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F1 2014: Codemasters mette il turbo - prova

Ma il rumore non è granché.

Il 2014 non sarà ricordato dai tifosi ferraristi in modo particolarmente lieto, anzi. Rimarrà negli annali come una delle più fallimentari stagioni della Rossa: a un progetto sbagliato si è aggiunta una macchina dall'estetica paragonabile a quella di un camion a rimorchio parcheggiato nel giardino di una villa in stile Liberty.

Per quanto alcune gare siano state veramente divertenti, i cambiamenti regolamentari che hanno portato i turbo ibridi sulle monoposto odierne sono dietro la perdita del suono che ha caratterizzato la F1 negli ultimi vent'anni e le lamentele non sono di certo mancate.

Ovviamente Codemasters, che detiene i diritti di sfruttamento del marchio F1 dal 2010 non ha tirato i remi in barca e anche quest'anno ci propone la sua interpretazione della stagione in corso con F1 2014. Sulla carta le novità sono intriganti perché le innovazioni tecniche sono parecchie e cambieranno permanentemente il volto della F1 moderna per gli anni a venire.

Ma partiamo dalle basi: quest'edizione di F1 2014 propone il parco piloti e scuderie della stagione in corso con tutti gli annessi e connessi. Kimi Raikkonen in Ferrari con Alonso, Ricciardo in Red Bull con Vettel, Maldonado con Grosjean e il nuovo duo Perez-Hulkenberg in Force India e tutti gli altri movimenti del mercato piloti aggiornati all'inizio della stagione.

Il motore grafico è sempre piacevole, soprattutto su PC, ma ormai inizia a mostrare la corda.

Anche le vetture sono state tutte rifatte per riprodurre i nuovi (orrendi) telai a muso basso ma con un'ottima attenzione al dettaglio per gli sponsor e il modello poligonale. Ovviamente è cambiato anche l'ordine dei valori in campo: le Mercedes hanno un chiaro vantaggio prestazionale su tutti gli avversari, con le Red Bull e Williams ad inseguire. Il tracollo delle Lotus è stato evidente, così come le mediocri prestazioni del Cavallino.

Ci sono novità anche per quanto riguarda le piste: tutti i cambiamenti previsti a calendario sono stati rispettati: al posto del Nurburgring torna Hockenheim (già presente in F1 2010 e F1 2012) ma soprattutto hanno fatto il loro ingresso nel campionato il tracciato russo di Sochi e la revisione di Zeltweg, ora battezzata Red Bull Ring in onore della scuderia austriaca. Escono invece dal calendario India e Corea.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il gioco rispetta il cambiamento epocale che ha investito i motori e quindi le monoposto: dai V8 da 2400cc aspirati con Kers si è passati a dei 1500 turbo ibridi. Al motore tradizionale si affiancano due motogeneratori in grado di recuperare energia cinetica dalla frenata e dalla girante della turbina per andare a ricaricare un pacco batterie molto più grande di quello usato finora.

Ora l'energia elettrica immagazzinata aumenta i giri aggiungendo oltre centocinquanta cavalli al motore normale per una trentina di secondi. La gestione è automatica quindi, come nella realtà, non dovremo più preoccuparci di attivare il Kers in uscita di curva o per superare un avversario. Non è però stato implementato il boost di giri che durante la stagione abbiamo visto usare i piloti in caso di necessità e su questa mancanza faremo il punto in sede di recensione finale.

Tra le nuove piste spicca il Red Bull Ring. La vecchia Zeltweg era un'altra cosa ma anche questa versione riveduta e accorciata non è poi così male.Guarda su YouTube

Rimane quindi da gestire solo il DRS, con alcune zone di attivazione predefinite identiche all'anno scorso in qualifica o in gara se ci si trova a un secondo dalla vettura che ci precede al momento dell'attraversamento della speed trap. Questi cambiamenti regolamentari sono stati implementati dai Codemasters e si riflettono nel modo di guidare anche questo simularcade con notevoli conseguenze sul gameplay.

Com'era lecito attendersi, la diversa motorizzazione corrisponde a una differente guidabilità delle monoposto per il diverso tipo di erogazione della potenza, minore tenuta di strada rispetto alle vetture aspirate e minore quantitativo di carburante utilizzabile. Basta salire in macchina e disputare un week-end di gara completo per capire quanto Codemasters abbia cambiato la guidabilità delle vetture e la prima impressione è che non tutto funzioni come dovrebbe.

