Enslaved: Pigsy e il Partner Perfetto

Gettarvi allo sbaraglio servirà solo a far passare a miglior vita prematuramente il maialesco protagonista.

Ciò comporta che mi sono ritrovato a dover pianificare molto più attentamente ogni singola mossa. Fortunatamente il nostro amico sovrappeso ha anche qualche altro asso nella manica, che in più di un'occasione mi ha salvato i cosciotti.

Oltre al suo fido rampino, che abbiamo già avuto modo di vedere nel recente passato, Pigsy ha a disposizione altri quattro marchingegni che si renderanno disponibili nel corso dell'avventura e che lo aiuteranno a venire il meno possibile a contatto diretto con i robot nemici. In caso di incontri troppo ravvicinati avrà a disposizione un singolo colpo stordente per fuggire via, ma in generale è meglio rimanere ben distanti da loro.

Dicevamo dei gadget. Come un novello 007, Pigsy potrà utilizzare una sorta di ologramma portatile per distrarre i suoi assalitori, una granata EMP in grado di mandare in cortocircuito i loro microchip e una più convenzionale bomba a detonazione controllata. La mia arma preferita però è sicuramente la "Mina dell'Amore", che una volta esplosa farà passare dalla vostra parte tutti i mech che saranno stati investiti dalla sua esplosione.

L'utilizzo singolo di queste armi non risulta particolarmente originale ma le combinazioni che se ne possono ricavare sono indubbiamente gustose. Provate ad esempio a usare l'ologramma e poi a scagliare una granata EMP in mezzo a un gruppo di mech ipnotizzati.

Come nell'avventura primaria, ho riscontrato alcuni problemi nel sistema di controllo, non sempre preciso specialmente per quanto riguarda l'utilizzo del rampino. Portare a termine l'avventura senza morire è decisamente difficile, anzi, paragonato ad Enslaved questo DLC è decisamente più "tosto"; è sempre irritante però constatare che la maggior parte delle volte in cui si è costretti a ripartire dall'ultimo checkpoint, questo non dipende da un nostro errore.