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Eurogamer Top 5 - Edizione di Natale

I cinque regali che non vorreste mai ricevere...

Ed eccoci arrivati a Natale, il momento in cui molti di noi vorrebbero essere in Giappone per comprarsi una PS Vita, e in cui finalmente riceveranno la console HD che tanto aspettavano... per poi ritrovarsi a sbavare dopo neanche sei mesi sulla prossima generazione.

Natale però è anche il giorno in cui dobbiamo sfoggiare il nostro miglior sorriso di circostanza di fronte a maglioni di lana che toglierebbero punti fascino perfino a Brad Pitt, l'ennesimo paio di sciarpa e guanti che non usate perché non funziona col touch screen o la ventesima chiavetta USB da un giga, inutile con i vostri file video MKV, per non parlare di collanine, cornici, tazzine e altra robaccia che finirà per riempire il vostro sgabuzzino.

Quello che voglio dimostrarvi oggi è che potrebbe andarvi peggio, e che quando la vostra passione per la tecnologia si mescola con l'innato istinto di fare regali di merda posseduto da alcune persone, non c'è sorriso di circostanza che tenga.

Il sonno del buon gusto genera mostri, e i peggiori li potete trovare qui. Benvenuti alla Eurogamer Top Five, in edizione natalizia!

Il mouse buffo

Chiunque abbia fama di essere "quello sempre al PC" prima o poi si è ritrovato a scartare un pacco che conteneva il mouse buffo.

E non parlo di mostri pseudo tech come il Cyberman ma di normalissimi mouse da due soldi che riprendono oggetti di tutti i giorni.

Credeteci o meno, è un mouse.

Possono essere fatti a forma di macchina, di hamburger, di testa di Hello Kitty, di freccia del mouse (ah ah ah, la metaironia) o in qualunque altro modo, ma tutti avranno in comune una caratteristica: sono incubi di ergonomia capaci di farvi venire il tunnel carpale anche solo a guardarli.

Ricordo che quand'ero piccolo, ed ero in fissa per i Chicago Bulls, mi regalarono un mouse a forma di palla da basket che doveva essere uscito direttamente dall'incubo di un osteopata. Dovetti smettere di usarlo dopo neanche un mese altrimenti i dolori sempre più forti alla parte destra del corpo mi avrebbero fatto diventare il più giovane cosplayer al mondo di Stephen Hawking.

E quando avrete finalmente relegato il mouse sul fondo della vostra cassettiera, insieme ai vecchi cavi seriali, una copia di Hi-Octane dei Bullfrog e quel banco di RAM da 256 mega che non siete mai riusciti a rivendere, state pur certi che chi ve lo ha donato passerà da casa vostra e vi chiederà: "Ma non lo usi più il mouse che ti ho regalato lo scorso Natale?"

Ed è a questo punto che potrete assalirlo col vostro tutore da polso, dove avrete provveduto a montare tre lame in stile Wolverine.

Speaker a forma di animale ballerino

Se il vostro obbiettivo è di essere invitati anche il prossimo Natale, evitate di regalare uno di questi imbarazzanti arnesi. Se invece volete terrorizzare le persone intorno a voi con la versione robotizzata di un cane colto da convulsioni mentre ascolta un pezzo dei Carcass, ecco quello che fa per voi!

Tenero se immobile, orribile se in movimento.

Non so che idea di "ballo" avesse in mente chi lo ha progettato ma il modo in cui si muove, più che quello di un cagnolino felice che scodinzola a ritmo di musica, sembra una bestia sciancata che chiede soltanto di poter raggiungere il paradiso dei gadget progettati male grazie a una pietosa pallottola nel cranio.

E quando cerca di muoversi più velocemente? Una persona sulla sedia elettrica si agita meno ed è probabilmente una visione più rilassante di questo coso peloso che sembra sempre in procinto di cadere in terra sotto un attacco epilettico.

L'unico utilizzo utile che posso immaginare è quello di regalarlo al figlio del vostro amico, quello che ogni volta che andate a casa sua insiste per giocare con voi e farvi puntualmente un mazzo così.

Piccolo bastardo, ti piacciono i videogiochi? Beh, avrai tutto il tempo che vuoi per farlo durante la notte, quando i tuoi incubi popolati di cani robot che ti mangiano vivo non ti faranno dormire.

Non mi credete? Allora ve la siete cercata, guardatevi questo video e dite addio alle notti tranquille.