Le accelerazioni da fermi ora sono drasticamente più brusche e portano le vetture a pattinare fino alla terza e quarta marcia, mandando fuori giri il motore fino alla quinta/sesta. Il fatto che non sia possibile modificare i rapporti del cambio e le marce basse siano cortissime, spiega in parte questo problema, ma rimane il fatto che si tratta di una riproduzione decisamente strana della motricità delle monoposto e che somiglia molto agli errori di configurazione visiva tra giri motore e audio delle cambiate presenti in F1 2013. Errori corretti pochi giorni dopo l'uscita del gioco con una patch. Tutta questa cavalleria alle marce basse rende impossibile guidare sul bagnato se non attivando il controllo di trazione che tuttavia fa perdere un sacco di tempo nell'effettuare giri veloci in qualifica o con il ritmo di gara sull'asciutto.

La guida sul bagnato è quasi del tutto improponibile: sono i motori turbo o sono diventato di colpo un pilota con la valigia?

Codemasters ha sicuramente tutto il tempo per correre ai ripari in questo senso e non ci resta che augurarci una rifinitura dell'erogazione della potenza che vada nella direzione giusta da qui ai primi di ottobre. La tenuta di strada pare invece più plausibile, vista la carreggiata stretta e il passo ancora più lungo del passato che portano a frequenti sovrasterzi in uscita dalle curve.

A parte questi problemi, facilmente risolvibili da qui alla pubblicazione, Codemasters sembrerebbe aver fatto tutti i compiti a casa per quanto riguarda i contenuti e la gestione dei regolamenti, al punto da poter dire di aver realizzato un nuovo capitolo della serie in grado di soddisfare il pubblico di fan della Formula 1. Eppure, parecchi elementi ci portano a non essere particolarmente fiduciosi per una serie di motivi di cui, sui forum degli appassionati, si è discusso in abbondanza negli ultimi anni e riguardano tutti la parte tecnica.

Diversamente da quanto accade dal solito abbiamo, avuto modo di mettere mano su due versioni preview del gioco (PC e Xbox 360) che, insieme a quella PlayStation 3, verranno lanciati il mese prossimo. Il confronto diretto non è lusinghiero per l'edizione home computer, che a parte una risoluzione e una qualità dell'immagine nettamente superiore alle console old-gen, presenta ancora gli stessi punti che in passato abbiamo avuto modo di criticare.

La fisica delle vetture in seguito agli incidenti e il modello di danni non sembrano essere oggetto dei miglioramenti che la community attende da tempo e su questo avremo modo di disquisire ampiamente in sede di recensione definitiva.

Un giro a tutta birra per SPA Francorchamps con la Force India di Nico Hulkenberg sul bagnato.Guarda su YouTube

Per il momento l'unica vera novità degna di nota sembra essere l'intelligenza artificiale. Codemasters ha infatti voluto fare in modo che le giornate dei test iniziali servano a valutare le capacità dei giocatori, adattando così il livello della CPU per evitare ai piloti virtuali di dover cercare un livello di opposizione adatto alle loro capacità velocistiche. L'impressione è che il sistema di rilevamento non funzioni benissimo e anche su questo aspetto sospendiamo la valutazione in attesa della versione review definitiva.

Ma a parte questo, tutti si aspettavano un gioco in grado di sfruttare le superiori potenzialità del PC e, in prospettiva, di Xbox One e PS4. F1 2014 non vedrà però la luce sulle console next-gen fino, speriamo, all'anno prossimo, quando scenderà in pista una nuova versione spinta da un motore grafico del tutto inedito . Il fatto che la build Windows di F1 2014 sia sostanzialmente identica a quella Xbox 360 fa temere l'ennesima edizione fotocopia del gioco, senza alcun vantaggio oltre alla qualità dell'immagine e frame rate.

Dopo che F1 2012 e 2013 hanno rifinito i difetti marchiani di F1 2010 ed F1 2011, la voglia di un titolo sulla massima serie automobilistica completo e inattaccabile dal punto di vista tecnico è tanta. L'impressione è che questo F1 2014 sarà un capitolo di transizione in attesa di una ripartenza su next-gen l'anno prossimo. Ma speriamo di sbagliarci.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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F1 2014

PS3, Xbox 360, PC

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