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Empire: Total War

Il miglior strategico di sempre?

Non mancano peraltro alcuni difetti che speriamo possano essere corretti in tempo per l’uscita nei negozi, legati soprattutto all’impossibilità di calcolare con esattezza l’angolazione di tiro dei cannoni. Troppo spesso infatti accade di sparare nei pressi delle imbarcazioni senza produrre alcun tipo di danno rilevante e ciò si traduce in un leggero senso di frustrazione che probabilmente potrà essere colmato solo accumulando la giusta esperienza sul campo. Allo stesso modo anche i tempi di caricamento tra un colpo e l’altro finiscono per rendere ostica l’esperienza dopo ripetuti tentativi falliti. Il gameplay ci è parso ottimamente curato, prendendo in considerazione una molteplicità di fattori differenti tra cui la distanza del bersaglio e la capacità di gittata dei propri cannoni, l’influenza del vento sulle traiettorie come anche le condizioni meteorologiche: nella versione definitiva non si avrà a che fare con un mare esclusivamente piatto e un tempo sereno, al contrario si spazierà tra molteplici fattori che talvolta contribuiranno a rendere probitiva la percorrenza, esattamente come accadeva nelle vere battaglie dislocate tra le imprevedibili onde marine.

Solitamente i giochi ispirati a fatti storici sono “costretti” a trovare un compromesso tra realtà e struttura del gameplay. Total War ha sempre giocato su questo aspetto e anche in tal caso è stata mantenuta la medesima linea concettuale. Ad esempio sarà possibile ottenere un discreto vantaggio tracciando la propria rotta a 45 gradi rispetto alla direzione del vento, ma non sarà comunque richiesto un perfetto equilibrio in questo senso per poter riuscire ad agire e proseguire nella campagna.

Se ci spostiamo sul fronte delle armi , ognuna di esse appare estremamente credibile e reale. Tra la notevole varietà di scelte operabili sarà presente anche la “Puckle Gun”, ideata dall’inventore britannico James Pucke nel 1718 e sfruttata per eliminare i nemici dei cristiani, in particolare i turchi. Nella realtà gli elevati costi di produzione non permisero la diffusione sul mercato di questo armamento ma in Empire sarà possibile utilizzarla regolarmente.

L’elemento che continua a stupire rimane comunque l’impatto visivo garantito da questo prodotto. Si prova costantemente un senso di stupore mentre ci si accinge ad entrare in battaglia e ancor di più nel momento stesso in cui lo scopo diventa quello di sopravvivere nonostante gli ingenti danni subiti, o ancora di assistere all’esplosione di una nave nemica dilaniata dalle fiamme, che inesorabilmente inizia a colare a picco portandosi dietro l’intero equipaggio, o quel poco che ne resta.

Altre innovazioni degne di nota possono essere evidenziate nella strutturazione dell’Intelligenza Artificiale, basata su una serie di algoritmi tipici delle partite a scacchi e in grado di sviluppare dozzine di combinazioni differenti. Ora le unità gestite dalla CPU stabiliranno una lista delle proprie priorità, con i dati analizzati in ogni situazione gestiti in modo da ottenere sempre il miglior assetto possibile. Tutto ciò sembra interessante, anche se ovviamente bisognerà attendere la sede di recensione per capire appieno se questo sistema sia effettivamente in grado di funzionare al meglio.

Questo qui pensa di essere Tarzan. Illuso. Ha sbagliato decisamente setting.

Per quanto concerne gli scontri sulla terraferma, si può scegliere di muovere ampi plotoni oltre a posizionarli in modo tale che ogni unità sia in stretta correlazione con le altre. Per esempio gli arcieri agiscono in gruppi, non necessitano di essere in prima linea per poter intervenire, mentre la fanteria armata di moschetti e baionette tenderà a colpire frontalmente e ad incunearsi nelle file avversarie. Sarà anche consentito costruire una formazione lunga e sottile per migliorare la propria potenza di fuoco, lo svantaggio per ovvie ragioni risiede in una fragilità maggiore di questo schieramento rispetto ad altre soluzioni. Ogni scelta saprà comunque dare un esito differente e ben definito: basterà infatti presentare il proprio schieramento in modo più aggressivo delle sue reali possibilità per ottenere come effetto l’intimidazione della compagine ostile gestita dalla CPU. Il segreto consisterà quindi interamente nel proporre la propria linea di attacco nel modo più convincente e solido possibile, non disdegnando all’occorrenza una buona dose di bluff e di elemento sorpresa, che spesso in sede storica hanno scelto le sorti di un conflitto.

Come avrete compreso la strategia allo stato puro sarà uno dei capisaldi di questo nuovo capitolo della serie Total War, in un secolo che ha rappresentato un crocevia fondamentale nella costruzione dei presupposti alla base della società contemporanea. Per di più il supporto di una piattaforma digitale come Steam permetterà di pubblicare con semplicità e immediatezza nuovi contenuti e aggiornamenti. Inoltre i ragazzi di Creative Assembly hanno voluto mantenere un occhio di riguardo verso il progresso, senza al contempo rendere proibitiva per la massa la fruizione del proprio prodotto. Per questi motivi chiunque sarà messo in condizione di accedere ai maestosi campi di battaglia di Empire con un PC dalle caratteristiche medie, mentre si richiederà un hardware più performante nel caso si desideri godere appieno degli innumerevoli dettagli riscontrabili sul versante prettamente tecnico. Ancora pochi mesi di attesa e tutti gli appassionati di RTS avranno molta carne da mettere al fuoco. Febbraio è molto più vicino di quanto si possa credere.