Fall Guys: Ultimate Knockout - recensione
Devolver Digital ci ha travolto con un gioco coloratissimo e divertente!
Era la fine degli anni 80 quando in Italia le voci del trio della Gialappa's Band portavano sui nostri schermi "Takeshi's Castle", uno show di culto in Giappone arrivato nel bel paese sotto il nome di "Mai dire Banzai"; la trasmissione, per chi non avesse avuto la fortuna di conoscerla, consisteva in una sequenza di giochi 'estremi' ad eliminazione diretta, in cui il dolore fisico dei concorrenti, sebbene attutito dalla gomma piuma e protezioni varie, diventava il motivo principale delle nostre risate.
Ed è proprio su su questo punto cruciale che si basa l'intera formula di Fall Guys: Ultimate Knockout: risate a non finire, una grafica coloratissima, una musica upbeat che si mescola perfettamente al gameplay e infine i nostri avatar, geniali, praticamente una caramella Tic Tac che indossa costumi buffi.
Il gioco di per sé é di una semplicità disarmante. Bastano solamente tre pulsanti - salto, tuffo, presa - oltre al classico movimento WASD (o col pad, assolutamente consigliato) per alzare il sipario su una fucina di situazioni assurde. Ogni partita comincia con 60 giocatori, e un livello dopo l'altro il numero dei partecipanti diminuisce pian piano in puro stile Battle Royale, fino all'incoronazione dell'unico vincitore.
La selezione dei mini-giochi è completamente casuale: si passa da competizioni in free for all fino a gare di squadra dove l'intero ultimo team in classifica viene completamente eliminato.
Insomma, è un po' Giochi Senza Frontiere e un po' Takeshi's Castle, con una spolverata di American Gladiators, Total Wipeout e Ninja Warrior, oltre che con tantissima voglia di non prendersi sul serio. Di ridere dei nostri amici mentre falliscono miseramente il salto della vittoria, o di tifare per quelli che riescono ad arrivare fino in fondo e addirittura vincere.
Devolver Digital e Mediatonic hanno vinto a mani basse con una campagna marketing eccellente su Twitter, con un account prolifico e divertente, e due sessioni di closed beta acclamate dal pubblico di Twitch, portando Fall Guys fra i primi quattro giochi più visti a tutte le ore del giorno, grazie ai tantissimi codici distribuiti.
È il classico titolo semplice che crea una forte assuefazione, uno di quelli che ti fanno dire "un'altra partita e poi stacco", ma alla fine non stacchi mai.
Si tratta di una ventata di aria fresca in un momento in cui forse il mondo dei videogiochi si sta prendendo un po' troppo sul serio. Abbiamo bisogno anche di titoli come questi, capaci di farci tornare bambini con meccaniche divertenti e completamente fine a se stesse.
Perché il medium è anche fatto di titoli che non vogliono farci la morale, insegnarci qualcosa o puntare ad innovare l'industry, ma semplicemente farci ridere di più.