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Evolve - prova

In viaggio a Londra per scoprire il futuro del multiplayer.

Londra - "Questi ragazzi sono davvero intelligenti. Sono il team dietro a Left 4 Dead, un gioco divertente. Ma questo è eccezionale. Non vedo l'ora di dirvi di che si tratta. La gente andrà fuori di testa. È il gioco col design meglio concepito dall'inizio che abbia mai visto". Così, nel maggio del 2011, un eccitatissimo Danny Bilson commentava l'acquisizione dei diritti alla pubblicazione del nuovo gioco dei Turtle Rock Studios, le menti dietro a Counter-Strike: Condition Zero e, soprattutto, i due capitoli di L4D.

Comprensibile allora l'hype del patron di THQ, uomo visionario e ambizioso, forse troppo, e pertanto imputato numero uno degli eventi che hanno portato la sua società a dichiarare bancarotta. Un evento questo che ha visto gli altri publisher alzarsi in volo e volteggiare sul corpo agonizzante dell'editore americano, la cui gestione nel frattempo era passata a Jason Rubin. Il quale però, nonostante l'innegabile impegno, s'è trovato costretto ad alzare bandiera bianca nel dicembre del 2012, impossibilitato a onorare un prestito da 50 milioni di dollari della banca Wells Fargo.

Ecco allora gli avvoltoi di cui sopra scendere sul cadavere di THQ, e strappare dalla sua carcassa succosi brandelli quali Company of Heroes e Warhammer 40.000 (SEGA), Metro Last Light (Deep Silver), Homefront (Crytek) e South Park: The Stick of Truth (Ubisoft). Senza dimenticare Nordic Games, riuscita inaspettatamente ad accaparrarsi licenze quali Darksiders, Homeworld, Red Faction e Destroy All Humans!. 2K Games non è stata a guardare, acquisendo la serie WWE e soprattutto Evolve, quest'ultimo alla non modica cifra di 10,8 milioni di dollari.

Eccoli qui Val, Markov, Griffin e Hank, i quattro Cacciatori pronti a dare la caccia al Goliath.

Tutto ciò per spiegarvi che il gioco di cui ci accingiamo a parlare ha avuto una storia piuttosto travagliata, al punto che il suo nome è stato divulgato non a mezzo comunicato stampa ma dai libri contabili che THQ ha dovuto portare in tribunale. In essi peraltro si definiva il gioco come un "coop multiplayer action game", il che calza a pennello con quanto abbiamo visto in quel di Londra in occasione dell'evento stampa organizzato per il primo giro di anteprime.

"Sentivamo che c'era ancora molto da esplorare dopo Left 4 Dead", ha esordito Phil Robb, fondatore e Art Director dei Turtle Rock. E la risposta a queste sensazioni prende la forma di uno shooter cooperativo 4 vs 1, in cui una squadra di umani se la deve vedere contro un temibile mostro. Potrebbe sembrare un cambiamento di poco conto rispetto a Left 4 Dead, dove quattro persone cercavano di sopravvivere ad orde di zombie grazie al gioco di squadra. Ma se in quel caso il nemico era gestito dall'intelligenza artificiale, in Evolve anche il mostro sarà mosso da una persona in carne e ossa, coi pro e i contro che ne possono derivare.

Un discorso, questo, che vale anche per i quattro player impegnati ad abbattere l'abominio di turno, non appena si scopre che le differenze tra loro vanno ben oltre l'aspetto esteriore, come invece accadeva in L4D. Il team di Cacciatori si suddividerà infatti in quattro classi e i primi quattro protagonisti a essere stati presentati sono Griffin (Trapper), Val (Medic), Markov (Assault) e Hank (Support). Ognuno ha delle armi distintive e delle abilità da mettere al servizio del party: vediamole insieme.

Evolve si mostra nello 'Stalker trailer' in Italiano!

