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Eurogamer Italia Best of E3 2009

I titoli più intriganti e discussi della fiera.

Certo è che la fiera losangelina ha riservato molte sorprese, alcune delle quali ancora non annunciate ma che ci hanno lasciato di stucco. Di queste leggerete più avanti su Eurogamer.it, si tratta di bombe veramente molto molto pesanti. Se invece tra un video e un hands-on, volete sapere tutto ciò che è successo dietro le quinte, potete sempre dare un'occhiata diario di viaggio dall'E3, finalmente sistemato dopo alcuni piccoli problemi tecnici del sito, fixati prontamente dal nostro team. Ma è già tempo di tornare a parlare di giochi...

I titoli più interessanti dell'E3 2009

New Super Mario Bros. Wii:

Si passa dal DS al Wii, con un'agilità degna del baffuto protagonista e tutta la follia del mondo Nintendo. New Super Mario Bros. approda sulla console domestica senza perdere il suo smalto, ma arricchito di feature forse non troppo entusiasmanti. Il Multiplayer non ci ha propriamente convinti, ma grazie a Dio (o a Miyamoto? Per alcuni è uguale..) la giocabilità è la stessa di sempre. Confidiamo comunque su un'ulteriore profondità del codice finale.

Modern Warfare 2:

Infinity Ward si prepara a stupirci ancora una volta con una mirabile rappresentazione della guerra moderna. Registicamente collaudato e limato in ogni minima asperità, Modern Warfare 2 sarà probabilmente uno dei titoli più attesi dagli appassionati di sparatutto in soggettiva. L'intreccio ci vedrà ancora una volta nelle trincee di scenari fantapolitici, con una modalità in singolo scriptata a dovere e una componente multiplayer che movimenterà all'infinito le nottate di tutti i drogati del gioco online. Storia di un successo annunciato.

God of War III:

Potrei deliziarvi con un lessico forbito e descrivervi con elegante compostezza l'enorme emozione che mi ha dato testare God of War, ma a volte essere diretti è la cosa migliore. Quindi posso solo dirvi che Kratos si appresta a spaccare culi come mai è accaduto di vedere in un videogioco. La sua furia sarà inarrestabile, così come il fiume di sangue che sgorgherà dai corpi dilaniati dei nemici. Un must-buy per tutti i possessori di PS3. Per tutti gli altri, un motivo più che valido per comperarne una.

Dante's Inferno:

Presentazione sbalorditiva a porte chiuse. Puro splatter in barba all'intramontabile opera del Divin Poeta. Dante's Inferno rimanda inevitabilmente al God of War citato prima, ma dimostra ugualmente una fortissima personalità e un gameplay collaudato ed estremamente coinvolgente. Nessun approccio inedito al genere, ma il design di personaggi e location potrebbe risedere a lungo tra i vostri più cari ricordi videoludici. Pollice su per EA in attesa del gioco completo.

Bayonetta:

La versione femminile di Dante? Sì, ci può anche stare, ma alla prova dei fatti la nostra cara Bayonetta si è inaspettatamente rivelata ancor più intrigante di quanto non apparisse prima. Tutto è esagerato in questo gioco, dalle improbabili fatality eseguite utilizzando la fluente chioma alle infuocate sparatorie tra una spaccata e l'altra. Grande personalità e gameplay rigorosamente hardcore: roba da far sanguinare le dita sul joypad... Gli spunti originali non mancano di certo. Quello sbruffone dell'acchiappademoni farebbe bene a guardarsi le spalle da oggi in poi.

Assassin's Creed II:

Altair cede il posto ad Ezio Auditore. Ubisoft confeziona un trailer a regola d'arte e riesce per l'ennesima volta ad incantare il pubblico dell'E3 con una entusiasmante dismotrazione giocata. Assassin's Creed II sembra aver imparato degli errori impredonabili del suo predecessore, ma solo una prova sul codice definitivo potrà svelarci l'arcano. Al momento, il progetto continua comunque a solleticare la nostra curiosità e non vediamo l'ora di proporvi un nuovo hands-on ancor più approfondito. I canali di Venezia potrebbero presto tingersi del sangue dei nostri nemici...

Splinter Cell: Conviction:

Per la serie "A volte ritornano". Sam Fisher è vivo e vegeto, gente. E sembra persino in gran forma. Questi anni di latitanza avevano fatto temere il peggio e l'omertà di Ubisoft appariva un segnale quanto meno preoccupante. Splinter Cell: Conviction ha invece convinto l'intera platea, con un protagonista mutato e provato dalla sofferenza ma ancora capace di affrontare i nemici con l'implacabilità che lo hanno sempre contraddistinto. La serie sembra acquisire una discreta componente action, mentre l'interazione con gli ambienti e le splendide sequenze stealth mantengono inalterato il fascino della serie. Ben tornato, Sam.

Sorpresa E3 2009

Milo:

Finalmente svelato il misterioso progetto di Peter Molyneux. Un bambino capace di interagire con voi da quell'aliena dimensione oltre lo schermo. Intuizione tanto geniale quanto ricca di possibilità. Smaltito lo sbigottimento inziale la domanda sorge spontanea: funzionerà? Ancora presto per dirlo. La presentazione sul palco dell'E3 è stata sicuramente di grande impatto, ma è solo ragionandoci a mente fredda che cominciano a sorgere significativi dubbi sulle effettive applicazioni in campo videoludico. L'accostamento al Tamagotchi, benché ingeneroso, appare nonostante tutto condivisibile. Una cosa è certa: è l'ambizione di gente come Molyneux che segna, nella storia, il raggiungimento di traguardi impossibili. Qualunque cosa ne venga fuori, noi continueremo ad ammirarne il coraggio e lo spirito rivoluzionario. Siamo con te, Peter.

Delusione E3 2009

Brutal Legend:

Siete sorpresi di trovare qui l'ennesima fatica di Tim Schafer? Be', lo siamo anche noi, soprattutto dopo aver testato con mano la versione dimostrativa presente in fiera. Intendiamoci: Brutal Legend non è affatto un brutto gioco. I dialoghi sono esilaranti così come gran parte delle situazioni affrontate al duro ritmo del metal. Il problema è che, a livello di gameplay, non sembra esserci nulla del genio del suo creatore. I combattimenti a suon di chitarrate e cazzotti in faccia sono discretamente sollazanti, ma non possono minimamente competere con la pantagruelica uber-violenza manifesta nei titoli citati sopra. La realizzazione tecnica, inoltre, lascia seriamente a desiderare. Il gioco è quindi nettamente al di sotto delle nostre inziali aspettative, ma prima di pronunciare un giudizio assoluto non ci resta che attendere i prossimi sviluppi. Nel frattempo, l'unica cosa da fare è tenere le dita incrociate e sperare che Brutal Legend abbia una sorte migliore di quella riservata all'ottimo Psychonauts.

Prima di concludere, non possiamo che dedicare una menzione d'onore a titoli quali Scribblenauts, The Last Guardian, Alan Wake e Heavy Rain, ciascuno meritevole di attenzione (anche se per motivi diversi), e di cui discuteremo con calma nei prossimi giorni con relativi hands-on. Continuate a seguirci, abbiamo ancora tanta roba in cantiere per voi.