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Eyeborg: il futuro di Deus Ex è possibile

Lo dimostra una telecamera nell'occhio.

Stando alle parole di Rob Spence, documentarista "cyborg", gli impianti fantascentifici di Deus Ex: Human Revolution potrebbero diventare realtà in un futuro più o meno remoto.

Spence ha potenziato il proprio organismo con una piccola videocamera che riprendere il mondo intorno a lui. La videocamera è impiantata in un'orbita del suo occhio, reso inutilizzabile da un incidente con un fucile, avvenuto quando era più piccolo.

E adesso, per aggiungere un tocco di fascino, si fa chiamare Eyeborg.

Spence recenemente ha terminato di lavorare su un documentario, visibile poco sotto, dedicato agli impianti cybernetici del corpo umano. La pellicola mette a confronto il livello raggiunto oggi dalla tecnologia cyborg con quella mostrata nel gioco di Eidos Montreal, Deus Ex: Human Revolution.

Ma c'è qualche speranza che l'attuale tecnologia evolva fino ai livelli di quella mostrata nel futuro di Deus Ex?

"La gente sta cominciando a pensarci sul serio", dice Spence, "la tecnologia si muove molto velocemente e il suo potenziale è visibie nel mio filmato, che in alcuni casi ho girato direttamente col mio occhio bionico... basta guardare i progressi che la tecnologia mobile fa ogni anno".

Ma come mostato da Deus EX, una situazione che cambia rapidamente può lasciare spazio ad un uso improprio delle nuove tecnologie.

"Beh, ecco, in uno scenario abbastanza buffo", immagina Spencer, "potrei bere e fumare tutto l'anno come un pazzo e poi decidere di tagliarmi le gambe, impiantarne un paio nuove, e correre i 100 metri piani alle Olimpiadi. Ovviamente ciò non dev'essere permesso ma sarà molto interessante capire dove la società del futuro collocherà la linea tra lecito e non lecito".

Per Spence, gli Umani si stanno già evolvendo attraverso l'uso della scienza e di tecnologie avanzate.

"Basta guardare alla velocità del cambiamento e a quanto siamo diversi dai nostri antenati cavernicoli. Siamo più alti, più longevi, e abbiamo i vestiti, che potranno sembrarvi qualcosa di ordinario, ma credo che una giacca a vento avrebbe tutta l'aria di un oggetto fantascientifico nelle mani di un uomo di Neanderthal.

La tecnologia, tuttavia non sancisce automaticamente "la fine dell'Umanità", conclude Spence: "I cambiamenti sono semplicemente diventati più veloci. Tuttavia quando ciò succede può generarsi un certo malcontento".

Il nostro Matteo Lorenzetti ha dato a Deus Ex: Human Revolution un buon 8/10, definendolo "una sostanza rara di questi tempi, che merita di essere esplorata a fondo in ogni sua sfumatura da parte di fan della serie e nuove leve pronte ad essere educate all'arte dell'invisibilità".

Deus Ex: Human Revolution - il documentario di Eyeborg