Fallout 4: Automatron - recensione
Bethesda col pilota automatico.
Con Automatron, Bethesda dà ufficialmente il via alla stagione di espansioni che arricchirà Fallout 4 nel prossimo futuro. L'aver aumentato in corso d'opera il numero di contenuti che arriveranno attraverso il season pass senza aver aumentato (perlomeno per qualche settimana) il suo prezzo è stato un bel gesto che potrebbe dimostrare quanto lo sviluppatore sia coinvolto nel voler migliorare e arricchire il suo gioco.
In passato Bethesda aveva sfruttato i DLC di Fallout 3 come banco di prova per sperimentare nuovi scenari, filoni narrativi o stili di gioco. Nel terzo capitolo siamo andati in Alaska durante l'invasione coreana, a Pittsburgh, e siamo stati persino catturati dagli alieni.
Per questo motivo eravamo molto curiosi di capire come Bethesda avrebbe affrontato questa nuova sfida, soprattutto alla luce del fatto che da questo punto di vista il quarto capitolo si è rivelato meno variegato e complesso rispetto al passato, e avrebbe quindi giovato maggiormente di qualche storia o luogo particolarmente esotici.
Per Automatron, espansione disponibile anche in formato standalone a circa 10 euro, lo sviluppatore ha deciso di andare a rinforzare il lore del quarto capitolo, andando a recuperare la figura del Meccanista dagli archivi delle Wasteland di Washington.
Sembra infatti che il misterioso figuro mascherato si sia trasferito nel Commonwealth con il suo esercito di robot e stia cominciando a seminare il terrore per la città. Scopriamo le sue malefatte grazie al racconto di Ada, un complesso robot dotato di personalità che è sfuggito miracolosamente a un attacco da parte di queste legioni robotiche, e che ora è in cerca di vendetta. E chi, meglio del flagello dell'Istituto/Confraternita d'Acciaio/Railroad, può aiutarla in questo gravoso compito?
Nessuno, anche perché per voi l'occasione sarà ghiotta. Avrete modo di mettere le vostre zampette su alcune novità piuttosto interessanti. La prima è proprio Ada: questo personaggio, infatti, si rivelerà ben presto il compagno ideale di ogni scorribanda grazie alla sua enorme flessibilità.
Essendo un robot componibile, infatti, Ada può essere modificata e potenziata attraverso alcuni speciali banchi da lavoro. Il funzionamento di questa nuova struttura per i vostri insediamenti è molto simile a quella della Postazione per l'Armatura Atomica. Per ogni parte del corpo, infatti, potrete decidere quale pezzo utilizzare tra quelli ricavati dai resti di altri robot, e su questo dovrete in seguito costruire una protezione aggiuntiva o attaccare qualche gustoso gadget.
Potrete mettere laser che colpiscono dalla distanza o morse che infliggono un numero spropositato di danni corpo a corpo, inoltre Ada potrà circolare su possenti cingoli o essere dotata di lunghe ed agili gambe.
Nel giro di poche ore potrete quindi trasformare Ada in una sorta di carro armato mobile, in grado persino di sopperire ad alcune vostre mancanze. Siete delle frane con le serrature? Installatele il modulo per lo scassinamento, mentre rivolgetevi a quello dell'hacking nel caso in cui vi serva una mano per accedere ai PC più complessi. Il bello è che oltre ad Ada potrete costruirvi anche altri robot, da mandare poi a pattugliare i vostri insediamenti.
Oltre a questo comodo compagno d'avventure, Automatron vi darà modo di accedere a una serie di nuovi equipaggiamenti piuttosto graditi, come l'armatura robot o il costume da Meccanista, grazie ai quali migliorare le vostre capacità difensive.
E poi? E poi poco altro, dato che nel giro di poche ore potrete portare a termine la manciata di missioni che compongono la quest principale per dedicarvi alle ultime operazioni di pulizia degli agenti del Meccanista e al trovare i piccoli, grandi segreti che Bethesda ha disseminato per la mappa, come per esempio una connessione tra il vostro antagonista e Silver Shroud.
Non si fosse attivata dopo il download del DLC, infatti, la quest di Automatron avrebbe potuto benissimo essere scambiata per una normale missione della storia. Quest'espansione non aggiunge nuove aree da scoprire o eventi memorabili da ricordare, né prova a esplorare nuove forme narrative o a stupire con un'estetica particolare.
Anche il design dei livelli e delle missioni si confermano in linea con quelli visti nel resto di Fallout 4, e dunque più lineari e action rispetto a quelli del terzo capitolo.
Automatron è dunque un'aggiunta funzionale a Fallout 4, nel senso che serve a dare ai veterani del quarto capitolo la scusa per tornare nel Commonwealth, per collezionare nuovi oggetti e avventure divertendosi, ma senza esagerare con le novità.
Il costo piuttosto contenuto, sempre se non paragoniamo il DLC a Hearts of Stone, è ben accetto, ma Bethesda è ancora attesa al varco. Con le prossime espansioni ci aspettiamo un approccio più originale e coraggioso alle Wasteland e soprattutto una maggiore pulizia delle meccaniche di gioco, dato che in Automatron non abbiamo trovato nulla in grado di impedirci di terminare la storia, ma diverse imperfezioni (Ada che si blocca ogni due per tre, morti che avvengono in maniera poco chiara) che rendono l'esperienza meno godibile di quanto si dovrebbe pretendere da una serie con questo pedigree e questo budget.