Palla natalizia con cornice digitale

In generale, considero le cornici digitali uno di quei bisogni inventati ad arte dei quali il primo mondo non aveva veramente bisogno.

Le palle con la neve dentro hanno più dignità.

Già le macchine fotografiche digitali ci hanno tolto il piacere e il brivido dello scatto, dell'idea fisica di una foto da far passare di mano in mano o da conservare in un album: vogliamo anche privarci del gusto di conservare in una vera cornice le poche foto che stampiamo?

Ma visto che al peggio non c'è mai fine, perché non unire l'inutile al patetico? Perché non creare un gadget talmente stucchevole che perfino vostra nonna, quella che in salotto ha il piatto commemorativo della Principessa Diana, vi manderebbe affanculo?

Semplice, perché il Natale ha le sue regole, e l'unica cosa kitsch che si può regalare in questo periodo è un maglione con le renne o l'ennesimo CD di canzoni natalizie di Michael Bublè. Oltretutto l'affermazione "aspetta a fare l'albero che sto mettendo la foto dei nipotini sulla palla" suonerebbe terribilmente imbarazzante anche se qualora festeggiaste il Natale nella Playboy Mansion.

TwitterPeek

Immaginate un'automobile in grado di portarvi soltanto in un posto, in cui i sedili sono scomodi, l'autista ha mangiato fagioli al chili la sera prima e dove siete costretti ad ascoltare musica in stile Bollywood per tutto il tragitto. Quell'automobile è Twitterpeek, un dispositivo mobile che costa circa 200 dollari e che è in grado di fare una sola cosa: twittare.

Utile come un gelato al gusto di sudore...

Twittare male, per la precisione, visto che vi permette di vedere gli ultimi tre tweet e solo parzialmente.

TwitterPeek è l'evidente frutto di un reparto ricerca e sviluppo in cui gran parte dei fondi sono stati dirottati in canne e festini, o in cui qualcuno non ha resistito a una bionda che ha detto "se vuoi un servizietto dopo l'orario d'ufficio, devi sviluppare questa geniale idea che ho avuto".

Seriamente: come hanno potuto pensare che un affare del genere avesse anche solo una chance di successo? Perfino lo storico Nokia 3310 potrebbe interagire via SMS con Twitter, e se ti piace questo social network quasi certamente hai un cellulare con cui utilizzarlo. In quale universo parallelo dovrei spendere 200 dollari su un TwitterPeek e non su un dispositivo dotato di mirabolanti funzioni come, ad esempio, le telefonate?

È un'idea così insulsa che il solo scriverne mi fa perdere neuroni a tutto spiano: perché non creiamo direttamente una specie di bat-cintura con un dispositivo per Facebook, uno per Twitter, uno per telefonare, e uno per scattare le foto?

La manocustodia per iPhone

Conoscevo un tizio che andava in giro per le fogne con una katana a cercare di affettare i ratti, ma in confronto al giapponese medio sembra la persona più equilibrata della terra.

Giappone: produttori ufficiali del 95% delle peggiori cose al mondo.

Il Giappone, un paese fantastico, un paese in cui un uomo può sposare un personaggio del 3DS , uscire a cena con un cuscino con su stampata una ragazza, dov'è assolutamente normale leggere un fumetto porno (anzi, hentai) in metropolitana, ma dove i film hard sono censurati coi quadrettoni e dove ogni occasione è buona per sublimare la cosa che più spaventa il popolo giapponese. Godzilla? No, il contatto umano.

Come altrimenti spiegare l'invenzione di una custodia che vi fa impugnare l'iPhone come se foste mano nella mano con una ragazza? Vi sembra tutto sommato solo una stramberia accettabile, qualcosa che comprereste per farvi quattro risate? E allora come la mettiamo se vi dico che esiste anche la versione che replica la mano di un bambino?

Questa "manocustodia" è perfetta se volete far scendere sulla vostra serata di Natale il silenzio imbarazzato che normalmente viene riservato alle flatulenze di vostra nonna quando si addormenta sul divano, o allo zio che alza il gomito e comincia a raccontare barzellette sporche o ricorda quella volta nel '68 in cui si faceva le canne.

Se ve lo ritrovate sotto l'albero di Natale mi spiace, ma ho una brutta notizia per voi: siete ritenuti delle persone così imbarazzanti e socialmente disadattate che vedervi in giro col telefono attaccato a una mano amputata può essere considerato solo che un miglioramento.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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