La classe che probabilmente tutti vorranno giocare sarà quella dell'Assaltatore, il DPSer del gruppo. E visto che la sua preoccupazione principale è fare danno, è dotato di una Lightning Gun da usarsi a distanza ravvicinata e di un fucile da assalto per il lungo raggio. Più interessanti le Arc Mine, delle mine che fanno davvero tanto danno, utilissime se ci si trova a combattere in spazi ristretti; lo scudo personale sarà poi vitale quando verremo attaccati dal mostro e colui che sta giocando la classe di supporto è impegnato a fare altro.

Già, perché scegliendo la classe Support avremo proprio una Shield Gun con cui proteggere i nostri alleati che siano sotto l'attacco del mostro. Inutile dire quanto trovare uno bravo in questo ruolo sia vitale per la sopravvivenza del party. Anche perché a propria disposizione il Support avrà pure un Cloacking Device, col quale rendere invisibile se stesso e gli alleati entro una piccola area. L'utilità? Non solo quella di occultarsi al nemico ma anche di rianimare i compagni caduti senza che il mostro ci veda. Qualora non ci fosse nessuno da proteggere o da riportare in vita, il Support potrà invece distrarsi con del sano DPS grazie all'Orbital Barrage (che farà piovere dal cielo dei missili entro un'area da noi indicata) e al Laser Cutter, un'arma a medio raggio.

Altrettanto utile è ovviamente la classe del Medic. Nel corso della nostra prova abbiamo infatti usato quattro armi molto interessanti: la prima è la Medgun, per curare direttamente gli altri membri del party. Ancora più utile è l'Healing Burst, una cura ad area (ma a corto raggio) per tutto il party. Ma il curatore può fare anche altre due cose: una è usare l'Anti-Material Rifle, un fucile da cecchino che perfora la corazza del mostro evidenziando un punto debole sul quale poi possono accanirsi gli altri. L'altra è sparare al mostro con un Tranquillizer Rifle, che sembra preso di peso dallo spellbook dell'Hunter di WoW, con cui indebolire e rallentare la bestiaccia.

Tra le quattro skill del Goliath c'è anche quella che lo vede sputare fuoco come un drago: non male!

Che però, in mezzo all'intricata giungla tropicale nella quale ci siamo trovati a combattere, andava pur trovata. Ecco allora entrare in scena il Trapper, il cui obiettivo è proprio scovare e catturare il mostro. La prima cosa da fare è piantare nel terreno dei Sound Spike, dei rilevatori di movimento che permettono al gruppo di trovare la bestia sulla mappa. Una volta individuata, meglio usare la Mobile Arena, una cupola portatile che per un breve periodo di tempo la intrappola in una piccola area. Esaurito il suo effetto, si consiglia di usare la Harpoon Gun, che arpiona il bersaglio evitando che se ne vada troppo in giro. E se rimane qualche secondo libero si può usare anche una mitragliatrice, per fare del danno aggiuntivo.

"Il Goliath è un incrocio tra King Kong e Godzilla"

Descritti i Cacciatori, è ora di parlare del mostro. Quello col quale abbiamo potuto giocare è il Goliath, un incrocio tra King Kong e Godzilla, imponente e forte. I suoi attacchi sono principalmente corpo a corpo ma può anche sputare fiamme e scagliare pesantissimi macigni. Come suggerisce il nome del gioco, la sua prerogativa è di evolversi lungo tre stadi. Al primo livello è facilmente affrontabile, al secondo è un osso duro, al terzo e ultimo è ferocemente pericoloso. Merito del fatto che all'inizio si potrà scegliere tra due delle quattro abilità disponibili, e che a ogni livello se ne sbloccherà un'altra.

Già, ma in base a cosa cresce il mostro? Lo fa da solo col passare del tempo ma di tempo Evolve ne dà poco, quindi il modo più veloce per farlo è mangiare gli animali che si trovano sparsi per la mappa. Alcuni di questi possono anche esserci letali, se affrontati ai livelli più bassi, quindi attenzione a non essere ingordi da subito. Comunque, mano a mano che ci riempiremo lo stomaco vedremo aumentare una barra di completamento, terminata la quale saremo pronti a evolverci allo stadio successivo.

