Ever Oasis - recensione
La battaglia all'effetto serra in salsa JRPG.
Ever Oasis è una brillante, piacevole e tenue allegoria; una fiaba, dai toni infantili e semplicistici, che, tuttavia, non lesina su tematiche assolutamente attuali, d'impatto, che pretendono, da parte dell'utente, una netta presa di posizione.
L'intera epopea del coraggioso Tethu, del resto, la si potrebbe interpretare come una strenua ed estenuante lotta contro l'effetto serra, contro la lenta e progressiva desertificazione del nostro amato pianeta. Non c'è spazio per inquinamento, smog e sostante nocive rilasciate nell'atmosfera, naturalmente, né ci si ritrova nei panni di un'attivista impegnato in una battaglia, pacifica s'intende, per la salvaguardia dell'ecosistema. Il Caos, entità che si attualizza in una serie di creature minacciose e fameliche, un po' come il Nulla de La Storia Infinita, sta distruggendo un'oasi dopo l'altra, tramutando le rigogliose e ristoratrici zone verdeggianti, in cumuli di sabbia in cui non può più crescere né prosperare alcunché.
La serena e piacevole vita del nostro viene sconvolta per sempre quando una delle sopracitate creature attacca l'avamposto in cui vive insieme al fratello, il quale, per salvarlo, si sacrifica utilizzando i suoi poteri magici per trasportarlo istantaneamente altrove. Qui, Tethu farà la conoscenza di Esna, spirito dell'acqua con cui darà vita ad un'oasi tutta sua, nuova roccaforte contro il Caos in cui accogliere chiunque sia in cerca di rifugio, nonché base operativa da cui far partire le ricerche del fratello disperso.
Ever Oasis è figlio d'arte. Lo si percepisce dalla trama priva di roboanti colpi di scena, ma piacevole e ricca di spunti; dall'art design azzeccatissimo, mai banale, capace di rileggere alcuni cliché del genere. Il tocco di Koichi Ishii, game designer nipponico a lavoro su Mana, Final Fantasy e The Legend of Zelda, si ravvisa nella ripresa di alcune meccaniche di gameplay, oltre che, per l'appunto, in un certo modo di trattare la storia e di introdurre i personaggi principali. Yoshinori Shizuma, dal canto suo, da abile mangaka qual è, ha dato vita ad alcune creature, su tutti i tenerissimi Pingufi, che caratterizzano magistralmente un mondo immaginifico quanto mai vivo e vibrante.
Artisticamente Ever Oasis è apprezzabilissimo, a patto di scendere a compromessi con un'intrigante fiaba che accenna ad una morale, a tematiche, ad un senso di fondo che non esplicita, né esplora mai completamente. Più di ogni altra cosa, soddisfa e convince il casting di protagonisti tirati in ballo. Tutt'altro che banali, sprigionano una personalità tuttotondo sia durante i dialoghi, sia grazie al ricercatissimo character design.
Dove il titolo lascia lievemente a desiderare è nel gameplay, purtroppo ripetitivo sul lungo periodo, nonostante si basi su una riuscita commistione tra meccaniche ereditate dal genere dei gestionali ed altre prese in prestito dagli action-RPG. Gestire un'oasi significa provvedere, innanzitutto, alla felicità e al benessere dei suoi abitanti. Un po' come nel vecchissimo Dark Cloud dovrete esaudire i desideri dei cittadini, preoccupandovi di non fargli mancare ciò di cui hanno bisogno.
Le richieste, spesso e volentieri, si tradurranno nella necessità di abbandonare il campo base per scovare risorse e materie prime all'interno dei pericolosi dungeon che troverete sparsi nella mappa.
Accompagnati da altri tre avventurieri, che pescherete nella sempre più lunga lista di eroi disponibili e arruolabili, in queste sessioni dovrete combattere (deboli) nemici sfruttando un combat system tutt'altro che profondo, fondamentalmente basato su soli tre pulsanti d'attacco più uno per la schivata, oltre che risolvere semplici enigmi sfruttando le abilità speciali di ciascun combattente.
A volte basterà fare affidamento sulla pala di un membro del team per eliminare un ostacolo, altre si tratterà di attivare qualche meccanismo utilizzando il boomerang. In ogni caso non si tratterà mai di qualcosa di estremamente complesso, nonostante in certi casi vi toccherà cercare un punto di respawn per sostituire un avventuriero con un altro, l'unico capace di rimuovere l'ingombro di turno che sbarra la strada al gruppo.
Sebbene sulla carta l'esperienza offerta sembri immediata e varia al punto giusto, grazie soprattutto alla scelta dei designer di soppiantare i classici incontri casuali, con nemici sempre ben visibili sulla mappa, al gameplay manca quella profondità necessaria per tenere vivo l'interesse del videogiocatore lungo tutta la durata dell'epopea.
Le fasi gestionali tradiscono fin troppo presto tutti i limiti del caso, dovuti per lo più all'impossibilità di personalizzare in qualche modo la conformità l'architettura dell'oasi, oltre che di intervenire più sensibilmente sul tipo e sulla crescita delle varie attività commerciali che via via che apriranno nell'avamposto. I combattimenti, dal canto loro, salvo qualche raro scontro con i boss, si risolveranno quasi tutti allo stesso modo, visto anche il risibile livello di difficoltà di fondo.
Alla lunga, come dicevamo, il tutto diventa fin troppo ripetitivo, prigionieri di una routine, quella che vi vedrà impegnati a cercare le risorse richieste dagli abitanti all'interno di un dungeon, infrangibile e immodificabile.
Ever Oasis è un interessante RPG con ambizioni da gestionale artisticamente validissimo, purtroppo penalizzato da un gameplay non troppo profondo. Non mancano le motivazioni per giungere sino ai titoli di coda, grazie ad una trama intrigante quanto basta, ma non è da escludere che i videogiocatori più smaliziati potrebbero scoraggiarsi e perdere interesse dopo l'ennesima quest portata a termine tra uno sbadiglio e l'altro.
Gioco consigliato insomma, soprattutto per gli innegabili meriti artistici, ma a patto di scendere a compromessi con meccaniche di gioco non proprio raffinate.