Elgato HD60 X Recensione, nuovi orizzonti per l'acquisizione di contenuti di gioco
La famiglia delle HD60 si allarga per accogliere un upgrade nuovo di zecca.
Elgato, da sempre, vanta un’ineccepibile coerenza nello studiare l’offerta dei prodotti della sua linea gaming, proponendo ogni volta delle soluzioni in grado di intercettare con gran precisione quelle che sono le necessità dei suoi clienti. Nell’ambito delle schede d’acquisizione, l’azienda è ormai un punto di riferimento per chiunque abbia bisogno di catturare o trasmettere in diretta del gameplay e la fama che si è guadagnata col tempo è anche da attribuire all’attenzione posta nell’aggiornare costantemente il suo catalogo per andare incontro a quelle che sono le diverse esigenze dei creatori di contenuti.
Con l’arrivo di PS5 e Xbox Series S|X, Elgato ha percepito la necessità di portare sul mercato un aggiornamento alla famiglia delle HD60 e solo qualche settimana fa ha presentato la nuovissima HD60 X, una scheda d’acquisizione esterna che vanta delle specifiche più avanzate delle sue sorelle minori, ma con le quali condivide la stessa fascia di prezzo.
Proposta al prezzo consigliato di 199,99€, la HD60 X segue le orme della S+ (che aveva sostituito la prima HD60) e si posiziona sul mercato delle schede d’acquisizione come un semplice aggiornamento diretto all’offerta budget di Elgato, raggiungendo allo stesso tempo nuovi orizzonti tecnici per la cattura e la trasmissione in diretta di contenuti gaming.
La S+ aveva in qualche modo già sdoganato l’acquisizione in 4K per la famiglia delle HD60 e la nuova scheda proposta da Elgato cerca di raggiungere qualche ulteriore progresso in direzione di una maggiore qualità di cattura e passthrough senza però intaccare il primato delle 4K60 S+ e 4K60 Pro Mk.2, che rappresentano tuttora il top di gamma tra le capture card offerte dall’azienda.
L’HD60 X ha come formato di cattura più avanzato lo stesso 4K30 già proposto dalla S+, ma con la nuova scheda sarà finalmente possibile acquisire e trasmettere i propri contenuti in 4K HDR, una novità rilevante che permette di rendere più fedeli la cattura e lo stream all’esperienza di gioco originale.
Prima di affrontare nel dettaglio la questione delle specifiche della nuova capture card di Elgato, facciamo qualche passo indietro per concentrarci in un primo momento sul design di questo upgrade, che non ha niente a che vedere con l’ormai classico layout delle schede della famiglia HD60. L’azienda ha scelto in questo caso di apportare una piccola rivoluzione al design del prodotto, un cambio di rotta che secondo noi prevede soltanto benefici e nessun inconveniente.
Se in passato gli ingressi HDMI si trovavano ai due lati opposti della scheda, nella HD60 X sono posti sul retro della scocca, l’uno accanto all’altro, una scelta che agevola sensibilmente il cable management e permette di posizionarla comodamente sulla scrivania in prossimità del proprio monitor. La scheda è dotata ovviamente di una porta USB-C per il collegamento al PC e del classico ingresso da 3.5mm dedicato all’uso del Chat Link Pro, l’adattatore di Elgato con cui registrare il feed delle chat di gioco su console.
Un altro elemento della nuova capture card di Elgato che è stato capace di sorprenderci è il peso specifico del prodotto, molto più leggero rispetto agli altri articoli della linea HD60. Si tratta chiaramente di un elemento di secondo piano rispetto al ruolo che hanno le specifiche tecniche nell’economia di una scheda d’acquisizione, ma il fatto che l’azienda sia riuscita a rinnovare e a migliorare il design classico delle HD60 è sicuramente degno di nota, all’interno di questa recensione.
