Encased - recensione
Un RPG fantascientifico in un passato alternativo.
Negli anni 60 e 70 il mondo è completamente precipitato in un turbinio di spionaggio, controspionaggio, crisi missilistica e corse agli armamenti, senza dimenticare ovviamente la gara per la conquista dello spazio. Al tutto fa da contorno una guerra insensata e tragica in Vietnam, che ha portato solo problemi e nessun beneficio.
Ma tutto cambia quando nel 1976 una misteriosa Cupola appare nel deserto. Ogni potenza mondiale, osservando con occhi avidi questo evento, per un momento, forse storico, decide di deporre i propri giocattoli di morte per dedicarsi alla scoperta più importante della nostra storia.
Viene creata così CRONUS, un'organizzazione scientifica multinazionale con lo scopo di analizzare questa anomalia, spiegarla e cercare di ottenere più informazioni possibili da utilizzare in ogni campo scientifico e, ovviamente, militare.
Il nostro ruolo è presto detto: siamo stati assunti per spiegare e risolvere i vari problemi che sono sorti con le anomalie apparse all'interno della Cupola, consapevoli che chiunque viaggi al suo interno è destinato a non uscirne.
Queste sono le premesse alla base di Encased, un nuovo CRPG (Computer RPG) di Dark Crystal Games, che sembra voler essere un tributo ai primi due Fallout, e che ci presenta una timeline alternativa nello stile lanciato dalla serie televisiva "L'uomo nell'Alto castello", una sorta di "what if" basato su fatti storici.
Come in ogni buon RPG la prima cosa in cui ci imbattiamo è la creazione del personaggio. Encased ci offre l'opzione di usarne uno già esistente o di generarne uno da zero. Ovviamente la nostra scelta è caduta sulla seconda opzione e la prima grossa decisione da prendere è stata in quale dei cinque dipartimenti di CRONUS inserire il nostro personaggio.
A ognuno di essi è associato un colore: il Nero identifica i membri della sicurezza, mercenari assoldati per risolvere incidenti e proteggere gli scienziati, identificati dal colore Bianco; il team Blu racchiude ingeneri e tecnici, mentre quello Argento è composto da manager e corporativi, pronti a manipolare persone e mercati per i propri guadagni.
A contorno di questi quattro gruppi troviamo quello Arancione, composto dai reietti della società, ex criminali e in generale persone di cui nessuno sentirà la mancanza nel caso sparissero misteriosamente, arruolati con la scusante di una possibile "redenzione" ma in realtà con lo scopo di fornire carne da cannone per compiti "senza ritorno".
Ognuna di queste fazioni aggiunge bonus di varia natura alle nostre statistiche principali e alle abilità, suggerendoci anche su quali attributi puntare per le nostre build e su quali skill investire i nostri punti sia in fase di creazione che a ogni successivo level up. L'unica pecca del sistema di creazione del personaggio riguarda forse l'aspetto del nostro alter-ego, che offre davvero pochissime opzioni di personalizzazione e uno stile un po' troppo grezzo e caricaturale.
Finita la creazione del personaggio finalmente possiamo esplorare il mondo di Encased attraverso un tutorial che ci segue passo a passo spiegandoci ogni aspetto del gioco, come ad esempio l'uso dell'inventario e delle armi (con un test in una simulazione virtuale contro degli ologrammi), come usare lo scanner in dotazione (utile per acquisire informazioni aggiuntive ed XP) e come scassinare porte, armadietti e casseforti.
È un tutorial che non è fine a se stesso ma che ci fa comprendere come gira il mondo in questo passato distopico alternativo, dove la lotta di classe esiste e se vogliamo è ancora più marcata, vista la chiara identificazione grazie al diverso colore delle uniformi.
I dialoghi con gli NPC sono tutti ben scritti e assai corposi, e quelli relativi alla quest principale sono caratterizzati da un buon doppiaggio sia per la voce narrante che descrive situazioni e stati d'animo, sia per i vari personaggi che incontriamo nella nostra esplorazione, un dettaglio questo assente nella nostra prima prova del gioco e che rende Encased meno "silenzioso", portando questo titolo vicino agli standard della concorrenza.
Inoltre, a seconda della nostra fazione e dei nostri punteggi in alcune abilità, possiamo sbloccare opzioni di dialogo specifiche che spesso portano a risolvere quest in maniera alternativa, aggiungendo un ulteriore livello di profondità a questo RPG, dove ogni decisione può generare diverse ramificazioni della storia, complicandoci o semplificandoci la vita.
Quasi ogni oggetto in Encased può essere esaminato, aperto e scassinato sia con attrezzi del mestiere, sia con la forza bruta, permettendoci di riempire il nostro inventario con una miriade di oggetti, il più delle volte inutili.
L'interfaccia di gioco è pulita e mai invasiva, con menu chiari e di facile navigazione, ma manca di due componenti fondamentali: una minimappa e un'opzione di tracking per la quest corrente. Per il resto ogni barra degli strumenti è chiara e accessibile.
Il cuore del gameplay di Encased si impernia su un ormai collaudato sistema a turni, basato sull'iniziativa. All'inizio di ogni scontro un tiro di dado virtuale decide a che punto il nostro eroe potrà agire in una timeline di azioni e turni. Ogni nostro movimento e attacco consuma unità temporali (in puro stile XCOM), portandoci a pianificare accuratamente ogni mossa.
Le armi a nostra disposizione inoltre posseggono abilità aggiuntive a seconda dei punti investiti nelle skill relative in fase di creazione, che ci consentono per esempio di sparare colpi singoli o raffiche a seconda delle esigenze.
L'IA dei nostri nemici forse non brilla per intelligenza, e spesso si ha la sensazione che ogni nemico ci carichi in corpo a corpo, o comunque a corta distanza, invece di usare coperture o ripari, rendendo inutile per il nostro personaggio fare altrettanto.
Il che ci porta a un altro aspetto rilevante di Encased: il combattimento non è sempre l'unica soluzione per progredire nella nostra missione. In più di un'occasione, infatti, abbiamo evitato gli scontri diretti semplicemente usando l'ambiente circostante. Un alto punteggio di percezione, infatti, ci permette non solo di trovare "oggetti segreti" (borse o casse nascoste), ma anche passaggi segreti, in puro stile Dungeons and Dragons, che ci consentono di evitare interi gruppi di nemici semplicemente usando il sistema di ventilazione, o tunnel nascosti.
L'opzione Stealth, attivabile in qualunque momento, ci permette inoltre di evitare nemici di ronda o le varie torrette letali sparse qua e là, e risulta essere un po' troppo sbilanciata in quanto ci ha permesso in più di un'occasione di sederci accanto alla torretta di cui sopra senza essere scoperti.
L'ultima opzione, non sempre disponibile, è il dialogo: può capitare di risolvere situazioni spinose semplicemente convincendo col carisma il nostro interlocutore che non avrebbe speranze di uscire vivo dalla stanza se non ci dovesse dare quello che vogliamo. Oratori si nasce!
Graficamente parlando, Encased è davvero piacevole, con uno stile grafico e una palette di colori che ricorda Prey di Arkane Studios. L'unica pecca, come detto precedentemente, riguarda la customizzazione del proprio alter ego, un'opzione questa che per molti è fondamentale per l'immersione nella storia.
La nota positiva è che Encased bilancia questa mancanza con una solida narrativa e un gameplay davvero interessante, proponendosi come un titolo che merita il vostro tempo e la vostra attenzione.