Durante questa fase ci imbozzoleremo come fossimo delle farfalle pronte a uscire dalla crisalide e questa è una fase delicatissima, visto che saremo inermi per degli interminabili secondi e anche molto più vulnerabili ai colpi dei nemici. Sarà quindi importante pianificare con attenzione dove e quando evolverci, per evitare di trovarci addosso i Cacciatori nel momento meno opportuno.

"Sarà importante pianificare con attenzione dove e quando evolverci"

Il mostro vince la partita se sopravvive 20 minuti oppure se raggiunge il terzo livello e distrugge dei generatori che appaiono nella mappa. Così facendo, quantomeno stando a quanto abbiamo provato, si disattivano delle barriere protettive che proteggono dei civili e basta che il mostro li uccida tutti affinché sia game over. Ovviamente c'è un'altra soluzione, che è quella di uccidere tutti i cacciatori, ma non si creda che sia facile. Al primo livello infatti è meglio starne alla larga e poi, quand'anche ne mettessimo uno KO, i nostri inseguitori possono essere rianimati per tre volte (con una barra della vita ogni volta ridotta), dopodiché dovranno aspettare due minuti prima di rientrare in gioco.

Ecco allora che il mostro, se vuole vincere brutalizzando i cacciatori, dev'essere sicuro di metterli al tappeto tutti e quattro assieme, il che è reso problematico dal fatto che su alcuni attacchi c'è un "diminishing return" che riduce il danno di un attacco se lo si usa troppe volte. La scusa è quella della stamina impiegata, la realtà è che così chi gioca col mostro dev'essere bravo a effettuare una rotazione delle skill a sua disposizione.

Luca Forte, bontà sua, mi manda a Londra a vedere Evolve e ci mostra il gioco nell'imperdibile videoanteprima!Guarda su YouTube

Ma è importante anche l'ambiente, fonte di rischi e di opportunità. Per gli umani è irto di trappole mortali (comprese delle piante carnivore dalle quali non ci si può liberare senza l'aiuto di un compagno: mai andare in giro da soli!), ma anche di possibilità, dato che uccidendo alcuni animali speciali (contrassegnati dal simbolo di una stella) si ricevono dei buff temporanei molto utili nella caccia al mostro. Per quest'ultimo, invece, la fauna locale, oltre che di buff è fonte anche di cibo per evolversi allo step successivo.

"Dopo aver giocato a Evolve, viene quasi da sorridere di fronte alla semplicità di Left 4 Dead"

Insomma, dopo aver giocato a Evolve viene quasi da sorridere di fronte alla semplicità di Left 4 Dead. Che però, era anche la sua arma vincente mentre ora si fa molto (forse troppo) affidamento sulla componente umana. Se giocato con le persone giuste e rispettose del proprio ruolo, Evolve è un piacere. Ma provate a fare una partita con un Medic che non cura o un Support che pensa solo a sparare invece che a proteggervi con gli scudi, e vivrete attimi di seria frustrazione. Lo stesso vale per il mostro: se si trova uno che lo sa giocare, la sfida è intensa e appagante ma se si trova uno che non lo sa usare, è game over già in fase 1.

A questo punto tutto dipenderà dalle modalità di gioco proposte (quella da noi provata si chiamava Hunt ma ce ne saranno altre), dal sistema di progressione dei personaggi (alla fine di ogni partita si accumuleranno punti esperienza che, supponiamo, sbloccheranno altri perk) e dal matchmaking. Potrebbe essere utile anche la possibilità per dei clan di fare gruppo e giocare insieme, ma su questo i Turtle Rock Studios non si sono ancora sbottonati.

Occhi puntati allora a questo autunno, quando il gioco sarà disponibile per PC, Xbox One e PS4. Anche se, ne siamo sicuri,torneremo a parlarvene nei prossimi mesi.