Arriviamo invece ora al nocciolo della questione, che non può non vertere sui diversi formati d’acquisizione che la nuova scheda di Elgato mette a disposizione dei suoi acquirenti. La HD60 X, come già accennato nei precedenti paragrafi, permette di catturare o trasmettere in 4K a 30 frame al secondo con HDR10, in 1080p a 60 fps con HDR10, in 1080p a 120 fps oppure in 1440p a 60 fps.
La scheda ha ottime proprietà di scaling e accoglie una gran varietà di input, che giungono allo schermo pressoché inalterati grazie a un Passthrough senza ritardi che si spinge fino al 4K60 con HDR (alternativamente, fino al 1080p 240 fps e al 1440p 120 fps). La HD60 X promette di non comprimere in alcun modo il flusso video in arrivo dalla fonte originale, specialmente quella offerta dalle nuove console Microsoft e Sony, e dopo qualche trasmissione di prova possiamo confermare che l’obiettivo è del tutto raggiunto.
La qualità su schermo non viene infatti in alcun modo intaccata, né in fase di acquisizione né durante una trasmissione, anche grazie al supporto alla tecnologia VRR, presente per la prima volta in assoluto in una scheda d’acquisizione Elgato. Se la fonte e il pannello sono dotati di VRR, lo schermo rimarrà libero da effetti di tearing e artefatti grafici, anche quando l’HD60 X è collegata.
Sebbene i tempi lascerebbero presuppore una gran flessibilità tra hardware e software, la nuova scheda di acquisizione è ancora indissolubilmente legata al software proprietario di Elgato, il 4K Capture Utility, richiesto per sfruttare a dovere la scheda e, soprattutto, per registrare e trasmettere in HDR. Certo, il programma rappresenta un valido alleato durante l’acquisizione, anche grazie a feature come quella dello Stream Link che permette di trasmettere e salvare in contemporanea il feed per successivi VOD, ma l’assenza del supporto per piattaforme Mac implica che tuttora rimane impossibile catturare contenuti HDR per coloro che non posseggono un sistema Windows.
La HD60 X, come accennavamo in apertura, non ambisce in alcun modo scuotere dalle fondamenta il mercato delle schede di acquisizione, nel quale del resto Elgato detiene ancora un invidiabile primato. La nuova scheda si propone come un mero aggiornamento alla S+, offrendo qualche piccolo upgrade per quel che riguarda i formati di cattura e qualche altra novità come il supporto al VRR.
Non è un caso che il prezzo consigliato di 199,99€ si sovrapponga perfettamente a quello di listino delle altre HD60 che l’hanno preceduta e proprio per questo consigliamo di acquistarla solo a chi è pronto a sopportare qualche compromesso, nell’acquisizione e nella cattura di contenuti di gioco. Il 4K a 60 fps è ancora un miraggio per i prodotti di fascia bassa di Elgato, anche perché questo genere di standard è riservato ai top di gamma dell’azienda, che sono venduti a tutt'altro prezzo.
È altrettanto vero, però, che nello streaming di gameplay il 4K è ancora una chimera dovuta a limitazioni di banda in upload riservate alla stragrande maggioranza degli streamer e in tal senso questa scheda rimane la scelta perfetta per trasmettere in 1080p a 60 fps, anche con HDR. Ci sono svariate altre aziende, come ad esempio Avermedia, che offrono le stesse specifiche a un prezzo leggermente più contenuto, ma questo potrebbe suggerire l’acquisto di un’altra scheda tra quelle della linea HD60 di Elgato, che adesso scenderanno inevitabilmente di prezzo.
Tuttavia, con l’arrivo del supporto al VRR, e con alcune novità nell’ambito dei formati di cattura, questa Elgato HD60 X diventa inevitabilmente il nuovo punto di riferimento per chi cerca una scheda d’acquisizione per scopi semi-professionali. A questo prezzo, è sicuramente uno dei migliori prodotti attualmente disponibili sul mercato.