Fable III
Preparate le valigie, si torna ad Albion.
"La storia di Fable III potrebbe tranquillamente essere stata scritta da Charles Dickens. Siamo agli inizi della rivoluzione industriale e il mondo sta cambiando velocemente. Molti non gradiscono questi cambiamenti e li vivono come un presagio malevolo".
"Personalmente adoro questa nuova Albion", ha dichiarato Molyneux. "La sua svolta dark, o noir se preferite, ci ha consentito di creare una storia molto più articolata ed emozionante, spingendo allo stesso tempo sull'acceleratore dello humor".
L'inizio del gioco ci vedrà risvegliarci nei panni di principe cresciuto nella bambagia, viziato e totalmente incosciente di quello che sta accadendo al di fuori dei cancelli del suo palazzo. Ben presto però dovrà forzatamente fare i conti con la realtà visto che agli occhi del re diventerà un ostacolo piuttosto che un'opportunità.
Nella prima mezz'ora faremo la conoscenza di alcuni personaggi molto importanti: Jasper, il nostro fido servitore, Elise, il nostro primo amore risalente all'infanzia e infine Sir Walter, nostro mentore e allenatore nella preziosa arte del combattimento.
Ognuno di questi personaggi ci introdurrà a un diverso tutorial del gioco: Jasper ci mostrerà come cambiare il nostro aspetto mentre Elise ci insegnerà la meccanica "touch" di cui abbiamo già parlato in passato. Sir Walter, com'è facile intuire, indottrinerà il nostro giovane protagonista su come rimanere vivi una volta usciti dal regno: premere X per attaccare, tenerlo premuto per bloccare e muovere contemporaneamente lo stick del pad per un attacco particolarmente potente (l'utilizzo di magie e pistole, assegnate ai tasti B e Y ci verranno insegnati in seguito).
All'inizio del gioco verremo anche messi di fronte alla nostra scelta morale, benché molto semplice rispetto a quelle che verranno. Anche in questo caso, come in Fable II, non saranno subito chiare le conseguenze della nostra scelta ma in seguito gli esiti delle decisioni si faranno sempre più evidenti.
L'ambientazione più moderna e dark di Fable III ha permesso al team di sviluppo di espandere notevolmente l'aspetto delle scelte morali, anche se su questo aspetto del gioco Molyneux ha sempre preferito non dire molto.
"La scelta tra bene e male per molti non esiste", ha dichiarato l'istrionico game designer. "Gran parte dei giocatori immagina di fare la parte del cattivo ma alla fine vuole essere buona. Quel tipo di meccanica non ha funzionato come immaginavo all'inizio, per questo ho deciso di cambiarla."
Mettere i giocatori nei panni del re di Albion è stata quasi un'evoluzione naturale del gameplay di Fable. Questo influirà notevolmente sulle scelte morali appena citate e permetterà a questo terzo capitolo di elevarsi al di sopra di giochi che hanno, nel tempo, imitato questo tipo di meccaniche.
"Le decisioni dei giocatori in questo terzo capitolo saranno più potenti, più decisive", ha proseguito Molyneux. "Percorrendo la strada che vi porterà a diventare i signori di Albion, sarete costretti a prendere strade che potrebbero cambiare anche radicalmente il mondo di gioco".