F.3.A.R.

Alla luce di questo i veterani degli FPS avranno senz'altro più di occasione per dimostrare i frutti della loro esperienza, ma ciò non toglie che il gioco di squadra sarà fondamentale ai fini del successo finale.

Il problema con questo genere di modalità multiplayer è tuttavia un'altro: per quanti sviluppatori abbiano provato a stimolare il gioco di squadra nelle masse videoludiche, pochi hanno avuto successo.

Perché? Semplice, ogni formula che esuli dai classici canoni dei Deathmatch o dei Cattura la Bandiera non viene apprezzata come dovrebbe... basti pensare alla notevole ma impopolare Fragile Alleanza di Kane & Lynch.

La speranza dei ragazzi di Day 1 è tuttavia quella che F.E.A.R. 3 possa aver maggior fortuna e che, magari, possa suscitare nei giocatori il medesimo cameratismo che la modalità Orda di Gears of War 2 è stata in grado di risvegliare in coloro che l'hanno affrontata.

Il parallelismo con il capolavoro di Epic Games, nonostante le evidenti differenze strutturali e di concept, non è poi così azzardato. In entrambi i casi i giocatori sono proiettati nel vivo di situazioni apparentemente disperate, in cui l'unico modo per opporsi alla brutale IA è quello di cooperare sempre e comunque, ma la modalità "Fucking Run" ha dalla sua un maggior pathos legato all'ansia che deriva dall'incedere inesorabile del terribile Muro della Morte.

Ampio spazio sarà poi ovviamente dedicato alle armi, con un arsenale molto classico composto da fucili d'assalto, fucili a pompa pistole e così via (niente armi al plasma, o strumenti di morte surreali, insomma), ma la speranza è che gli sviluppatori riescano a implementare anche dei dispositivi, di qualsiasi natura, volti a promuovere la cooperazione fra i partecipanti alle partite.

Solo così "Fucking Run" potrebbe ritagliarsi un posto nel cuore degli appassionati ed evitare di finire in un dimenticatoio videoludico che, specie nel campo degli FPS, ha già inglobato fin troppe varianti di gioco.

In definitiva, almeno per ciò che concerne il multiplayer, F.E.A.R. 3 si prospetta degno di una certa attenzione, specie da parte di chiunque fosse ormai stanco delle solite, banali esperienze online.

Non manca poi molto all'uscita del prodotto nei negozi ed è dunque presumibile che il prodotto non subisca modifiche rivoluzionarie in queste ultime settimane, ma se il buon giorno si vede dal mattino, beh, i ragazzi di Day 1 Studios sembrano aver imboccato la strada giusta. Speriamo solo che il loro coraggio e la loro voglia di innovare possano portare i frutti sperati.