui stesso recensito con toni entusiastici nel 1988 con tanto di premio redazionale. Ovviamente era uno scherzo, ma ai lettori piacque talmente tanto l'idea che iniziarono a mandare le loro creazioni. "Alcuni non erano affatto male, ma ovviamente erano i peggiori a essere i più divertenti, e presto si faceva a gara a programmare schifezze."
Nel frattempo erano iniziate le trattative per l'acquisizione della rivista da parte di Future Publishing. Maughan mi ha detto che Dennis Publishing non era così interessata alle riviste sui videogiochi, forse per il minore ritorno pubblicitario, e allora per la primavera del 1990 il passaggio fu completato, con lo spostamento della redazione a Bath.
"Nella nuova redazione non avevano ancora capito come prendere gli screenshot", ha detto Pelley. "Ho passato le vacanze di Pasqua a fotografare lo schermo del televisore con una vera macchina fotografica, nascosto sotto una coperta. Ecco perché le immagini nel primo numero edito da Future sono così sfocate."
Le nuove opportunità offerte dal gruppo Future portarono Bielby a spostarsi su Amiga Power nel 1991, e così il turnover nello staff iniziò ad accelerare mentre la quota di mercato dello Spectrum diminuiva sempre di più, così come l'età dei suoi lettori visto che i più grandicelli erano passati ad altri computer come il Commodore Amiga o l'Atari ST. Nonostante questo, però, lo spirito della rivista non cambiò affatto. Continuava ad avere una voce ben chiara, un tono scanzonato e un sacco di battute.
L'ultimo numero (chiamato proprio "l'ultimo numero") fu pubblicato nel settembre del 1993 e includeva due liste dei migliori cento giochi per ZX Spectrum. Una messa insieme dal giornalista Stuart Cambpell, l'altra votata dai lettori. L'ultima pagina ringraziava tutte le firme che erano passate per la rivista, e il paragrafo finale recitava: "Si piagnucola forse su Your Sinclair? Certo che no! Prendete un sacchetto di plastica, riempitelo d'acqua, chiudetelo e correte in strada a lanciarlo al primo gruppo di persone che vi capita a tiro urlando la vostra fedeltà allo Spectrum!"
Era stato un gran bel viaggio, dal gennaio 1986 al settembre 1993. Novantatré numeri di battutacce, videogiochi e intrattenimento. Un viaggio più longevo dello stesso ZX Spectrum.
"Ci siamo divertiti un sacco," ha detto Maughan, "ma abbiamo anche lavorato molto. Arrivavo in ufficio all'alba e difficilmente uscivo alle 18. Penso che fossimo al posto giusto nel momento giusto, mentre i giochi diventavano meno di nicchia e più socialmente accettati, imbroccando il giusto equilibrio tra autorevolezza e irriverenza. Più di tutto, però, volevamo davvero il meglio per i nostri lettori."
Phil South, dopo una lunga carriera di successo nel giornalismo, è d'accordo. "Volevamo un rapporto a due vie coi lettori. Se ci spedivi una lettera era quasi sicuro rispondessimo. Se ci facevi ridere ti chiamavamo per saperne di più. La ricetta vincente era proprio quella sensazione di essere parte di una community."
È un giorno qualsiasi nei tardi anni Ottanta. Due ragazzi sono davanti a un'edicola. "Guarda, c'è Your Sinclair, è una figata!" dice uno all'altro, ignaro di avere alle spalle il caporedattore della rivista. "Sapevamo di vendere, i numeri erano chiari, ma sentire come ne parlavano i lettori era un grande incentivo. Voleva dire che stavamo facendo la cosa giusta. In retrospettiva, eravamo davvero fortunati a fare un lavoro così divertente."
Un ringraziamento speciale a Roger Munford, Teresa maughan, Phil South e Rich Pelley per il loro contributo a questo articolo.