Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl - review
Il capitolo ideale per avvicinarsi alla serie.
Sono passati pochi mesi da quando abbiamo recensito Etrian Odyssey 4: Legends of the Titan, recentissimo episodio per Nintendo 3DS della celebre serie di JRPG in prima persona made in Atlus. In quell'occasione spendemmo parole di miele nei confronti di un titolo che, in un mercato sempre più morbido e accondiscendente verso gli utenti, non si faceva problemi a proporre una sfida tosta e avvincente come non mai.
Il fatto che la saga di Etrian Odyssey non sia mai stata adatta a tutti è noto, così come è di dominio pubblico il suo disinteresse quasi totale all'idea di raccontare una storia avente il giocatore e i suoi avatar virtuali nel ruolo dei protagonisti.
Da quando venne creata tanti anni fa, la serie di Etrian Odyssey ha sempre permesso agli utenti di creare party composti da personaggi realizzati da zero attraverso un semplice editor, per poi esplorare complessi dungeon alla ricerca di oggetti, tesori e degli obiettivi delle quest.
Nella maggior parte dei casi la storia di fondo veniva scoperta gradualmente, ma il ruolo del giocatore era sempre marginale e, di fatto, le vicende narrate venivano sempre vissute come semplici spettatori con ben poca voce in capitolo.
In Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl, per la prima volta, Atlus ha deciso di adottare un approccio molto simile a quello dei JRPG tradizionali. In questo remake del primo episodio della serie, infatti, l'utente ha la possibilità di vestire i panni di un personaggio predefinito (un Highlander) e di incontrare gli altri membri del party nel corso della storia come accade in qualsiasi Final Fantasy o Tales Of.
"Atlus ha deciso di adottare un approccio molto simile a quello dei JRPG tradizionali"
Questo ha permesso agli sviluppatori di scrivere una storia (non particolarmente originale, a dire il vero) e di caratterizzare ogni personaggio in essa presente, aggiungendo dialoghi coinvolgenti a una formula da sempre basata solo sul gameplay nudo e crudo.
L'idea è interessante e anche se il nuovo approccio a volte va a cozzare con alcune dinamiche classiche della serie (difficile non sentire la mancanza della creazione di party completamente personalizzati con cui sperimentare e mettersi alla prova) mette a disposizione dei giocatori un gradevole ibrido tra i JRPG tutto spettacolo e narrazione e la tradizionale sfida vecchia scuola tipica di Etrian Odyssey.
Tutto questo, naturalmente, è sostenuto dai pilastri su cui da anni poggia la saga: il level design, l'aspetto delle creature e il sistema di combattimento. Nonostante le modifiche al comparto narrativo, The Millennium Girl dimostra di essere in tutto e per tutto un esponente della saga grazie a un sistema di combattimento basilare ma spietato, che trasforma ogni battaglia, perfino con le creature apparentemente inoffensive, in vere e proprie sfide all'ultimo sangue.
Gli scontri con i boss, in particolare, richiedono di sfruttare con maestria tutte le carte a propria disposizione tra abilità, oggetti e le nuovissime rune che, una volta equipaggiate, permettono di sfruttare poteri specifici di alcuni mostri del gioco.
"Gli scontri con i boss richiedono di sfruttare con maestria tutte le carte a disposizione"
Come da tradizione, quindi, anche in The Millennium Girl nessuna battaglia è vinta in partenza ed è sempre necessario scendere in campo dimostrando di essere pronti a tener testa a creature davvero spietate.
Rispetto a Etrian Odyssey IV, tuttavia, le differenze non si esauriscono all'aggiunta delle rune o al nuovo impianto narrativo. In Etrian Odyssey Untold, infatti, è stata inserita una barra che permette, una volta riempita, di potenziale i propri attacchi per un breve lasso di tempo. A questo si vanno ad aggiungere diversi elementi utili a rendere l'esperienza più fluida e accessibile.
Rispetto al capitolo uscito meno di un anno fa, per esempio, è ora possibile scegliere se abilitare un'utile opzione di auto-mapping, che in sostanza disegna automaticamente la mappa dei dungeon nello schermo inferiore della console. Disattivando l'opzione si torna a quanto già visto in Etrian Odyssey IV, dettaglio che sicuramente farà piacere ai giocatori più hardcore.
Quegli stessi giocatori saranno lieti di sapere che, qualora non si avesse intenzione di provare il nuovo sistema narrativo, è comunque possibile abilitare la narrazione tradizionale, che in sostanza elimina il party predefinito in favore di una compagnia interamente creata dall'utente.
"Si può provare il nuovo sistema narrativo ma anche abilitare la narrazione tradizionale"
Personalmente, però, non possiamo che consigliare di dare fiducia al nuovo approccio scelto da Atlus, se non altro per apprezzare gli ottimi sforzi tecnici e stilistici fatti dal team.
Affrontando l'avventura con il nuovo sistema, infatti, è possibile godersi dialoghi ben scritti e spesso doppiati, oltre ad apprezzare le lodevoli sequenze animate create appositamente per le scene più importanti della storia.
Di sicuro seguendo la trama si perde il gusto di esplorare liberamente il mondo di gioco, elemento che caratterizzava gli altri capitoli di Etrian Odyssey. Ogni approccio vanta pregi e difetti facilmente identificabili, ma il fatto che gli sviluppatori abbiano lasciato agli utenti la possibilità di scegliere che tipo di esperienza vivere rende superflua qualsiasi tipo di diatriba.
Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl non solo è un ottimo remake del primo capitolo della saga, ma rappresenta l'episodio ideale per avvicinarsi a questo godibilissimo franchise Atlus. Le novità inserite dagli sviluppatori permettono di creare l'esperienza perfetta semplicemente attivando o disattivando alcune opzioni, dettaglio davvero prezioso per un gioco portatile di questo tipo.
Se siete alla ricerca di un JRPG in prima persona su cui investire un gran numero di ore questa è la scelta ideale, che vi consigliamo con grande entusiasmo.