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EPOS H3 Hybrid Recensione - Un headset per domarli tutti!

Una nuova interessante proposta arricchisce l'offerta di EPOS per il settore gaming... ma a che prezzo?

Design, potenza, versatilità. Tre concetti apparentemente semplici ma che è tremendamente difficile ritrovare in un unico prodotto nell'ambito dell'elettronica di consumo. Vuoi per i limiti imposti dal prezzo consigliato, vuoi per la precisa volontà di volersi inserire in una fascia di mercato ben precisa, scegliere un'unica periferica che possa soddisfare tutte le nostre esigenze può diventare un vero incubo, soprattutto considerata la moltitudine di prodotti di marche, modelli e produttori differenti che si affollano sugli scaffali dei negozi di questi tempi.

Questo discorso, in modo particolare, può essere applicato al mondo del gaming che recentemente è divenuto un vero e proprio campo di battaglia in cui i principali esponenti dell'industria si contendono l'interesse del grande pubblico a colpi di accessori avveniristici e dispositivi sempre più performanti.

D'altra parte, vista la crescente popolarità del medium videoludico sia su PC che su console, è facile capire il motivo per cui tutti i maggiori manifatturieri di hardware cerchino in tutti i modi di accaparrarsi una fetta di questo appetitoso settore.

Emblematica, in tal senso, è la discesa in campo di EPOS, una branca del colosso danese Demant Group che, fin dal 1904, si occupa di soluzioni innovative nel settore della salute dell'udito, operando in oltre 30 nazioni nel campo degli apparecchi acustici, delle apparecchiature audiometriche e della comunicazione personale. EPOS è il brand di Demant dedicato alla ricerca di esperienze audio pionieristiche, con evidente occhio di riguardo verso il gaming il mondo degli eSport.

L'headset H3 Hybrid di EPOS unisce un design elegante a prestazioni al top della gamma.

Tra le proposte più interessanti della compagnia figura sicuramente H3 Hybrid che, come suggerisce il nome, è un headset da gioco che riesce nell'arduo intento di unire le prestazioni di una periferica di fascia alta con la versatilità garantita da un triplice sistema di connessione. Le H3 Hybrid, infatti, possono essere impiegate per i nostri terminali preferiti via USB nel caso del PC o delle console PlayStation; tramite jack da 3.5mm per quanto riguarda Xbox, Nintendo Switch e qualsiasi altro apparecchio dotato di tale porta ma anche tramite Bluetooth grazie al modulo 5.2 incluso. Il fattore più importante è che l'headset riesce a gestire i diversi tipi di collegamento anche in contemporanea su dispositivi differenti assicurando un'esperienza di utilizzo davvero comoda senza dover essere costretti a collegare manualmente ogni singolo device.

Come se non bastasse, EPOS è riuscita a confezionare un prodotto dalle prestazioni fenomenali sia nell'ascolto di musica che, in particolar modo, per il gaming con una riproduzione cristallina dei suoni bassi e medi ed una convincente elaborazione degli alti (storicamente uno dei principali talloni d'Achille della stragrande maggioranza dei prodotti di questo tipo).

Troppo bello per essere vero? No, H3 Hybrid fa esattamente tutto ciò che ci si aspetterebbe da delle cuffie high-end e lo fa nel miglior modo possibile. Ma tutta questa eccellenza, ovviamente, ha un prezzo. Il prezzo di vendita suggerito, infatti, si aggira attorno ai 180€: non proprio un cartellino economico ma giustificato in parte dall'estrema qualità della proposta della compagnia danese, sia in termini di performance che di qualità costruttiva.

Fin dalla confezione, elegante ma realizzata in un cartone solido e resistente dalle tinte grigio/argento, è facile notare la cura infusa da EPOS nella creazione di questa periferica. Sulla parte frontale troviamo un'illustrazione delle cuffie che sfoggiano un design raffinato e dalle linee armoniose, un netto punto di rottura rispetto alla media dei prodotti da gaming, solitamente caratterizzati da forme ben più aggressive, spesso adornate da led, colori sgargianti e loghi spigolosi. H3 Hybrid, al contrario, può vantare uno chassis dalle curve morbide, impreziosito da una colorazione perlacea che le rende facilmente distinguibili dalla massa.

La confezione include un cavo USB-C, uno jack/jack da 3.5mm e un comodo tappo magnetico per coprire l'eventuale mancanza del microfono. Niente ricevitore Bluetooth per PC desktop, purtroppo.

Una volta aperta la scatola, troviamo subito l'headset, incluso in un alloggiamento in gommapiuma che garantisce una protezione ulteriore durante il trasporto, nonché una piccola confezione nera che contiene la manualistica e i cavi essenziali per l'impiego delle H3 Hybrid. C'è un cavo USB-C utile a collegare le cuffie al PC ma anche a caricarle per l'uso in wireless; un cavo jack/jack da 3.5mm e anche un apprezzatissimo tappo magnetico fondamentale per coprire il foro di collegamento dell'asta del microfono. Nel caso in cui volessimo adoperare le cuffie come un normale auricolare over-ear per smartphone, infatti, potremo semplicemente rimuovere il microfono e applicare il tappo magnetico per scongiurare eventuali infiltrazioni di polvere o acqua che potrebbero compromettere il normale utilizzo del prodotto. Davvero un ottimo tocco.

