F.3.A.R.
La paura è una questione di famiglia…
Terminata questa fase abbiamo proseguito lungo il viadotto, quando una contrazione di Alma ha causato un’onda d’urto degna di un’esplosione nucleare, evento che ha portato alla conclusione della demo. A questo punto abbiamo approfittato della disponibilità di Dan Hay per fargli qualche domanda sul gioco…
Il suo coinvolgimento ha riguardato essenzialmente la storia e le sequenze cinematiche. Al tempo stesso, però, abbiamo voluto coinvolgerlo anche in altri frangenti, chiedendogli che ne pensasse di come avevamo realizzato una certa sezione di gioco, e come eventualmente migliorarla per renderla ancora più efficace.
La saga di F.E.A.R. è incentrata su tre elementi: trama, horror e combattimenti. Al tempo stesso, però, abbiamo sentito il bisogno di intraprendere una nuova direzione, ovvero il coop. Abbiamo pertanto creduto che la presenza di due elementi come Point Man e Fettel fosse un’opportunità che dovevamo assolutamente cogliere, viste anche le loro personalità: il primo è infatti il classico super soldato che incarna l’essenza dei protagonisti degli sparatutto, il secondo invece è un pazzo dotato di poteri psichici che offrono un approccio del tutto nuovo all’universo di F.E.A.R., quali la possibilità di stordire i nemici o di prendere possesso dei loro corpi.
Per noi, quindi, si è trattato di un’opportunità da prendere al volo non solo in termini di gameplay ma anche di narrazione della trama. F.3.A.R. è la storia di due fratelli e del rapporto speciale che li lega.
Al momento non è ancora possibile parlarne.
(guarda dritto nel vuoto, con un mezzo sorriso) È una domanda molto interessante quella che mi fai, alla quale però non posso che risponderti che non ne so nulla…
(ride) Sto cercando di fare la mia migliore faccia da poker!
Alma sarà la protagonista del gioco. Sta per avere un bambino e le sue contrazioni e le sue urla di dolore causano dei cambiamenti nel mondo di F.3.A.R.. Non posso dire altro perché non voglio anticipare nulla della storia, ma il suo ruolo sarà importantissimo.
F.3.A.R. non obbliga a fare nulla che non si voglia: se si vuole un approccio più standard c’è Point Man, diversamente c’è suo fratello, pazzo e crudele. Sarete liberi di giocare nel modo che preferirete, tenendo sempre a mente che c’è una certa flessibilità nella morale di Fettel che vorrete senz’altro esplorare nel corso della storia.
Con questa risposta si conclude l’intervista a Dan Hay e, di conseguenza, anche il nostro articolo. Per saperne di più, restate ovviamente sintonizzati su Eurogamer.it: Point Man, Fettel e Alma riceveranno ancora molte attenzioni sulle nostre pagine!