Escape Dead Island: gli zombie da un altro punto di vista - prova
La serie di Deep Silver si evolve.
Milano - Con Dead Island Deep Silver ha trovato una vera gallina dalle uova d'oro: dal primo, stuzzicante e riuscitissimo trailer, quello dalla musica straziante e le immagini rallentate, a oggi sono passati sotto il ponte litri e litri di sangue zombie. Sangue che non accenna a diminuire di portata, dato che in lavorazione ci sono ben tre nuovi giochi che portano avanti in maniera piuttosto personali questo marchio.
Dead Island 2 è, come è facile supporre, il seguito del capostipite, sviluppato da Yager, lo studio di Spec. Ops: The Line. Epidemic è invece la reinterpretazione in salsa MOBA del gameplay frenetico e senza fronzoli della serie. Infine abbiamo Escape Dead Island, in arrivo entro la fine dell'anno su Xbox 360, PS3 e PC, che dovrebbe espandere ulteriormente la formula vincente verso nuovi orizzonti.
Con Escape Dead Island, Deep Silver dice di voler abbandonare le stragi di non morti a favore di un approccio più ragionato, per certi versi più survival. Cliff Caylow, il protagonista del gioco, sta indagando sulle origini del virus che ha sconvolto l'arcipelago di Banoi, quella del primo Dead Island.
Il gioco si propone infatti di fare da cerniera tra la storia del primo episodio e quella del secondo, in arrivo nel 2015 su Xbox One, PlayStation 4 e PC. Con Techland impegnata su Dying Light per conto di Warner Bros e Yager assoldata per Dead Island 2, l'onere e l'onore dello sviluppo di questo nuovo spin-off è caduto su Fatshark, studio celebre per aver creato War of the Roses, Lead and Gold e Bionic Commando: Rearmed 2.
I ragazzi svedesi hanno deciso di differenziare questo spin-off dal resto della serie in ogni modo. I fan di Dead Island faticheranno a riconoscere gli elementi tipici del gioco: ci sono gli zombie e i paesaggi tropicali, ma mancano del tutto l'azione e soprattutto la cooperazione con altri giocatori.
"Deep Silver vuole abbandonare le stragi di non morti a favore di un approccio più ragionato"
Escape Dead Island è infatti studiato come un'esperienza in solitaria, disegnata intorno ad una storia che dovrebbe rivelare diversi dettagli dietro l'epidemia di non morti, attraverso una narrazione non lineare che alternerà scene di temporanea follia e dejà-vu a momenti più lucidi, nei quali dovrete esplorare l'isola alla scoperta dei tanti misteri celati.
Le fasi di gioco mostrate all'E3 avevano evidenziato una struttura di gioco molto diversa da quella che ci si aspetterebbe, dato che bisognava fare affidamento più sulle proprie abilità di sopravvivenza e capacità stealth che sulla forza bruta.
Essendo armati solo di un cacciavite l'unico modo di sopravvivere era quello di scivolare alle spalle degli zombie e colpirli di soppiatto. Un approccio diametralmente opposto da quello dei vari Dead Island, nei quali massacrare gli zombie è un piacere continuo.
Curiosamente però, la demo da noi provata presso gli uffici milanesi di Koch Media ha messo in mostra molti più elementi in comune con il passato di quanti preventivato. Durante il 12° capitolo, infatti, Cliff non sarà più disarmato, anzi, aveva recuperato diversi utili oggetti grazie ai quali poter aggirarsi con più sicurezza nell'isola.
"Nonostante le tante ambientazioni attraversate, in questa demo il gioco è sembrato piuttosto lineare"
Tra questi vi è un'enorme scure che ci ha ricordato per dimensioni e linee la goliardia di alcune armi di Dead Rising. La nostra missione ci chiedeva di raggiungere un eliporto dove il padre di Cliff sarebbe arrivato per portarci in salvo.
Nonostante le tante ambientazioni attraversate, in questa demo il gioco è sembrato piuttosto lineare, con un unico percorso da seguire. Inizialmente attraverso un cantiere abbandonato, poi in alcuni angusti cunicoli ed infine lungo una paradisiaca spiaggia infestata da non morti e container precipitati da un velivolo di soccorso.
La strada da seguire, però, non sarà agevole e Cliff dovrà trovare la via attraverso grotte buie, arrampicandosi su strutture abbandonate o ripide scogliere grazie ad una sorta di rampino. Il protagonista sarà dotato anche di una macchina fotografica grazie alla quale raccogliere le prove di quello che sta succedendo sull'isola, in modo da allertare i governi del mondo di questo disastro.
Come dicevamo, però, il nostro passo non è stato infermo e spaventato come ci saremmo aspettati dopo il reveal dell'E3, ma abbiamo proceduto in maniera piuttosto spedita, affettando gli zombie come se non ci fosse un domani grazie all'enorme ascia. Questo modo di procedere, unito allo stile grafico molto colorato e un modo di narrare gli eventi piuttosto ironico hanno riavvicinato il gioco ai canoni della serie di Deep Silver.
Quale sia realmente il taglio dato da Fatshark al suo gioco ancora non lo sappiamo, l'unica cosa di cui siamo sicuri è che quest'ultima declinazione è decisamente più riconoscibile da parte dei tanti fan di Dead Island, magari già spiazzati dei colori pastello e il tratto fumettoso del gioco. Questo è decisamente riuscito e piacevole, ma sicuramente poco utilizzato in un prodotto a tema zombie.
C'è da aggiungere, però, che il codice da noi provato era molto primitivo e che quindi gli sviluppatori hanno tutto il tempo per modificare o addirittura stravolgere il loro gioco, previsto per questo autunno ad un prezzo budget.