La dotazione è minimale ma completa anche se, purtroppo, dobbiamo segnalare che non è presente nella confezione un ricevitore Bluetooth per collegare le H3 Hybrid con un PC desktop sprovvisto di un apposito modulo di connessione. Intendiamoci: non è un problema insormontabile vista la facile reperibilità di tali periferiche ma, dal momento che la nuova proposta di EPOS è un dispositivo di fascia premium, sarebbe stato un accorgimento gradevole.

I materiali costruttivi, dal canto loro, sono di primissima scelta. La parte esterna dei due padiglioni auricolari è realizzata in un'ottima plastica che restituisce una notevole sensazione di robustezza mentre, quella interna, è costituita da un cuscinetto in memory foam rivestito di un tessuto in similpelle scamosciato nella parte a diretto contatto con la testa. Si tratta di una soluzione elegante e piacevole al tatto che, però, potrebbe causare qualche problema nei giorni più caldi dell'anno. L'archetto superiore, infine, è un'anima di metallo sagomata e foderata in un materiale analogo a quello impiegato per la parte auricolare.

Se dovessimo trovare un difetto, sotto il profilo hardware, potremmo indicare una dimensione fin troppo ridotta dei due padiglioni che, sebbene garantiscano un rivestimento totale delle orecchie, potrebbero non adattarsi al meglio ad utenti con particolari conformazioni del cranio. Date le dimensioni contenute ed un peso che si attesta su circa 300g (circa una trentina in meno se si rimuove il microfono), ad ogni modo, le H3 Hybrid rimangono comode anche dopo un utilizzo piuttosto prolungato.

Grazie al triplice sistema di connessione (USB, jack e Bluetooth), le EPOS H3 Hybrid possono essere utilizzate su PC, console e pressoché qualsiasi altro sistema elettronico al mondo.

Sul padiglione sinistro, oltre al pulsante di accensione a ad un piccolo led di funzionamento, troviamo il già citato microfono ad archetto posizionato su un'asta rigida che può essere disattivato tramite un comodo sistema a scatto (piegando il microfono verso l'alto l'audio viene mutato mentre portandolo verso la bocca torna a funzionare regolarmente) ed anche un piccolo forellino che nasconde un altro microfono integrato da utilizzare, idealmente, in mobilità.

Se il primo può offrire una riproduzione pressoché perfetta della vostra voce anche in situazioni di particolare rumore ambientale, tuttavia, lo stesso non si può dire di quello integrato che, pur essendo un'aggiunta preziosa per un certo tipo di utenza, per ovvi motivi non può garantire la stessa qualità del principale.

Rimanendo sul padiglione sinistro, inoltre, troviamo anche la porta jack da 3.5mm e quella USB-C per la ricarica della periferica che può garantire oltre 35 ore di utilizzo continuativo con una solo ciclo completo. Durante i nostri test abbiamo stressato le cuffie per giorni senza essere mai costretti a ricaricarle nel bel mezzo di una sessione di gioco: un punto a favore non indifferente per un headset di questo tipo.

Sul padiglione destro, infine, prende posto il pulsante di accoppiamento per dispositivi Bluetooth e una rotella per la regolazione del volume, perfettamente mimetizzata in un disco di plastica nera che non rovina in alcun modo il perfetto equilibrio del design.

Il software EPOS Gaming Suite permette di personalizzare ogni aspetto dell'esperienza di uso, operando su un completo equalizzatore.

Resta da trattare l'immancabile software di accompagnamento che, in questo caso, prende il nome di EPOS Gaming Suite. Quest'ultimo è un applicativo leggero, intuitivo e di facile utilizzo che nasconde una serie di gustose opzioni che faranno la gioia degli audiofili più incalliti.

Una volta collegate le cuffie al PC, infatti, potremo personalizzare a fondo l'esperienza di uso tramite un completo equalizzatore che ci consentirà di selezionare uno tra i preset predefiniti (come Cinema, Musica, Videogiochi ecc.) oppure di operare autonomamente per creare un profilo sonoro adatto alle nostre esigenze. C'è anche la possibilità di passare dalla modalità 2.0 al Surround 7.1 virtuale modificando i livelli di riverbero e i volumi.

In definitiva, le H3 Hybrid di EPOS sono tra le migliori cuffie da gioco che abbiamo mai avuto occasione di provare. Un design elegante, un'eccellente riproduzione dei suoni e l'assoluta comodità garantita dai tre diversi metodi di collegamento rendono la nuova proposta del team danese una scelta parecchio allettante per chi è alla ricerca di un headset over-ear adattabile a tutte le situazioni. Il rovescio della medaglia è, ovviamente, il prezzo che riflette la natura premium del prodotto posizionandosi in una fascia di mercato non adatta a tutte le tasche.

Avatar di Riccardo Cantù
Riccardo Cantù: Nato nel 1993, Riccardo ha coltivato, negli anni, una passione smodata per tutto ciò che è entertainment. Videogiochi, cinema, fumetti, musica e letteratura sono il suo pane quotidiano e ama le lunghe discussioni riguardanti queste tematiche.

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